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UE e LatAm insieme per maxi-piano sui green bonds
Otto tra le più prestigiose banche di sviluppo del mondo, dopo essersi riunite in Colombia, hanno annunciato una nuova iniziativa volta a potenziare le emissioni di green bond nel contesto dell’America Latina e dei Caraibi. Tra le principali istituzioni coinvolte ci sono la Banca Interamericana di Sviluppo e il suo ramo dedicato al settore privato, l’IDB Invest. Si parla di favorire emissioni di obbligazioni legate a obiettivi ESG per un controvalore di oltre 20 miliardi di dollari nel corso dei prossimi anni, aiutando a finanziare la transizione ecologica in nazioni che dipendono ancora fortemente dai combustibili fossili. Queste obbligazioni potranno anche essere collegate a obiettivi di salvaguardia ambientale, ad esempio per la protezione dell’Amazzonia.
L’obiettivo principale di questa iniziativa, denominata Global Green Bonds Initiative (GGBI) è quello di stimolare la creazione di un fondo pubblico-privato. La dotazione iniziale del fondo dovrebbe essere di $2 miliardi, investiti direttamente dalle banche nazionali e sovranazionali di sviluppo che hanno deciso di sottoscrivere questa iniziativa. Questo fondo avrà il compito di agevolare l’emissione di obbligazioni verdi in diversi mercati emergenti del Sud America, fungendo da “ancora di investimento” e potendo, in tal modo, moltiplicare l’investimento fino a raggiungere una somma totale di $19 miliardi di capitali privati. Essenzialmente la dotazione iniziale del fondo dovrebbe servire da margine, per attivare la leva finanziaria dei capitali provenienti dalle società private.
Un nuovo quadro per la finanza sostenibile in America Latina
Il presidente della Banca Interamericana di Sviluppo, Ilan Goldfajn, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa durante un’intervista rilasciata a LatinFinance. Ha affermato che numerosi paesi dell’area stanno dimostrando interesse verso questi strumenti finanziari verdi. Colombia e Brasile, in particolare, sono tra i paesi con cui sono in corso attive discussioni al riguardo. Proprio pochi giorni fa il Brasile ha annunciato ufficialmente la sua prima emissione di green bonds, puntando da subito alla raccolta di 2 miliardi di dollari in questa prima operazione. Il Brasile è l’economia più grande della regione e fa parte dei BRICS, per cui ci si aspetta che faccia da apripista per le altre nazioni che investiranno in questa direzione. Ricardo Mourinho Félix, vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ha elogiato l’iniziativa sottolineando l’importanza di una definizione chiara e universale di ciò che rappresenta “verde”, evitando ambiguità interpretative.
In occasione di un summit in Colombia, al quale hanno partecipato diverse banche di sviluppo, è stato sottolineato come la GGBI avrà un ruolo cruciale non solo nell’attrazione di investimenti, ma anche nel fornire assistenza tecnica e nella formazione, per garantire che ogni paese partner possa sviluppare un quadro solido e affidabile per l’emissione di green bond. L’iniziativa ha ricevuto una notevole attenzione anche a livello europeo. Infatti il lancio della GGBI era stato preannunciato nel giugno scorso dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Goldfajn ha evidenziato la stretta collaborazione con i partner europei per garantire che l’iniziativa abbia una portata globale, focalizzandosi non solo sulla trasparenza, ma anche sull’uso efficiente delle risorse per finanziare progetti che abbiano un impatto significativo.
Rinnovabili, combustibili sostenibili e salvaguardia
L’America Latina è una delle regioni a cui tutto il mondo guarda per il suo potenziale nel partecipare alla transizione ecologica. Ci sono diversi motivi dietro a tutto ciò: in primo luogo il fatto che si trovi qui la foresta dell’Amazzonia, il “polmone del mondo” che necessita di salvaguardia. Le emissioni di bond ESG possono essere utilizzate anche per la salvaguardia ambientale, non necessariamente per gli investimenti in stabilimenti produttivi ed energia rinnovabile. Inoltre in LatAm si trovano alcune delle maggiori potenze agropecuarie del mondo: un esempio evidente sono Argentina e Brasile, le cui esportazioni di materie prime agricole raggiungono tutti i continenti. Qui c’è un forte potenziale per lo sviluppo del settore dei combustibili sostenibili: di recente, Airbus ha spronato il Brasile per approfittare del suo potenziale come maggior produttore al mondo di combustibili sostenibili per l’aviazione.
Allo stesso tempo si tratta di una regione che ha una popolazione in forte espansione e che necessita ancora di definire un quadro realmente chiaro per la transizione ecologica. Uno degli ostacoli più evidenti è il fatto che il rating creditizio di molte di queste nazioni sia poco attraente per gli investitori. Il fatto di far parte di un’iniziativa più ampia, che coinvolge banche d’investimento sovranazionali, rende molto più facile raccogliere capitali e farlo a un tasso di interesse contenuto. Per questo motivo i green bonds emessi in collaborazione con la GGBI sono un primo passo importante per spronare le iniziative sostenibili in Sud America. Ci vorranno comunque ancora molti anni prima che il livello di emissioni di green bonds possa rivaleggiare quello delle emissioni in Unione Europea, che si conferma anche nel 2023 come la principale emittente in assoluto.