News
Obbligazioni: Hong Kong punta sui bond tokenizzati
La città-stato di Hong Kong è sempre stata un centro finanziario importante, e negli ultimi anni ha iniziato a puntare sulla blockchain come tecnologia chiave per distinguersi dalle altre Borse. In particolare, i bond tokenizzati sono stati al centro di grandi discussioni sia a livello locale che internazionale. Nel suo ultimo ultimo report, lungo 24 pagine, l’autorità di Borsa HKMA ha evidenziato tutti i vantaggi -ma anche i potenziali rischi- di tokenizzare le emissioni di obbligazioni. Bilanciando in modo oggettivo i pro e i contro, la HKMA ritiene che la direzione giusta sia proprio quella di continuare a spingere sulle tokenizzazione delle nuove emissioni.
Il 2023 ha già visto il lancio della prima emissione di bond sotto forma di token sulla Borsa di Hong Kong, dopo che la città-stato aveva regolamentato la materia tramite le autorità competenti nel corso del 2022. Attualmente è in corso una collaborazione con JP Morgan, che ha portato al lancio del Project Evergreen. Si tratta di un’emissione di bond da $101 milioni, condotta proprio sotto forma di obbligazioni tokenizzate grazie alla Digital Asset Platform creata da JP Morgan. Il tutto con l’obiettivo di rendere sempre più democratico l’accesso ai mercati obbligazionari, e di portare alla maturità la tecnologia delle emissioni tokenizzate prima che ci riescano le altre grandi piazze finanziarie. In particolare, Hong Kong compete sempre di più con Shangai e Singapore per affermarsi come punto di riferimento dei mercati finanziari nell’area Asia-Pacifico.
La HKMA sottolinea i vantaggi della tokenizzazione
Blockchain non è più una moda: si tratta di una tecnologia sempre più compresa tanto dagli investitori al dettaglio quanto da quelli istituzionali. Se sfruttata correttamente, ritiene la HKMA, si può arrivare a generare importanti benefici per gli investitori e per le imprese che emettono i bond. Tra questi, il report pubblicato dalla massima autorità di Borsa di Hong Kong ne evidenzia in particolare alcuni:
- Efficienza: la tokenizzazione dei bond può ridurre i costi e i tempi di emissione, che spesso sottraggono una parte importante della raccolta all’ente emittente;
- Liquidità: i bond tokenizzati possono essere scambiati più facilmente e rapidamente, su mercati in cui opera una moltitudine di investitori -anche al dettaglio-, aumentando la liquidità complessiva del mercato;
- Trasparenza: la tokenizzazione dei bond migliora la trasparenza del mercato, in quanto i dati relativi ai bond sono disponibili direttamente nel registro immutabile e incorruttibile della blockchain. Questo, ovviamente, a patto che la blockchain stessa sia programmata seguendo i giusti standard di sicurezza e scalabilità;
- Sicurezza: la tokenizzazione dei bond può migliorare la sicurezza dei bond, in quanto i dati relativi ai bond sono archiviati in un sistema distribuito che è meno vulnerabile agli attacchi informatici.
Per promuovere la tokenizzazione dei bond, l’HKMA ha lanciato una serie di iniziative, tra cui il lancio di un programma di test e sviluppo per la tokenizzazione dei bond, in collaborazione con Goldman Sachs. Inoltre si punta a introdurre un quadro normativo per la tokenizzazione dei bond, che sarà pubblicato entro la fine del 2023. Ciò dovrebbe evitare che possano ripetersi i problemi vissuti negli USA con la disputa tra la SEC, Binance e Coinbase: per attirare gli emittenti verso questa nuova forma di obbligazioni, è essenziale che questi non temano ripercussioni legali dovute alla mancanza di armonizzazione legislativa.
Tra potenziale e rischi dell’adozione di blockchain
La tokenizzazione dei bond è solo una delle applicazioni della blockchain nei mercati finanziari di Hong Kong. L’HKMA sta esplorando anche altre applicazioni della tecnologia che ha reso possibili le criptovalute, ed intende ad esempio utilizzarla per migliorare la gestione del rischio e la gestione della liquidità durante gli scambi di Borsa. Nel report si legge la convinzione della HKMA riguardo alla potenzialità di blockchain per rivoluzionare i mercati finanziari di Hong Kong. Ma non manca anche una lunga sezione del report dedicata ai rischi in cui si potrebbe incorrere, parzialmente studiati anche da quanto è accaduto negli ultimi anni sul mercato delle crypto.
Uno dei principali rischi è la volatilità dei prezzi. I prezzi dei bond tokenizzati possono essere più volatili dei prezzi dei bond tradizionali, a causa della natura volatile del mercato delle criptovalute. Questo problema può essere arginato con l’utilizzo di stablecoins, specialmente ora che molte banche centrali stanno realizzando le proprie stablecoins ufficiali.
Un altro rischio è il rischio di frode. I bond tokenizzati possono aumentare il rischio di frode, in quanto i bond tokenizzati possono essere più facilmente scambiati in modo anonimo. Non è facile in questo caso dare prova di crimini finanziari come gli schemi pump & dump per la manipolazione dei prezzi, oppure i casi di insider trading. Infine, la regolamentazione è un’area di grande incertezza. La blockchain è un’area relativamente nuova e la regolamentazione è ancora in fase di sviluppo. Ciò può comportare un certo livello di incertezza per gli emittenti e gli investitori.
Nonostante questi rischi, la tokenizzazione dei bond è una tecnologia emergente che sta rapidamente guadagnando popolarità nei mercati finanziari. La città-stato di Hong Kong è all’avanguardia in questa rivoluzione, e vuole mantenere il suo vantaggio del pioniere nel corso dei prossimi anni. Sarà interessante osservare la risposta delle imprese, che potrebbero vedere una nuova opportunità nel lancio di obbligazioni tokenizzate.