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Microsoft-Activision, il 25 aprile la decisione europea

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La Commissione Europea ha deciso di rimandare al 25 aprile la sua decisione finale sull’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. L’accordo è fortemente osteggiato da Sony, che sta combattendo una dura battaglia legale temendo di perdere il pubblico affezionato a Call of Duty nel caso in cui l’acquisizione diventasse realtà.

Microsoft sta combattendo tanto negli Stati Uniti quanto in Europa, in quanto le autorità antitrust temono che l’acquisizione possa portare a una posizione troppo dominante della società fondata da Bill Gates nel mondo delle piattaforme videoludiche. La trama si è fatta sempre più intricata nel corso del tempo, con alti e bassi che non hanno ancora portato a una vera e propria conclusione.

Il nuovo rinvio mostra le complessità nel trovare un accordo finale. Tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, presso i legislatori ci sono dubbi sulla libera concorrenza ma non tutti i policy maker sono d’accordo sul da farsi.

Microsoft continua a difendersi dalle accuse di voler creare un monopolio dei videogames

Le preoccupazioni della Commissione Europea

Nel comunicato stampa con cui è stata diffusa la notizia, la Commissione Europea ha spiegato le motivazioni delle sue preoccupazioni e ha aggiunto alcuni dettagli relativi allo spostamento della data ultima per la decisione. Si legge nel comunicato che Activision e Microsoft sono entrambe attive nel mondo dello sviluppo e della commercializzazione di videogiochi per PC e console, per cui l’acquisizione potrebbe danneggiare la libera concorrenza.

Microsoft si è già offerta di consentire a Sony alcuni anni per continuare ad avere accesso ai nuovi capitoli di Call of Duty. Allo stesso modo, però, la Commissione vuole assicurarsi che questo non avvenga a condizioni economiche svantaggiose o che le funzionalità videoludiche non vengano limitate sulla piattaforma PlayStation e su altre piattaforme concorrenti.

Il risultato sarebbe un mercato meno competitivo, in cui Microsoft avrebbe un controllo eccessivo sui prezzi praticati ai consumatori. Inoltre ci sarebbero meno incentivi verso l’innovazione e l’aumento della qualità del servizio nel corso del tempo. Il 21 febbraio Microsoft ha avuto un’udienza a porte chiuse con la Commissione per difendersi da queste potenziali accuse.

Il comunicato con cui la Commissione ha dato nota del rinvio

Un’acquisizione da record

Microsoft si è offerta di pagare agli azionisti di Activision un notevole premio sulle loro azioni. L’offerta pubblica prevede un prezzo di 95$ per azione, contro i 75.50$ del prezzo di Borsa attuale. Significa che in caso di esito favorevole, gli azionisti otterrebbero da subito un premio del 26% su ogni azione ceduta a Microsoft. In totale, l’accordo per Microsoft è valutato a $67 miliardi.

L’azienda potrebbe trarre vantaggio da Activision anche al di fuori del mondo delle console e dei videogiochi. Dopo la mossa di Facebook, trasformatasi in Meta, Microsoft potrebbe voler avere dalla sua parte un colosso dei videogames per prepararsi a un’eventuale concorrenza sul metaverso. Nel frattempo, la società di Zuckerberg ha risposto a Microsoft accelerando sull’intelligenza artificiale facendo da contraltare al controllo di Microsoft su ChatGPT.

Il mondo della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale saranno trend importanti nei prossimi anni e nessuna delle Big Tech vuole rimanere indietro. Detto questo, per Microsoft la scalata verso l’acquisizione di Activision rimane un tassello tanto importante quanto difficile.

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