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Europa, l’energia solare brilla durante l’ondata di caldo

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Le temperature record che si stanno toccando in questi giorni in Europa stanno portando a un picco nella domanda di energia elettrica, dovuto in prevalenza alla necessità di sistemi di refrigerazione e aria condizionata. Solitamente le temperature estive offrono un’indicazione agli analisti riguardo alla potenziale domanda di energia elettrica; il prezzo del gas naturale, che si muove in base alle previsioni sulla domanda di energia, tende ad avere oscillazioni piuttosto evidenti in base alle notizie che riguardano le previsioni sul clima estivo. Anche per questo motivo, i blackout non sono rari in estate: quando la domanda è molto elevata, la rete rischia di ritrovarsi senza sufficiente energia.

Fortunatamente gli investimenti degli scorsi anni in energia rinnovabile stanno offrendo un rimedio alla necessità di rinfrescare case e imprese durante le ore più calde del giorno. L’energia solare sta avendo un picco di produzione soprattutto nei paesi più caldi d’Europa, con l’aumento delle ore di luce dovuto alla stagionalità che contribuisce a ottenere risultati ancora migliori. Anche se i pannelli hanno bisogno di essere rinfrescati per poter mantenere il loro livello ottimale di efficienza, complessivamente l’effetto del sole splendente di questi giorni sta generando un bilancio positivo per i produttori. Con le temperature massime che rimarranno al di sopra dei 30 gradi per la maggior parte delle città italiane nei prossimi giorni, il nostro Paese sta facendo forte affidamento sul fotovoltaico per compensare la domanda.

L’energia fotovoltaica è di grande aiuto nel compensare i picchi di domanda di energia in estate

I numeri e le parole degli esperti

Alcuni interessanti dati sono stati raccolti da Refinitiv, società multinazionale che si occupa proprio di statistica, dati e analisi. Tra i vari clienti di Refinitiv c’è anche la rete di distribuzione elettrica in Sicilia, dove le temperature nella giornata del 24 luglio hanno toccato i 39 °C. Complessivamente Refinitiv stima che la domanda extra di energia elettrica in Sicilia, proprio dovuta all’aumento di domanda di refrigerazione, valga circa 1.3 GW. E si stima che la capacità di produzione di energia solare installata sull’isola sia in grado di colmare il 50% del gap rispetto ai periodi dell’anno in cui i condizionatori rimangono spenti.

L’analista Nathalie Gerl, specializzata proprio nello studio di domanda e offerta di energia, ritiene che i blackout sarebbero stati decisamente più comuni in Europa se in questo momento non ci fossero i pannelli fotovoltaici a colmare il boom di domanda. Nella stessa giornata del 24 luglio, la domanda di energia in Grecia -altra nazione dove le temperature sono bollenti- è stata di 10.35 GW. Qui l’energia fotovoltaica ha addirittura rappresentato un terzo della domanda di energia totale. Addirittura, in Belgio, l’energia solare ha compensato completamente il gap dovuto al boom di utilizzo dei condizionatori durante l’estate.

Per quanto possa sembrare che l’Eurozona sia indietro rispetto ad altre nazioni, è importante ricordare che negli Stati Uniti appena il 3% dell’energia totale utilizzata nel 2020 proveniva da pannelli fotovoltaici. L’Europa e l’Italia, una volta analizzate le classifiche, sono molto ben posizionate a livello mondiale in termini di domanda di energia soddisfatta da fonti solari.

Si stima che complessivamente in Italia siano installati oltre 23 GW di energia fotovoltaica in questo momento

Le sfide non mancano

Sarebbe un errore pensare che il caldo torrido sia una buona cosa per i pannelli fotovoltaici. In realtà, la rete elettrica sta affrontando delle sfide importanti per mantenere i livelli di produzione in mezzo alle temperature record di queste settimane. Tanto per cominciare, perché normalmente un pannello fotovoltaico perde efficienza quando si surriscalda: si stima che la produzione cali dello 0.3-0.5% per ogni grado superiore ai 25 °C. Inoltre il caldo è strettamente legato al rischio di incendi: ad Atene, i roghi hanno già danneggiato una porzione significativa della rete elettrica durante l’estate e la stabilità della distribuzione ne sta risentendo. A Catania ci sono state interruzioni della fornitura di acqua e luce in alcune aree, parzialmente dovute al caldo record.

Malgrado tutto, bisogna comunque notare che la domanda di energia non è stata particolarmente alta durante i mesi estivi. Complessivamente in Italia la domanda è diminuita del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, in Spagna del 3,6%. Lo si deve soprattutto al fatto che la produzione industriale è in sofferenza, per cui il boom nella domanda di aria condizionata è parzialmente compensato dalla minor domanda di energia da parte delle imprese. I prezzi rimangono inoltre al di sopra del periodo pre-pandemia, portando molte famiglie a risparmiare sull’uso dei condizionatori per evitare bollette troppo salate.

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