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Petrolio, nonostante i tagli l’EIA prevede un surplus

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Secondo l’ultima previsione a breve termine della United States Energy Information Administration (EIA), malgrado il taglio a sorpresa della produzione da parte dell’ OPEC+, il mercato mondiale del petrolio rimarrà in eccesso quest’anno e il prossimo, a causa della possibile riduzione della crescita della domanda considerato il previsto abbassamento dello sviluppo economico nei prossimi mesi.

Nonostante le previsioni di una diminuzione della produzione di petrolio da parte di OPEC e Russia, l’EIA prevede comunque un aumento della produzione globale di petrolio di 1,5 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2023, principalmente guidato dalla forte crescita dei paesi non appartenenti all’ OPEC+ esclusa la Russia, soprattutto in Nord e Sud America.

Secondo le stime dell’EIA, la produzione globale di petrolio quest’anno si attesterà in media a 101,3 milioni di bpd, mentre il consumo globale sarà di circa 100,87 milioni di bpd. Nonostante si preveda una riduzione dell’eccesso di offerta nel corso del trimestre in corso, l’ EIA stima che il mercato globale rimarrà in leggero surplus anche nel terzo trimestre.

Nonostante i tagli a sorpresa dell’OPEC+ l’EIA prevede un un surplus di produzione quest’anno.

I prezzi saranno più o meno stabili

La previsione dell’IEA è stata annunciata quando i prezzi del petrolio sono tornati ai massimi recenti in seguito all’annuncio dell’OPEC+ di tagliare la produzione di altri 1,6 milioni di barili al giorno. Secondo l’EIA, si prevede che il prezzo medio del petrolio Brent sia di $85,01 quest’anno, in aumento del 2,5% rispetto alla previsione di marzo, e che nel 2024 il prezzo medio del benchmark globale sarà di $81,21, in aumento del 4,7% rispetto alla previsione precedente.

Inoltre, l’EIA ha revisionato al rialzo le previsioni dei prezzi del petrolio greggio West Texas Intermediate, stimandoli a $79,24 al barile quest’anno (+2,8%) e a $75,21 l’anno prossimo (+5,1%). L’amministratore dell’EIA, Joe DeCarolis, ha sottolineato che, nonostante i significativi tagli alla produzione dell’OPEC+, si prevede che la crescita della produzione globale compenserà tali riduzioni.

L’aumento della produzione di petrolio dell’America Centrale e del Sud America compenserà i tagli dell’OPEC secondo l’EIA.

Le ragioni della previsione

L’EIA ha osservato che l’aumento dei rischi nei settori bancari degli Stati Uniti e del mondo sta creando incertezza sulle condizioni macroeconomiche e sui possibili effetti sul consumo di carburanti liquidi, aumentando la probabilità che il consumo sia inferiore alle previsioni attuali. Gli analisti dell’EIA hanno dichiarato che ci si aspetta che i mercati petroliferi globali saranno in relativo equilibrio nel corso del prossimo anno.

Le scorte globali di petrolio, che hanno registrato un aumento di 400.000 barili al giorno nel 2022 e di 1,1 milioni di barili al giorno nel primo trimestre del 2023, dovrebbero rimanere stabili nella seconda metà del 2023, secondo le previsioni dell’EIA.

Si prevede che l’aumento delle scorte si attesterà a una media di circa 500.000 barili al giorno a partire dal 2024, se i tagli all’OPEC+ scadranno all’inizio dell’anno prossimo.

Il rapporto del DME ha inoltre notato che gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse non sono ancora stati completamente avvertiti sui mercati globali, e i mercati energetici stanno aspettando di vedere quale impatto ciò potrebbe avere sulla domanda di petrolio.

Nel rapporto si pone l’accento sulla facilità con cui il contagio dagli Stati Uniti si è diffuso in Europa con la vendita di Credit Suisse al suo rivale UBS, e sul fatto che le esportazioni di petrolio greggio statunitense verso l’Europa hanno raggiunto livelli record nel 2022 e sono rimaste elevate nel primo trimestre del 2023 a causa della diminuzione delle esportazioni russe.

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