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Warren Buffett vende di nuovo Bank of America. Ecco perché lo sta facendo
Perché Warren Buffett sta vendendo Bank of America? Alcuni ritengono che possa arrivare una nuova crisi. O solo perché i Titoli di Stato rendono di più.
Warren Buffett continua a ridurre la sua partecipazione in Bank of America. Complessivamente da metà luglio Berkshire Hathaway ha ceduto complessivamente una partecipazione nell’istituto pari a 7 miliardi di dollari di azioni. Nel corso della giornata di ieri giovedì 5 settembre 2024, l’holding che fa capo a Warren Buffett ha comunicato di aver venduto 18,7 milioni di azioni, incassando 760 miliardi di dollari.
Warren Buffett, la partecipazione in Bank of America
Berkshire Hathaway continua ad essere il maggiore azionista di Bank of America, con una quota che sfiora l’11,1% (dati LSEG). Ricordiamo che per i requisiti normativi, la holding guidata da Warren Buffett è tenuta a segnalare regolarmente le vendite fino a quando la sua partecipazione non scende sotto il 10%.
Il miliardario statunitense ha iniziato ad investire in BoA nel 2011, quando Berkshire Hathaway aveva acquistato 5 miliardi di dollari di azioni privilegiate. Quell’operazione è stata di fondamentale importanza, perché ha reso nota la fiducia di Warren Buffett nella capacità di Brian Moynihan, Ceo di Bank of America, di riportare in salute il colosso bancario, che stava venendo fuori dalla crisi finanziaria del 2008.
Le azioni della Bank of America sono scese l’ultima volta dell’1% nel trading pre-mercato. Il titolo è salito di circa il 18% quest’anno, mentre l’indice S&P 500 Banks ha registrato una crescita del 21%.
Perché Warren Buffett vende le azionin BoA
Quali sono le motivazioni che stanno dietro alla decisione di Warren Buffett di vendere le azioni Bank of America? Alcuni analisti ritengono che la scelta sia una conseguenza delle valutazioni elevate: il miliardario starebbe accumulando liquidità con l’obiettivo di effettuare una grande acquisizione. O, secondo altri, per prepararsi ad una recessione o ad una flessione del mercato.
Haruki Toyama, gestore di portafoglio e responsabile del team Mid and Large Cap di Madison Investments, ha spiegato che la decisione di Buffett non sarebbe stata dettata da un’esplicita richiesta di ribasso del mercato. Anche se le operazioni effettuate da Berkshire Hathaway per racimolare liquidità non devono essere ignorate completamente. Anche se potrebbero semplicemente indicare che il miliardario e il suo staff ritengano che le azioni siano, almeno in parte, sopravvalutate.
Andando a dare uno sguardo a quello che è stato battezzato come indicatore Buffett – attraverso il quale viene confrontato il Pil degli Stati Uniti con la capitalizzazione totale del mercato azionario per misurare il valore relativo dei titoli – rispetto alla sua media storica, oggi come oggi, è di due deviazioni standard sopra.
Come si muoveva nel passato Warren Buffet
Andando a vedere cosa accadeva nel passato, quando Berkshire Hathaway aumentava la propria posizione di cassa, l’indicatore segnava tempi difficili. Toyona spiega che andando a ritroso, l’ultima volta che la società guidata da Warren Buffett ha avuto tanta liquidità è stata prima della crisi finanziaria. È probabile che il miliardario stia pensando un po’ di più al rischio.
Ad ogni modo riuscire a decifrare quali possano essere le motivazioni che hanno portato a liquidare la posizione nella Bank of America è difficile. Nel momento in cui i mercati raggiungono il loro picco e i titoli vengono scambiati ad una valutazione elevata – almeno stando a quanto indicato dall’indicatore – Buffett potrebbe, molto semplicemente, decidere di gestire il rischio bloccando i profitti.
Nel corso degli ultimi dieci anni Warren Buffett ha tentato di ridurre il rischio del proprio portafoglio dopo i forti rendimenti: nel 2023 è stata ceduta l’intera partecipazione in Taiwan Semiconductor, il produttore di chip. Quest’anno, invece, ha ridotto la partecipazione in BYD, il colosso cinese specializzato nella produzione di veicoli elettrici. Complessivamente Berkshire Hathaway ha venduto qualcosa come 90 miliardi di dollari di azioni solo nella prima parte del 2024.
L’aumento dei tassi d’interesse, secondo Toyama, ha reso le banche meno interessanti su base relativa. Gli asset privi di rischio, come i Treasury, in questo momento rendono grosso modo il 5% rispetto al livello vicino allo zero di non molto tempo fa.