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Danone e Unilever, vendite in crescita, rispettivamente, del 4,5% e del 13,3%. Superate le previsioni
Nel terzo trimestre 2024 Unilever e Danone hanno superato le stime di vendita. Rimane ancora il problema dei prezzi troppo alti.
Unilever e Danone hanno superato le stime di vendita nel corso del terzo trimestre 2024. Le due aziende hanno iniziato a rallentare gli aumenti dei prezzi e stanno investendo nell’innovazione per riconquistare i clienti, che nel corso degli ultimi mesi si erano rivolti a dei brand meno costosi per far fronte all’impennata dei prezzi determinata dall’inflazione.
Durante la pandemia i costi generali sono aumentati: ad incidere pesantemente sono le spese sostenute per il trasporto delle materie prime. I prezzi dei cereali e dell’energia sono aumentati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022. Unilever e Danone – come gran parte dell’industria alimentare confezionata – hanno dovuto aumentare i prezzi per riuscire a proteggere i margini. Questo ha portato gli acquirenti a passare a delle alternative più economiche, scegliendo le white label o i brand di proprietà di Walmart, Tesco e Carrefour.
Danone e Unilever, il problema dei prezzi
I prezzi di Unilever, nel corso del quarto trimestre 2022, sono aumentati del 13,3%. La divisione che si occupa della cura della casa è cresciuta di quasi il 17%, mentre quella legata ai gelati ha registrato un +14%.
Unilever ha registrato una crescita dei prezzi di base, nel corso del terzo trimestre 2024, ha registrato un +0,9%, con volumi di base in aumento del 3,5%, il più importante aumento a partire dal primo trimestre 2021. Le aspettative degli analisti, invece, si fermavano ad un 1% dei prezzi e ad un aumento del 3,2% dei volumi.
In una nota Hein Schumacher, amministratore delegato di Unilever, spiega che la società ha registrato un quarto trimestre consecutivo di crescita positiva e in miglioramento dei volumi, con ciascuno dei vari gruppi aziendali che ha registrato volumi più elevati anno dopo anno. Schumacher ha poi aggiunto che il sapone Dove, l’ammorbidente Comfort e i gelati Magnum hanno avuto buoni risultati.
Nel frattempo, anche la francese Danone ha superato le aspettative di vendita del terzo trimestre, spinta da un aumento del 3,6% nei volumi di vendita, mentre gli aumenti dei prezzi sono rallentati allo 0,7%, riflettendo la forte domanda in Nord America di prodotti ad alto contenuto proteico, creme per il caffè e acque.
Sia Unilever che Danone hanno mantenuto le loro previsioni per il 2024.
Danone ed Unilever, numeri rassicuranti
Nel corso del terzo trimestre Unilever ha registrato un aumento del 4,5% nelle vendite sottostanti, riuscendo a superare le previsioni degli analisti che si fermavano ad un aumento del 4,2%.
Tineke Frikkee, portfolio manager di Waverton Investment Management, spiega che è rassicurante vedere una forte crescita dei volumi nella maggior parte delle categorie. Un buon risultato nel settore dei gelati è utile, dato che si stanno preparando a uscire da questa divisione.
Unilever è al suo primo anno di svolta sotto la guida del CEO Schumacher. Come parte del piano, sta cercando di scorporare la sua attività di gelati, che produce Ben & Jerry’s e Cornetto. L’azienda sta anche spingendo nuovi prodotti, come il detersivo a ciclo rapido Wonder Wash, che continuerà a far salire di prezzo per aumentare le vendite.
Danone – produttore dello yogurt Activia, dell’acqua Evian e del latte per l’infanzia Aptamil – ha registrato un aumento del 4,2% nelle vendite comparabili nel terzo trimestre, superando le aspettative degli analisti che si aspettavano un aumento del 3,9%.
Juergen Esser, responsabile finanziario di Danone, prevede che in futuro possa esserci una certa inflazione nei costi dei materiali. Ma ha aggiunto che per aumentare il margine lordo, l’azienda deve creare il giusto equilibrio tra la produzione di volumi elevati e il mantenimento degli aumenti dei prezzi, garantendo al contempo una forte produttività.
È stato registrato il quinto trimestre consecutivo di crescita del volume delle vendite per Danone e il quarto per Unilever.