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Moneta da 1 euro, come scoprire se in tasca si ha un tesoro da 20mila euro

Non sempre una moneta da 1 euro vale così poco: se al suo interno sono contenuti degli errori di conio i collezionisti arrivano a pagarla fino a 20.000 euro.

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Moneta da 1 euro, come scoprire se in tasca si ha un tesoro da 20mila euro

A volte si nasconde un vero e proprio tesoro in tasca senza sapere di averlo. Stiamo parlando della moneta da 1 euro con l’Uomo Vitruviano, che è diventata uno dei coni più ambiti dai collezionisti. E che, soprattutto, potrebbe valere una vera e propria fortuna.

Ovviamente quella di cui stiamo parlando non è il classico conio che si trova comunemente in giro, ma una versione rara, la quale, nel corso del tempo, è riuscita a raggiungere un valore davvero ragguardevole, arrivando a valere fino a 20.000 euro.

Cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando e quale moneta da 1 euro è riuscita ad acquisire tutto questo valore.

Moneta da 1 euro, perché vale così tanto

È importante premettere che non sempre la moneta da 1 euro che raffigura l’Uomo vitruviano acquista un valore così elevato. Quella di cui ci vogliamo occupare in questa sede e che è riuscita a raggiungere una cifra così importante ha particolari caratteristiche che, in un certo senso, la rendono unica. Anzi, si potrebbe dire che la contraddistinguono dalle altre. Chi dovesse avere questa moneta da 1 euro in tasca si ritrova tra le mani un piccolo patrimonio.

Il celebre disegno di Leonardo da Vinci del 1490 – ossia l’Uomo vitruviano – riproduce un uomo con gambe e braccia sovrapposte all’interno di un cerchio e di un quadrato. Rappresenta, almeno secondo la visione dell’architetto romano Vitruvio, le proporzioni ideali che dovrebbe avere il corpo umano. L’Italia ha scelto questa immagine iconica per la moneta da 1 euro, rendendo questo conio immediatamente riconoscibile.

A diventare prezioso, perché ricercato dai collezionisti, non è l’esemplare che circola comunemente, ma una variante un po’ particolare, che per il suo valore numismatico ha raggiunto un prezzo esorbitante tra i collezionisti.

La moneta da 1 euro di cui stiamo parlando fa parte di una serie esclusiva emessa dalla Zecca Italiana nel 2002, l’anno in cui la moneta unica è entrata ufficialmente in circolazione nella maggior parte dei Paesi europei. Alcune monete sono state coniate con delle caratteristiche un po’ anomale: sono diventate degli oggetti da collezione perché hanno degli errori di stampa o delle finiture particolari.

Tra l’altro si parla di una tiratura limitata, molto rara almeno rispetto alle emissioni normali. Il valore di questa particolare moneta da 1 euro può variare a seconda dello stato di conservazione: alcuni esemplari arrivano a valere qualcosa come 20.000 euro.

Come riconoscere la moneta da 1 euro che vale una fortuna

Come si fa a sapere se tra quelle che si hanno in tasca c’è anche una moneta da 1 euro che vale una fortuna? La si riesce a riconoscere per la presenza di particolari tratti distintivi, tra i quali ci sono:

  • è presente la lettera R che serve ad indicare la zecca di Roma;
  • sono presenti degli errori di conio, che possono essere rappresentati da delle sbavature nella stampa o da dei dettagli fuori posizione;
  • è possibile riscontrare dei difetti di allineamento tra il fronte e il retro, una delle anomalie più ricercate dai collezionisti e dagli appassionati di numismatica;
  • sono delle edizioni commemorative che sono stata coniare in edizione limitata nel corso del primo anno di emissione (2002);
  • lo stato di conservazione deve essere perfetto: non devono essere presenti dei graffi o dei segni di usura, che potrebbero condizionare il valore della moneta.

Tra le altre monete da tenere sotto controllo, oltre a quella da 1 euro, ci sono:

  • le monete da 2 euro commemorative, come quella che è stata coniata nel 2007 per Grace Kelly, che può valere fino a 1.200 euro;
  • le monete da 2 centesimi che – per un errore di conio – riportano il disegno di quella da 10 centesimi, che possono arrivare a valere fino a 1.200 euro;
  • le monete da 10 centesimi con doppia faccia, che possono arrivare a valere fino a 695 euro.

Pierpaolo Molinengo è laureato in materie letterarie ed è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin da subito, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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