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Capo di ONGC: il petrolio russo è in ascesa in India

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Secondo quanto è stato riportato sabato 17 giugno da Interfax, un’agenzia di stampa russa con sede a Mosca, l’India sta aprendo le porte al petrolio russo, tanto che potrebbe rappresentare quasi un terzo delle sue importazioni entro la fine dell’anno fiscale in corso.

Di fatto, in occasione di un panel del St. Petersburg International Economic Forum, un evento annuale russo per il settore economico, che si tiene a San Pietroburgo e riunisce gli amministratori delegati delle principali società russe e internazionali, capi di stato, leader politici, primi ministri, vice primi ministri, ministri dipartimentali e governatori, Arun Kumar Singh, il capo di Oil and Natural Gas Corporation Limited (ONGC), un’impresa del settore pubblico centrale indiano di proprietà del Ministero del Petrolio e del Gas Naturale del governo, ha dichiarato che la quota delle importazioni di petrolio russo è aumentata in modo significativo, passando da uno scarso 2% registrato nel 2021/2022 fino al 20% attuale.

In India è previsto un aumento significativo delle importazioni di petrolio russo

Si punta su nuove fonti per garantire la sicurezza energetica

Questo nuovo scenario rafforzerà il commercio tra i due Paesi e la Russia avrà un ruolo fondamentale nel garantire una maggiore sicurezza energetica all’India, ha aggiunto Singh.

In effetti, la Russia, in risposta alle restrizioni commerciali e alle sanzioni imposte dai Paesi occidentali a seguito della sua invasione in Ucraina, compreso un tetto al prezzo del petrolio, sta dirottando le sue forniture energetiche verso altri Paesi, in particolare la Cina e l’India, che stanno acquistando la maggior parte dell’energia russa reindirizzata.

Nello specifico, il subcontinente dell’Asia Meridionale, il terzo importatore mondiale di greggio, già lo scorso aprile ha rappresentato oltre il 70% delle spedizioni di petrolio Urals (una miscela di petrolio acido pesante degli Urali e della regione del Volga con petrolio leggero della Siberia occidentale), secondo le stime dell’agenzia di stampa britannica Reuters.

Inoltre, ha registrato un record di importazioni di petrolio greggio russo nel mese di maggio, grazie a prezzi vantaggiosi che hanno ridotto la domanda di petrolio proveniente dal Medio Oriente e dall’Africa.

Questa nuova rotta energetica aperta dall’India verso la Russia promette di cambiare il panorama delle importazioni di petrolio nel Paese, offrendo nuove opportunità di cooperazione e rafforzando la stabilità economica ed energetica dell’India.

Il mercato indiano dell’energia e delle rinnovabili

Stando ai dati pubblicati a febbraio da S&P Global Inc., una società statunitense le cui principali aree di attività sono le informazioni finanziarie e l’analisi, nel 2022 l’India ha dimostrato una grande resilienza nel gestire gli shock dei prezzi nel settore energetico. La domanda di elettricità è, infatti, aumentata dell’8,7% grazie alla ripresa continua dagli effetti della pandemia COVID-19 e all’incidenza di intense ondate di calore che hanno colpito il Paese durante un’estate prolungata.

Da parte dell’offerta, la generazione di energia da carbone è aumentata dell’8,7%, portando a livelli più alti di emissioni. La sicurezza energetica e l’accessibilità sono rimaste una priorità nel 2022 per affrontare la crisi energetica. Pertanto, nel corso di quest’anno, il Paese sta cercando di implementare strategie di transizione energetica affrontando questioni legate alla sicurezza energetica.

Nonostante la transizione verso un’energia pulita in India stia avanzando, però, il carbone rimane una fonte energetica essenziale per garantire la sicurezza energetica. Ci sono annunci per l’espansione di progetti esistenti nel settore del carbone, ritardi nel ritiro o persino piani di estensione della vita di vecchie centrali termiche e liquidazione o ripresa di parte di progetti privati in stallo.

L’India ha piani ambiziosi per l’azione climatica, ma sono necessari supporto tecnologico e finanziario

La sicurezza del combustibile è una priorità assoluta per rispondere alle sfide a breve termine, mentre le riforme sono all’ordine del giorno per la transizione a lungo termine. Infatti, mentre la dipendenza dalle importazioni continua nel settore dell’energia per soddisfare la crescente domanda, il settore delle energie rinnovabili continua a crescere grazie alla politica incentrata sulle risorse di energia pulita, con circa il 90% delle nuove capacità provenienti dalle energie rinnovabili nel 2022.

Di fatto, la capacità installata totale ha raggiunto 410 GW, di cui 121 GW rappresentano la capacità delle energie rinnovabili alla fine del 2022. Inoltre, c’erano più di 70 GW di progetti in fase di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili alla fine del 2022.

Infine, sono in corso anche delle strategie per l’azione climatica, ma necessitano di supporto tecnologico e finanziario. L’attuazione di strategie a basse emissioni è una priorità per l’anno in corso, compreso il quadro del mercato del carbonio. L’accesso a finanziamenti a basso costo a lungo termine rimane una sfida chiave per il necessario aumento delle energie rinnovabili.

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