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Azioni Zealand Pharma in rialzo del 20+% dopo i trial clinici sul nuovo farmaco anti-obesità
L’arena competitiva dei farmaci anti-obesità sta per diventare più affollata: la società danese Zealand Pharma ha appena pubblicato con successo i risultati dei trial clinici per il prodotto con cui punta a fare concorrenza a Eli Lilly e Novo Nordisk. L’esperimento è durato 16 settimane, durante le quali un gruppo di persone ha ricevuto il farmaco di Zealand Pharma e un secondo gruppo ha ricevuto un placebo. Alla fine dell’intervento, il gruppo che ha preso il farmaco ha visto il peso scendere del 8,6% in media contro un risultato del 1,7% per il gruppo di controllo. Soltanto 1 partecipante su 48 totali ha dovuto abbandonare l’esperimento a causa degli effetti collaterali.
La proposta di Zealand Pharma si basa su un principio attivo chiamato petrelintide, che agisce in modo diverso rispetto ai farmaci già in commercio. Farmaci come Wegoyy e Ozempic agiscono sui recettori dell’ormone GLP-1, essenzialmente andando ad abbassare la sensazione di fame percepita dalle persone che ne fanno uso. La petrelintide promette un’esperienza migliore per il paziente, offrendo tra i suoi vantaggi il fatto di avere minori effetti collaterali e la possibilità di adattarsi a un numero maggiore di casi. La petrelintide aumenta il senso di sazietà durante i pasti, anziché andare a ridurre la sensazione di appetito lontano dai pasti.
Risultati incoraggianti per Zealand Pharma
Secondo quanto riportato dalla società, la somministrazione di petrelintide si è dimostrata sicura a prescindere dal dosaggio e dal paziente. I soggetti hanno ricevuto una dose settimanale sotto forma di iniezione, e hanno mostrato una migliore preservazione della massa muscolare rispetto a quanto avviene normalmente con i farmaci che modificano i recettori del GLP-1. Questo però è esclusivamente il risultato del primo studio, per cui serviranno altre due fasi di test prima che si possa confermare la validità del farmaco per la messa in commercio. Ci vorrà almeno un altro anno prima di completare gli studi successivi, per cui è improbabile che il farmaco venga prodotto su scala prima della fine del 2025.
La perdita di peso è stata definita “comparabile” con quella delle alternative già approvate, con una risposta migliore dall’organismo dei pazienti in termini di tollerabilità. Le azioni di Zealand Pharma hanno subito mostrato un forte slancio nel corso della mattinata, con l’azienda che ha chiuso la giornata di scambi a una valutazione di oltre €3 miliardi. Nel frattempo Novo Nordisk sta altrettanto provando a migliorare la tollerabilità e l’esperienza dei pazienti, soprattutto lavorando sull’introduzione di una versione in pillole del suo farmaco anti-obesità.
Venti di coda per il settore
I farmaci anti-obesità hanno preso d’assalto il mondo medico e le Borse, diventando probabilmente il secondo tema più chiacchierato dopo l’intelligenza artificiale. Dopo alcuni anni di boom, però, si inizia a notare qualche crepa all’interno del settore: sempre più aziende in campo biomedico stanno ottenendo risultati positivi nei loro trial clinici e sempre più medici hanno dubbi sull’efficacia dei trattamenti a lungo termine. Da poco un nuovo studio ha dimostrato che la chirurgia bariatrica mantiene un livello di efficacia superiore e per tempi maggiori, mentre i medici riportano che un numero crescente di pazienti interessati al “fisico da spiaggia” stanno facendo un uso non controllato e non autorizzato dei farmaci come Wegovy e Ozempic. Negli Stati Uniti, diverse compagnie assicurative hanno già smesso di coprire l’acquisto dei farmaci anti-obesità con le loro polizze.