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Elon Musk e xAI pronti a lanciare una versione migliorata dell’AI generativa Grok: sfida aperta per ChatGPT

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Dopo Gemini, l’intelligenza artificiale introdotta da Google, ora ChatGPT deve guardarsi le spalle da un nuovo agguerrito competitor: si tratta di xAI, la società lanciata lo scorso anno da Elon Musk che incorpora alcune delle migliori menti nel campo dell’intelligenza artificiale. Il magnate già fondatore di Tesla e proprietario di Twitter l’ha definita l’AI per la “massima ricerca della verità”, diventata poi slogan dell’azienda. Anche se non sono stati mai forniti dei chiarimenti sul significato di questa affermazione, in pochi mesi il primo prodotto ufficiale è stato lanciato: si chiama Glok ed è attualmente disponibile per gli utenti di X (ex Twitter) che possiedono un abbonamento Premium+ attivo.

Elon Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI, società creatrice di ChatGPT, ma ha poi abbandonato il progetto temendo dei potenziali conflitti d’interesse con la ricerca sull’intelligenza artificiale di Tesla. Ora il seriale imprenditore noto per la sua eccentricità -ma anche per le sue idee brillanti- è arrivato ai ferri corti con OpenAI: il mese scorso ha presentato una battaglia legale contro l’azienda di cui è stato co-fondatore, accusandola di aver tradito il suo statuto iniziale nel momento in cui ha deciso di trasformarsi in una società for profit. Pochi giorni dopo ha dato l’annuncio di voler trasformare Glok nella prima grande azienda di AI generativa a operare con un modello open source.

Il nuovo modello sarà inizialmente disponibile solo per un test da parte di un numero limitato di utenti

Pronto l’upgrade di Glok

La versione nuova e migliorata di Glok dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni, anche se non è stata fornita una data precisa. Secondo le indicazioni di xAI, sono state migliorate le performance soprattutto per quanto riguarda le capacità di calcolo e la capacità di scrivere codice. Musk è famoso anche per aver affermato che l’intelligenza artificiale è la tecnologia che avrà l’impatto più profondo sull’umanità nel corso dei prossimi decenni, per cui le attese non sono basse quando si parla dei prodotti di xAI. Al momento è ancora un prodotto di nicchia, dal momento che è accessibile solo da una piccola porzione degli utenti di X, ma questo è stato voluto per poter allenare il modello e migliorarlo prima del debutto presso il grande pubblico.

Elon Musk è stato molto attivo negli ultimi mesi nel condannare i potenziali problemi che potrebbero verificarsi nel caso in cui l’AI generativa rimanesse nelle mani delle grandi multinazionali e fosse utilizzata a fine di lucro. Anche se teoricamente l’accesso a Glok dovrebbe essere una motivazione per spingere più utenti di X a sottoscrivere un abbonamento Premium, xAI ha fatto un grande passo verso la democratizzazione del proprio modello nel momento in cui è stata resa open source.

Già oggi, xAI è uno dei migliori modelli nel coding

Grande attesa per i risultati dell’open source

Glok è diventato ufficialmente un modello open source la settimana scorsa, dopo l’annuncio arrivato circa tre settimane prima. Questo significa che ora il codice è pubblico e tutti possono sapere ogni riga di codice del funzionamento di questo modello. Non soltanto, ma teoricamente questo permette a qualunque sviluppatore di aiutare a correggere eventuali problemi e migliorare ciò che l’azienda sta realizzando. Al momento soltanto Meta e Mistral tra le grandi aziende tech hanno dei modelli open source, ma l’interesse e il numero di utenti di queste app non si avvicina a quello di X, di Gemini o di ChatGPT. Considerando lo storico coinvolgimento di Musk nel mondo dell’intelligenza artificiale generativa, xAI è il progetto per il quale le attese sono più alte e il passaggio a un modello open source potrebbe portare Glok a chiudere molto velocemente la sua distanza rispetto ai competitor più affermati.

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