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Gas naturale in rally dopo esplosione di gasdotto in USA

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Questa mattina, una forte esplosione ha catturato l’attenzione degli abitanti di Centerville. La piccola città del Tennessee è stata il luogo dell’esplosione di una stazione di compressione del gas naturale, operata dalla società Kinder Morgan. L’azienda ha prontamente dichiarato force majeur. Quando una società americana dichiara “forza maggiore“, sta sostenendo che a causa di circostanze impreviste e al di fuori del suo controllo, non è in grado di adempiere ai suoi obblighi contrattuali. Questa è una clausola comune nei contratti che protegge le parti da responsabilità in caso di circostanze impreviste che impediscono l’esecuzione del contratto. Il prezzo del gas naturale, che aveva aperto la giornata di contrattazioni in calo, ha subito reagito alla notizia.

Complessivamente il prezzo del gas è aumentato del 2,81% su base giornaliera, ma il rialzo supera il 3% rispetto all’orario in cui è stata divulgata la notizia dell’esplosione. Kinder Morgan ha inviato ai clienti una nota, dicendo che l’esplosione compromette momentaneamente la sua capacità di trasportare gas attraverso la Tennessee Gas Pipeline. Si tratta di un grande gasdotto inaugurato alla metà del XX secolo, che connette il nord-est degli Stati Uniti con i grandi hub di esportazione in Louisiana. Si estende per oltre 10.000 miglia ed è considerata una delle arterie più importanti per il trasporto di gas dalle fonti produttive verso i consumatori e verso i porti. Il rogo è già stato spento, senza che ci siano state vittime o feriti, e tutto il personale è stato evacuato. L’Autostrada 48 è anche stata chiusa in via precauzionale.

Con oltre 120.000 chilometri di gasdotti in gestione, Kinder Morgan è una delle più importanti società di midstream nel mercato americano del gas naturale

L’evento e le ripercussioni

Delle sei persone sul luogo dell’esplosione, una è stata trasferita in ospedale per alcuni controlli. Per il resto, gli effetti dell’esplosione si rifletteranno più che altro sul lato economico della questione. Sul posto sono già arrivate agenzie ambientali per valutare i danni all’ambiente, che potrebbero riflettersi in possibili ripercussioni per Kinder Morgan nel caso in cui si notasse un difetto nella manutenzione o nelle condizioni in cui operava l’impianto. A esplodere è stata una stazione di compressione.

La funzione principale di una stazione di compressione è di aiutare a mantenere la pressione necessaria nei gasdotti per far sì che il gas naturale continui a fluire. Ogni stazione di compressione aumenta la pressione del gas, consentendogli di continuare a muoversi attraverso il gasdotto fino alla stazione successiva. Normalmente le stazioni di compressione sono dotate di diverse misure di sicurezza. Ciò include valvole di intercettazione per chiudere il gasdotto in caso di emergenza, sistemi di rilevamento delle perdite, e spesso sistemi antincendio. Per questo è raro che si verifichino problemi, e quando accade è spesso per via di un mancato lavoro di manutenzione o un uso eccessivo rispetto a quanto consentito dalle specifiche tecniche.

Sul fronte economico, ci si può attendere che il bloccaggio del gasdotto del Tennessee possa causare seri ritardi nell’invio di gas verso i clienti a valle della filiera. In particolare verso gli hub di esportazione della Louisiana, dove il gas viene convertito in gas naturale liquefatto (GNL) per l’esportazione. Una parte importante di questo export è diretta verso l’Europa, che nel frattempo sta cercando di terminare il periodo di stoccaggio in vista di un altro inverno senza gas russo.

Il blocco di un gasdotto importante come quello del Tennessee si riflette anche sulle reti a cui questo è connesso

Una grande arteria del gas americano

Dopo i problemi riscontrati da Shell in Norvegia, ora le forniture di gas sono influenzate da quelli della Tennessee Gas Pipeline. La pipeline si estende su una vasta area e ha la capacità di trasportare milioni di metri cubi di gas naturale ogni giorno, garantendo così un approvvigionamento energetico costante alle regioni servite. Questa importante infrastruttura inizia il suo percorso nelle zone di produzione di gas naturale nel Golfo del Messico. Da lì, serpeggia attraverso il profondo sud, attraversando stati come la Louisiana e il Mississippi. Man mano che si sposta verso il nord, tocca regioni del Midwest come il Missouri e il Kentucky, fungendo da arteria vitale per il trasporto del gas.

Oltre a questo percorso principale, la Tennessee Gas Pipeline ha interconnessioni strategiche con molte altre reti di gasdotti. Questa intricata rete di connessioni permette al gas naturale di fluire in quasi ogni angolo degli Stati Uniti. La rete è interamente di proprietà di Kinder Morgan, azienda quotata sulla Borsa di New York e con una capitalizzazione di mercato di 38.8 miliardi di dollari. Complessivamente la società controlla oltre 120.000 chilometri di gasdotti negli Stati Uniti e 143 terminal. Questo la rende in assoluto una delle più importanti società americane nel ramo delle infrastrutture per l’energia. Con oltre 10.000 dipendenti, è anche una delle aziende che generano più posti di lavoro nelle aree centrali degli Stati Uniti.

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