Finanza Personale
Caro bollette, oltre 5 milioni di persone in povertà energetica, con case poco illuminate e non riscaldate
Il caro bollette si riversa pesantemente sulle famiglie, molte delle quali si trovano in povertà energetica in immobili poco illuminati e scarsamente riscaldati.
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Il caro bollette è uno dei temi più caldi delle ultime settimane, tornato in auge dopo essere andato agli onori delle cronache a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina e degli aumenti dei costi del gas.
Che l’Italia abbia una serie di problemi connessi con l’energia, per la carenza delle materie prime e un’incapacità di costruire in piano energetico a 360 gradi – che non segue unicamente le mode del tempo – è risaputo. Ma a pagare dazio di questa incapacità sono le famiglie: secondo una recente ricerca della Cgia di Mestre oltre cinque milioni di italiani sono in povertà energetica. La metà di queste persone vive al Sud Italia. Complessivamente parlando stiamo parlando di 2,4 milioni di famiglie che vivono in abitazioni poco salubri, che sono scarsamente riscaldate in inverno e poco raffrescare in estate e i cui livelli di illuminazione sono scadenti. A cui si aggiunge un utilizzo molto contenuto dei principali elettrodomestici bianchi.
Caro bollette, su chi impatta il costo dell’energia
Ma su chi impatta, maggiormente, il caro bollette? A pagare dazio agli alti costi dell’energia sono i nuclei familiari costituiti da un numero elevato di persone, che stanno attraversando un periodo di disagio economico e che, proprio per questo, si ritrovano a vivere in immobili in pessimi stati di conservazione.
La situazione più critica si trova in Calabria, dove il 19,1% delle famiglie – parliamo di 349 mila persone – si trova in condizione di povertà energetica. Seguono:
- Basilicata: 17,8%;
- Molise: 17,6%;
- Puglia: 17,4%;
- Sicilia: 14,2%.
Tra le regioni meno interessate dalle problematiche legate alle bollette troviamo:
- Lazio: 5,8%;
- Friuli Venezia Giulia: 5,6%;
- Umbria e Marche, entrambe con il 4,9%.
Solo due anni fa il dato medio nazionale era pari al 9%.
Volendo fare un identikit del capofamiglia in povertà economica è:
- disoccupato;
- pensionato;
- autonomo.
La Cgia di Mestre, infine, sottolinea come i nuclei familiari più a rischio povertà energetica:
“Sono quelli che utilizzano il gas quale principale fonte di riscaldamento. Coloro che invece utilizzano altri combustibili (bombole a gas, pellet, gasolio, legna, kerosene, etc.), presentano valori percentuali di rischio più contenuti”.