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Commissione Europea indaga su Temu: chiesti documenti su controlli merci illegali

Temu sotto inchiesta da parte della Commissione Europea secondo Bloomberg.

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Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg, l’Unione Europea sarebbe pronta a lanciare un’indagine nei confronti di Temu, gigante cinese delle vendite retail online. Al centro delle indagini ci sarebbe la vendita di materiale illegale tramite canale telematico. Si tratterebbe di un ulteriore capitolo di una guerra commerciale tra i due blocchi, che è già sfociata in dazi aggiuntivi sulle EV cinesi. Secondo quanto è stato riportato dal quotidiano statunitense, Temu avrebbe già dovuto consegnare alle autorità della Commissione Europea informazioni relative alle indagini in corso il 21 ottobre. Il seguito delle indagini sarà condizionato direttamente da quanto contenuto nei sopracitati documenti.

In mezzo ci sarebbe il Digital Services Act e le imposizioni verso le piattaforme che rientrano nella categoria più importante, ovvero quelle con più di 45 milioni di utenti. A queste vengono imposti obblighi di controllo sulle merci e i servizi in vendita più importanti, obblighi che l’indagine punta a individuare come insufficienti.

La prima richiesta sugli strumenti utilizzati per contenere il traffico di merce illecita sarebbero stati inviati da parte della Commissione Europea già lo scorso 11 ottobre, con 10 giorni di tempo per il gigante cinese per offrire delle risposte credibili e in linea con quanto previsto dalle normative europee.

Per ora nessun commento dalla Commissione Europea

Nonostante il sollecito di Bloomberg, per ora le bocche in Commissione sarebbero più che cucite, per quella che potrebbe diventare una delle più importanti indagini a carico di un gigante del web targate UE. Anche Temu per il momento non commenta né smentisce.

Bloomberg ha riportato fonti anonime e informate dei fatti nel confermare la notizia delle indagini in corso. Seguiranno aggiornamenti non appena saranno disponibili eventuali dichiarazioni ufficiali da parte della Commissione o la formalizzazione delle indagini in corso – che però a questo punto e date le fonti dovrebbero essere considerate come confermate.

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