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Cina: borse rimbalzano | Mercato opzioni segnala incertezza
Recupero importante da parte delle azioni cinesi dopo un periodo di breve piuttosto convulso, che ha aperto la strada ad annunci di ulteriori interventi da parte delle autorità centrali. Interventi che riguardano ulteriori limitazioni agli short, come quelle annunciate pochi giorni fa, nel tentativo – per i più cinici disperato – di arrestare il trend negativo. Rimbalzo da effetto annuncio, mentre però sulle piazze cinesi avviene anche altro. Date le restrizioni infatti diventano molto più appetibili prodotti come le opzioni, con il contratto più venduto che punta ancora a ribassi per la scadenza del 24 febbraio.
Nonostante il rimbalzo di queste ultime ore, tra i più importanti da 12 mesi a questa parte, non sembra dunque siano tornate calma e normalità sulle piazze cinesi, in una fase che include anche il tentativo, anche dei piccoli risparmiatori, di spostarsi verso prodotti che replicano l’andamento di titoli esteri, su tutti quelli statunitensi e quelli giapponesi. Saranno dunque ancora settimane di passione per chi investe sulle piazze cinesi, con il rimbalzo di oggi che dovrà essere possibilmente valutato con analisi di più ampio respiro.
L’effetto annuncio questa volta funziona, anche se…
La prima notizia è che l’effetto annuncio di nuove misure a sostegno del mercato azionario cinese da parte del governo hanno funzionato, almeno sul breve. Tutti i principali indici della borsa cinese sono in rialzo, mentre Hong Kong lascia qualcosa sul terreno.
Lo scenario è quello che raccontiamo ormai da diverse settimane su TradingOnline.com: l’azionario cinese non piace (quasi) più a nessuno e la fuga di capitali si è fatta concreta. E quando i capitali rimangono in patria, spesso per mancanza di alternative, provano a dirigersi verso ETF che replicano l’andamento dei principali indici esteri, nonostante le restrizioni e nonostante certi fondi comandino ora premium piuttosto importanti.
Una situazione alla quale ha cercato di porre fine o comunque una limitazione il governo centrale di Pechino, che poche ore fa ha annunciato ulteriori restrizioni e interventi, che questa volta però i mercati sembrerebbero aver apprezzato. E arriviamo alla seconda notizia: i mercati cinesi rimbalzano, per una giornata che non si vedeva così in positivo ormai da tempo.
C’è però anche una terza notizia: c’è stato un aumento importante nel corso degli ultimi giorni di investimenti in opzioni, sbocco naturale mentre l’accesso agli short diventa sempre più problematico. A Hong Kong, come riporta Bloomberg, il contratto più venduto è su opzioni put al -20% rispetto ai prezzi attuali, segnale di un sentiment certamente non allineato con i desideri di Pechino.
La vera incognita rappresentata dall’aumento di trading su queste opzioni è questa: ok per avere un atteggiamento più bullish e dunque posizioni long. Al tempo stesso però si ravvisa la necessità di proteggersi nel caso in cui le decisioni di Pechino effettive non dovessero seguire i proclami arrivati nelle ultime ore.
Trend ancora ricco di incertezze
Una situazione che andrà analizzata anche nei prossimi giorni, in quella che è una delle fasi più convulse di trattative sulle piazze cinesi degli ultimi anni, segnale di un’economia e di un settore finanziario che piacciono sempre meno e che sono la cartina tornasole delle preoccupazioni proiettate sull’economia che, fino a poco fa, era considerata all’unanimità l’unica possibile locomotiva del mondo.
L’incertezza è testimoniata anche dal fatto che dopo un’apertura molto incoraggiante anche a Hong Kong, si è presto tornati a atteggiamenti più bearish e con indici in perdita. Situazione che andrà appunto monitorata prima di poter tracciare un percorso che sia long o short. Incertezza appunto segnalata doppiamente dal grande aumento di volumi sulle opzioni, segno anche questo della necessità avvertita di proteggersi da ulteriori scossoni.