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Nichel falso: contratti tra JPMorgan e LME sotto indagine

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JPMorgan Chase, la nota banca d’affari americana, ha appena scoperto di essere proprietaria di contratti nickel, del valore di circa 1,3 milioni di dollari, della London Metal Exchange (LME), che si sono rivelati essere supportati da sacchi di pietre anziché di metallo, secondo alcune fonti a conoscenza diretta della situazione.

L’annuncio della scoperta è stato dato dalla stessa LME, che la scorsa settimana ha annunciato di aver cancellato nove contratti nickel dopo aver scoperto delle “irregolarità” in un determinato deposito a Rotterdam, di proprietà di Access World, la multinazionale tra le più grandi aziende di logistica a livello globale, come riferito da Bloomberg. Un operatore di un magazzino, infatti, ha pesato sacchi che si pensava contenessero 54 tonnellate di nichel, solo per poi scoprire che erano pieni di pietre.

La notizia ha suscitato sorpresa nel mondo dei metalli: gli operatori del settore sono rimasti molto stupiti, in quanto i contratti LME sono generalmente considerati al di sopra di ogni sospetto.

JPMorgan perde $1.3 milioni in nichel fasullo: sicurezza dei contratti LME in discussione

Un altro duro colpo per la nota banca d’affari americana

Secondo le stesse fonti, JPMorgan sarebbe la proprietaria dei nove contratti di nichel annullati, per un valore di circa 1,3 milioni di dollari. La banca ha registrato i sacchi di materiale come consegnabili ai contratti LME all’inizio del 2022, hanno detto le persone che hanno chiesto di non essere identificate discutendo informazioni private.

Tuttavia, non vi è alcuna accusa di cattiva condotta da parte di JPMorgan. Il materiale, infatti, si trovava già nel deposito di Rotterdam di Access World quando la banca lo ha acquistato diversi anni fa, secondo una delle fonti.

È probabile, quindi, che sarà Access World a sostenere l’onere per la confusione piuttosto che JPMorgan Chase, ha affermato The Wall Street Journal, perché era responsabilità dell’azienda proteggere i depositi di metallo nelle sue strutture.

Nonostante ciò, il ruolo centrale della banca in un’altra crisi del nichel potrebbe causare grattacapi all’istituto finanziario. L’attività di JPMorgan nel settore delle materie prime, di fatto, è stata sotto la lente di ingrandimento anche nello scorso anno, a seguito della frenata delle quotazioni del nichel alla LME, in cui JPMorgan aveva un ruolo chiave come maggiore controparte della posizione corta di Xiang Guangda, magnate cinese, e della sua società Tsingshan Holding Group.

In quella stessa occasione, la banca ha riportato una perdita di 120 milioni di dollari correlata al nichel.

La scoperta dei sacchi di pietre ha scatenato un’indagine più ampia nel mondo dei metalli

Una nuova e più ampia indagine nel mondo dei metalli

Access World ha affermato di essere in fase di ispezione dei sacchi di blocchetti di nickel “garantiti” in tutte le sue sedi, ma ritiene che il problema che ha portato alla sospensione delle nove garanzie sia un caso isolato e specifico di un deposito a Rotterdam.

La scoperta dei sacchi di pietre ha ovviamente scatenato un’indagine più ampia nel mondo dei metalli, con le società di magazzinaggio che si sono affrettate a riesaminare e ripesare migliaia di tonnellate di metallo dopo che la LME ha chiesto loro di verificare tutto il nichel attualmente garantito.

Non è chiaro se i sacchi avessero mai contenuto nichel e se il problema fosse dovuto a un errore, a un furto o a una frode. Secondo le regole della LME, i magazzini sono responsabili dell’ispezione e della verifica dei metalli. Questi, infatti, devono possedere una copertura assicurativa, mentre i commercianti di metalli fisici sono solitamente assicurati contro rischi come il furto.

La LME ha anche effettuato le sue ispezioni in Europa e in Asia, ha dichiarato una delle fonti. Finora, le ispezioni di massa non hanno rilevato altri problemi con il materiale LME, ha continuato la stessa.

Sulla linea opposta alle perdite dell’ultimo anno della banca, lo scorso mese JPMorgan Chase & Co., insieme a The Goldman Sachs Group, ha ricevuto un mandato per aiutare Stripe, l’enorme azienda di pagamenti, a raccogliere i fondi da un ampio gruppo di investitori.

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