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ASML lancia l’allarme: settore chip in crisi
I chip sono al centro della più poderosa delle guerre commerciali degli ultimi anni. In aggiunta alle turbolenze politiche, sul settore sembra si stiano addensando nubi di crisi, derivanti dalle sconquassate condizioni economiche attuali e da quelle, ben peggiori, che sembra che siano in arrivo. Questo è quanto è possibile desumere dall’avviso diramato da ASML, società che produce macchinari per la produzione di chip, che indica rallentamenti importanti già dal prossimo trimestre per le sue vendite.
Al centro della riduzione delle proiezioni, almeno stando a quanto riportato appunto da ASML, una situazione economica che starebbe imponendo ai player di mercato la conservazione di buone riserve di cash e investimenti meno avventurosi in attesa di una crisi le cui proporzioni non sono, per il momento, di facile definizione. Un segnale che, almeno a nostro avviso, riguarda anche l’economia globale. Se sul fronte dei chip si piange, difficile pensare che si possa ridere sugli altri.
ASML: ordini in caduta libera. È crisi per il settore?
Forse è prematuro parlare di crisi, ma i dati non sono dei migliori. ASML si aspetta un 2024 che sarà un anno di transizione per il settore, con le difficoltà che si sono però già materializzate in termini di ordini. Il gruppo, che è il più importante nel settore dei macchinari e delle apparecchiature per la produzione di chip, ha raccolto ordini assai modesti nel corso dell’ultimo trimestre, segno inequivocabile di un rallentamento del settore. Non è chiaro quanto stiano impattando i venti di guerra commerciale, in realtà già più che concreti, sugli ordini per ASML. È chiaro però – secondo il report dell’azienda – che i principali clienti si stiano muovendo in modo molto cauto.
A pesare è l’incertezza economica, con ASML che riporta atteggiamenti piuttosto cauti da parte della clientela: cauti con il capitale, cauti con il cash, e quindi cauti, dicono dalla regia, anche nell’ordinare macchinari. Questo è quanto ha riportato il CFO di ASML Roger Dassen.
Le azioni di ASML hanno perà già recuperato
Le azioni di ASML hanno però già recuperato la pessima performance con la quale si erano aperte le contrattazioni alla borsa di Amsterdam, nonostante una mattinata di profondo rosso per tutte le principali borse europee. Pesa una Cina con dati migliori del previsto ma comunque non entusiasmanti, con un rallentamento importante della crescita per quanto meno intenso di quanto preventivato dagli analisti.
La situazione, come correttamente indicato da ASML almeno a nostro avviso, è preoccupata più che preoccupante: a dominare non è ancora la certezza di una crisi, ma il timore che questa si presenti al termine di un ciclo di politiche monetarie restrittive tra i più rapidi e violenti di sempre.
Outlook comunque forte per ASML
Non è certo qualcosa di solito vedere uno dei più importanti gruppi tecnologici d’Europa lanciare allarmi di questo tipo. Tuttavia, nonostante il rallentamento per un settore che ha fatto da traino tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, l’outlook per il comparto rimane, secondo gli analisti, positivo.
In molti ritengono che siano stati anche problemi contingenti, tenendo conto dei fondamentali più che solidi del gruppo che è al centro della rivoluzione del mercato dei chip.
Il gruppo, tra le altre cose, non ritiene che la rinnovata guerra commerciale tra USA e Cina, che vede al centro proprio i chip abbia avuto un impatto né che possa averlo in futuro. Sul tema ci si dovrà però tornare, valutando sia la durata (per ora impossibile da anticipare) sia gli effettivi impatti sul comparto. Comparto che mette paura proprio perché ritenuto uno dei più importanti per il soft landing – in seguito anche alle grandi performance di NVIDIA e all’enorme interesse per l’intelligenza artificiale.