Azioni News
Ant Group: proposto riacquisto di azioni a sorpresa
Nella giornata di sabato 8 luglio, Ant Group ha annunciato un riacquisto di azioni a sorpresa che valuta il gigante cinese del settore fintech a 78,54 miliardi di dollari americani, ben al di sotto dei $315 miliardi propagandati in un’IPO abbandonata nel 2020. Questa mossa che potrebbe consentire ad alcuni investitori di abbandonare i propri titoli dopo una lunga revisione normativa dell’azienda.
Questa notizia arriva proprio il giorno successivo in cui Ant Group è stata multata di 984 milioni di dollari. Evento che dovrebbe porre fine a un cambiamento normativo della società durato anni e segnare un passo fondamentale verso la conclusione di un giro di vite sul settore Internet in Cina.
L’iniziativa di Ant Group
Ant ha dichiarato di aver proposto a tutti i suoi azionisti di riacquistare fino al 7,6% della sua partecipazione azionaria a un prezzo che rappresenta una valutazione di gruppo di circa 567,1 miliardi di yuan (che corrispondono a 78,54 miliardi di dollari). Ciò rappresenta un forte sconto del 75% rispetto alla valutazione di $315 miliardi nel 2020 per quella che doveva essere la più grande IPO del mondo se non fosse stata deragliata all’ultimo minuto dalle autorità di regolamentazione cinesi. L’azienda afferma in un comunicato ufficiale che le azioni riacquistate saranno trasferite nei piani di incentivazione dei dipendenti di Ant Group per attrarre talenti. Aggiungendo che la proposta di riacquisto fornirà anche un’opzione di liquidità per gli investitori della società.
I principali azionisti di Ant, Hangzhou Junhan Equity Investment Partnership e Hangzhou Junao Equity Investment Partnership, hanno deciso volontariamente di non partecipare al riacquisto. Hangzhou Junhan e Hangzhou Junao sono le entità che detengono collettivamente oltre il 50% delle azioni di Ant per conto dei dirigenti e dei dipendenti dell’azienda.
I mercati si aspettavano il riacquisto di azioni in questa fase. La Banca Popolare Cinese ha dichiarato nella giornata di venerdì 7 luglio che le autorità di regolamentazione finanziaria multeranno Ant e le sue sussidiarie per un totale di 7,12 miliardi di yuan. L’imposizione della sanzione è vista come un modo per spianare la strada all’azienda per ottenere una licenza di società di partecipazione finanziaria, per concentrarsi sul rafforzamento della crescita e, infine, per rilanciare i suoi piani per una quotazione in borsa.
Fondata dal miliardario Jack Ma, Ant gestisce l’onnipresente app di pagamento mobile in Cina Alipay, oltre a attività di prestito al consumo e distribuzione di prodotti assicurativi, tra le altre. Ant nell’aprile 2021 ha intrapreso una profonda ristrutturazione aziendale, che ha incluso la trasformazione in una holding finanziaria che l’avrebbe sottoposta a regole e requisiti patrimoniali simili a quelli per le banche.
La multa di quasi 1 miliardo di dollari per Ant Group
Le autorità cinesi hanno annunciato nella giornata di venerdì 7 luglio una multa di 7,12 miliardi di yuan (che corrispondono a 984 milioni di dollari americani) per Ant Group. Questa sanzione rappresenta un segnale chiaro che pone fine a una revisione normativa durata anni della società fintech e segnando un passo fondamentale per concludere un giro di vite sul settore Internet del paese. La banca centrale cinese ha affermato che le autorità di regolamentazione finanziaria multerebbero Ant e le sue controllate per un totale di 7,12 miliardi di yuan, richiedendole di interrompere le operazioni del suo servizio di assistenza medica finanziato dal crowdfunding Xianghubao e risarcire gli utenti.
La sanzione rappresenta una delle multe più alte mai inflitte a una società di Internet in Cina. La Banca popolare cinese ha dichiarato che Ant e le sue sussidiarie hanno violato leggi e regolamenti in settori quali il governo societario, la protezione dei consumatori finanziari, le attività di pagamento e regolamento, nonché gli obblighi antiriciclaggio.
Ant ha affermato di aver completato il suo lavoro di rettifica. Per questo motivo il colosso fintech si impegna a rispettare i termini della sanzione continuando a migliorare ulteriormente la governance della conformità aziendale.
Per il più ampio settore tecnologico, la multa di Ant segna un passo fondamentale verso la conclusione della dura repressione cinese nei confronti delle imprese private, iniziata con la demolizione dell’IPO di Ant alla fine del 2020 e successivamente cancellata. A seguito dell’annullamento dell’IPO e della ristrutturazione forzata, alcuni degli investitori globali di Ant hanno ridotto la loro valutazione dell’azienda, con Fidelity che l’ha abbassata a 68 miliardi di dollari a metà del 2021.
La Banca Popolare Cinese ha affermato che la maggior parte dei problemi importanti per le attività finanziarie delle società di piattaforme è stata risolta e che le autorità di regolamentazione passeranno ora dal concentrarsi su aziende specifiche alla regolare regolamentazione generale del settore.