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Le 5 monete da 1 euro rare che ti faranno diventare ricco

Alcune monete da 1 euro rare valgono veramente una fortuna nel mercato dei collezionisti e degli appassionati. Ma attenzione alle esagerazioni e alle truffe.

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Le 5 monete da 1 euro rare che ti faranno diventare ricco

La fortuna si può nascondere anche nelle tasche, quando si hanno delle monete da 1 euro rare: stiamo parlando di quei coni che possono contenere degli errori e siano stati emessi in un numero limitato di esemplari. Sono dei pezzi unici, che possono essere entrati in circolazione e quindi possiamo trovare nel portamonete di una qualsiasi padre di famiglia, di un ragazzo o di una casalinga che vanno a fare regolarmente la spesa. Ma che possono arrivare a valere qualche centinaio di euro, se non addirittura qualche migliaio.

Ma che cosa si intende per monete da 1 euro rare? Sono generalmente dei coni la cui circolazione, nel corso del tempo, è sempre stata bassa, a causa proprio del numero limitato di pezzi che sono stati coniati. A renderle pregiate, poi, ci sono il fatto che fanno parte di una serie commemorativa, perché hanno un errore al loro interno.

Le 5 monete da 1 euro rare che valgono una fortuna

Tra le monete da 1 euro rare che valgono di più troviamo quelle che sono state coniate nel 1999. L’euro non era ancora entrato in circolazione, ma molti Paesi avevano iniziato a coniarlo in anticipo, in modo da essere pronti al suo debutto ufficiale nel 2002. In molti casi questi coni sono già scomparsi e chi li dovesse trovare in circolazioni, almeno in linea teorica, avrebbe dovuto consegnarli alle autorità. In alcuni Paesi – Belgio, Francia, Finlandia, Spagna e Olanda – l’anno è stato riportato: purtroppo in questi casi le monete che circolano sono tantissime e non hanno alcun valore tra i collezionisti (se non quello nominale nel caso in cui vengano utilizzate.

1. Il conio italiano

In Italia le monete da 1 euro raffigurano l’uomo vitruviano dietro la scritta 1 euro. I pezzi più rari e difficili da trovare sono quelli coniati nel 2004 e nel 2005, che hanno avuto una tiratura pari a cinque milioni di esemplari. La seconda serie – che ha visto la luce nel 2018, nel 2019 e nel 2020 – ne sono stati prodotti un milione.

Quelli da ricercare sono i pezzi contenenti degli errori di conio, con delle stelline o quelli nelle quali manca addirittura la data. Attenzione a chi vuole effettuare delle ricerche in rete, per questo tipo di monete da 1 euro rare circolano parecchie truffe.

Questa monete da 1 euro rare viene scambiata dai 200 euro ai 4.600 euro, a seconda degli errori che ci sono sopra.

2. Le monete da 1 euro rare che arrivano dalla Grecia

Indubbiamente tra le monete da 1 euro rare c’è anche quella che arriva dalla Grecia. Sulla facciata posteriore troviamo una civetta, Questo tipo di monete hanno delle valutazioni realmente colossali online, oscillando tra i 3.200 euro e i 21.000 euro, che in molti casi sembrano un po’ esagerate.

I pezzi più rari sono quelli che sono stati emessi nel corso del 2012 in poi: hanno, infatti, una tiratura limitata che difficilmente supera i 32.500 pezzi ad anno. Nel 2020 e nel 2021 ne sono stati coniati solo 10.000 pezzi.

3. L’euro spagnolo

In questo elenco delle monete da 1 euro rare non potevano mancare quelle spagnole, che raffigurano il volto di re Juan Carlos, successivamente sostituito da re Felipe VI.

I tagli più rari sono quelli degli anni più recenti: il 2012, 2013, 2014 e 2015. Passano inosservati quelli del 1999, perché ne furono coniati un numero altissimo.

Nel caso in cui ci dovessero essere degli errori, le monete possono arrivare a valere fino a 1.000 euro.

4. L’euro tedesco

Monete da 1 euro rare sono anche quelle coniate da Berlino, nelle quali viene raffigurata un’aquila stilizzata, che è il simbolo del Paese. Da segnalare, comunque, che il conio tedesco è particolarmente comune. 

I tagli più ricercati sono quelli della serie dal 2008 in poi, che possono contenere degli errori di conio e che arrivano a valere fino a 500 euro.

5. Le monete portoghesi

Molto interessanti sono anche le monete da 1 euro portoghesi, che sulla facciata posteriore riportano il sigillo reale portoghese, datato 1144, con attorno 5 stemmi araldici e 7 castelli. La prima serie, datata 2000, è molto comune e quindi di basso valore. Altro discorso le coniature del 2012 e del 2013, che sono uscite in tiratura limitata: nel caso in cui dovessero avere degli errori di conio potrebbero arrivare a valere 1.000 euro

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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