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Crash dei principali broker USA: il mercato azionario è in panne

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Il caos sui mercati causa problemi anche alla poderosa infrastruttura dei principali broker USA. Fidelity, Vanguard, ma anche Charles Schwab e Etrade avrebbero infatti riportato problemi, per quanto in via di risoluzione. Per i clienti in diversi momenti della sessione mattutina sarebbe stato impossibile o connettersi o completare gli scambi, all’interno di una giornata che si è aperta sulla scia dei forti cali in Giappone che poi si sono traslati anche sulle borse europee. Una situazione, quella sui mercati, che sembrerebbe pronta a tornare lentamente alla normalità, seppur con diversi problemi di carattere infrastrutturale.

Curiosa anche la situazione per quanto riguarda la possibilità di fare short. Ci si è infatti svegliati negli USA con numerosi obblighi ex SEC 121, che impedisce di fatto di piazzare ordini short se non sopra certe determinate soglie di prezzo. Una misura di emergenza che serve principalmente ad evitare che si inneschino i soliti effetti a catena dettati dal panico e che possono portare i titoli più in basso di quanto sarebbe ragionevole anche in una fase di panico come quella di oggi.

Black out negli USA: la volatilità blocca le principali piattaforme

Non sono certo dei novellini dei mercati né tantomeno piattaforme che servono un pubblico ristretto. Nel corso delle prime ore della seduta mattutina a Wall Street diversi dei principali broker del paese hanno confermato difficoltà sul piano infrastrutturale, con le piattaforme di Vanguard, Fidelity e anche di Charles Schwab che non avrebbero permesso ai clienti di contrattare azioni come sarebbe invece lecito aspettarsi.

I problemi, al momento della pubblicazione di questa notizia, non sono ancora pienamente rientrati, all’interno di una giornata particolarmente convulsa e che arriva sulla scia di quanto accaduto già in Giappone e in Europa, per quella che è una delle più grandi correzioni di borsa degli ultimi anni.

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