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Boeing: le ispezioni individuano altri problemi. Titolo a picco

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La situazione di Boeing potrebbe essere più complicata del previsto. Le ispezioni condotte da United Airlines e Alaska Airlines hanno infatti rilevato parti non serrate alla perfezione su diversi degli aeroplani della serie 737 Max, ispezioni che erano partite dopo un pericoloso incidente avvenuto proprio ad uno degli aerei di linea utilizzati da Alaska Airlines. Incidente che ha dato il via ad una serie di ispezioni su indicazione della stessa Boeing che appunto sta offrendo dei risultati poco incoraggianti.

Secondo quanto è stato infatti rilevato da United Airlines, ci sarebbero diverse problematiche nel fissaggio del portellone che era stato perso dal velivolo di proprietà di Alaska Airlines, a partire da viti che non erano serrate. Per quanto Boeing si sia offerta immediatamente di offrire supporto tecnico per permettere ai velivoli di tornare a volare in sicurezza, i mercati hanno punito di nuovo il titolo, che fino ad ora ha perso il 2% soltanto tenendo conto delle contrattazioni di oggi. Una situazione che per il momento sembra particolarmente difficile da risolvere e che si integra in un momento di enorme incertezza per l’economia anche statunitense.

La situazione è più critica del previsto

Ancora problemi per Boeing

Le prime ispezioni, che interesseranno tutti i velivoli della serie 737 Max, non hanno restituito i risultati sperati da Boeing. United Airlines ha infatti confermato di aver individuato diverse anomalie che potrebbero portare a situazioni di pericolo durante il volo. Problematiche che i mercati continuano a scontare sul prezzo di Boeing, oggi tra i peggiori tra quelli quotati negli Stati Uniti. Secondo quanto è stato rilevato, i problemi al portellone che si sono manifestati nell’ormai tristemente noto volo di Alaska Airlines non sarebbero un caso isolato.

Boeing – per quanto si sia dimostrata disponibile a riparare i velivoli e a ripristinare uno stato di sicurezza massima – paga un prezzo molto alto in borsa, così come lo pagano diversi dei suoi fornitori, a partire da Spirit AeroSystems, che è appunto il più importante dei partner della grande società che produce aerei.

Dello stesso avviso, ma è ormai notizia di ieri, sono i tecnici di Alaska, che avrebbero parimenti individuato problematiche ad altri portelloni sempre sulla stessa serie di aerei. Nel frattempo si attende anche l’ispezione ufficiale dell’agenzia governativa che si occupa di sicurezza dei voli.

Soltanto per United Airlines si tratterebbe di 79 velivoli potenzialmente interessati da questa problematica e che sono stati sospesi. Per Alaska Airlines sono invece 65, per poi averne 21 su 29 sospesi da Copa Airlines, 19 su 19 a terra per Aeroméxico, 5 per Turkish Airlines 4 per Lion Air. Non avrebbero invece la configurazione oggetto di indagini i velivoli in possesso di Icelandair e Flydubai.

Colpita, in misura minima, anche Turkish Airlines

Un problema anche per le società di trasporto aereo

Nel frattempo la questione avrà degli strascichi probabilmente anche legali. United ha già cancellato più di 200 voli lunedì. Per quanto riguarda invece Alaska Airlines, per la sola giornata di lunedì, ci sono state cancellazioni per il 22% dei voli totali.

L’impegno di Boeing a ripristinare le condizioni di sicurezza non risparmierà al gruppo multe, sanzioni e probabilmente lunghe cause legali con la clientela. Qualcosa che sembra essere in via di sconto da parte dei mercati, che hanno appunto punito nel corso della settimana il titolo Boeing con due sessioni consecutive in forte perdita.

Difficile vedere per ora il fondo del problema e se il prezzo di Boeing, titolo che è lontano dai suoi massimi dal 2018 e che dopo la crisi per tutto il comparto dovuta alla pandemia COVID deve ora affrontare questa ulteriore, importante, problematica.

Il titolo, che è stato oggetto di volumi di scambio importanti, sarà quello da seguire per le prossime sessioni del NYSE.

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