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Ford, le azioni sono scese del 7,3% condizionate dalla riduzione delle previsioni sugli utili

Perdono in Borsa il 7,3% le azioni Ford, dopo che il gruppo automobilistico ha rivisto le previsioni sugli utili del 2024.

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Le azioni di Ford sono scese del 7,3% dopo che il gruppo automobilistico statunitense ha deciso di ridurre le previsioni degli utili per il 2024. Il cambio di passo è stato causato dalle interruzioni delle forniture e dai costi di garanzia. che sono state registrate in un momento in cui è in atto una vera e propria guerra sui prezzi alimentata dalla sovraccapacità.

Ford, sostanzialmente, ha previsto un Margine Operativo Lordo per il 2024 pari a 10 miliardi di dollari. La precedente proiezioni era pari a 10-12 miliardi di dollari

General Motors, invece, ha aumentato le sue aspettative di profitto la scorsa settimana.

Per quanto riguarda le auto usate, GM e Ford hanno segnalato una crescita delle vendite più debole nel terzo trimestre e hanno segnalato uno spostamento dei consumatori verso veicoli compatti a prezzi accessibili.

Gli osservatori ritengono che l’industria automobilistica statunitense dovrà affrontare molte pressioni sul fronte dei prezzi per il resto dell’anno, a causa di significativi errori operativi negli Stati Uniti effettuati da Stellantis, che adesso è costretta a smaltire i suoi enormi le auto in magazzino.

Ford, cosa guardano gli analisti

Tom Narayan, analista di RBC Capital Markets, resta sostanzialmente cauto sulle preoccupazioni relative ad un ciclo deflazionistico dei prezzi nel settore. Tom Narayan ha aggiunto che il taglio previsto da Ford era previsto e che le previsioni sono ora più realistiche.

Sebbene Ford abbia registrato profitti superiori alle stime nel terzo trimestre, il suo inventario è stato superiore all’intervallo target, in quanto ha chiuso il trimestre con 91 giorni di scorte lorde e 68 giorni di scorte presso i concessionari.

Ford ha avvertito delle pressioni inflazionistiche in Turchia, che hanno determinato l’aumento dei costi dei furgoni Transit venduti in Europa. Ha anche sperimentato costi di garanzia più alti del previsto a causa di richiami e altre riparazioni.

Edison Yu, analista di Deutsche Bank Research, ha spiegato che il management è titubante nel prevedere un’inflessione nelle prestazioni della garanzia, il che porta a sospettare un miglioramento minimo nel primo semestre del 2025.

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