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Disastro borse USA: Austan Golsbee chiama Fed a fare presto

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I dati sul mercato del lavoro USA hanno già causato le prime reazioni, sia dai mercati, sia invece dai vertici di Federal Reserve. Un mercato del lavoro che mostra chiari segni di rallentamento e che sposta l’equilibrio del rischio verso il non si è fatto abbastanza. Sul tema è stato particolarmente chiaro Austan Goolsbee, di Fed Chicago, che da CNBC ha descritto un quadro tanto chiaro quanto preoccupante. Non ci sarebbe più bisogno di politiche monetarie restrittive. O, parafrasando, non ci se le potrà permettere di fronte ad un mercato del lavoro che sembrerebbe mostrare l’anticipazione di una possibile recessione.

È questa la paura che sta attanagliando anche le borse classiche. Dopo che il mercato delle criptovalute aveva risposto in modo positivo ai dati arrivati dal mercato del lavoro, credendo che un taglio di 50 punti base sarebbe potuto essere la panacea di tutti i mali, i mercati sono tornati a prezzare la maggiore possibilità di tagli a 25 punti base, trascinando giù le quotazioni di tutti i principali indici. Una situazione di difficile soluzione – che vede come punto fermo soltanto la certezza dei tagli per la riunione del FOMC il prossimo 18 settembre.

Austan Golsbee si fa portavoce delle preoccupazioni anche in seno a Federal Reserve

Le preoccupazioni, inutile anche nasconderle a questo punto, ci sono tutte. Sono preoccupazioni che riguardano la possibilità dell’arrivo di una recessione e la necessità per Federal Reserve non solo di intervenire ora, ma di disegnare un percorso per un rientro verso tassi di interesse meno punitivi – o meno restrittivi che dir si voglia – nel corso dei prossimi incontri. Per quanto i mercati prezzino in realtà quanto avverrà a settembre, la questione è più ampia, almeno secondo il punto di vista di Austan Golsbee, che è presidente di Federal Bank Chicago.

Ci sono però due considerazioni da fare su quanto ha affermato Golsbee: la prima è che il presidente di Fed Chicago non ha diritto di voto per il 2024 – secondo la particolare rotazione interna – e secondo è storicamente il più dovish dei commentatori, secondo forse soltanto a Barr e Kugler che sono membri del Board.

In altre parole, quanto affermato da Golsbee deve essere scontato sia in relazione alla sua posizione personale, sia invece in relazione a quanto impatto potranno avere le sue opinioni.

Mercati a picco: giù tutti i principali indici delle borse USA

Tutti i principali indici delle borse USA sono in profondo rosso: -1,66% su SPX500, -1,90% su SPX100, male anche NASDAQ, che con il Composite perde più del 2,50%. Fa ancora peggio NASDAQ 100, segnale che soffrono di più le società ad alta capitalizzazione delle altre.

Una situazione complicata all’interno di una settimana che forse non passerà alla storia, ma che costringerà in molti a fare i conti con perdite significative.

Tutto comunque rimandato ora alla prossima settimana, quando mercoledì arriveranno i dati CPI USA, che potrebbero dare l’ultima indicazione utile per procedere spediti verso i tagli. Giovedì sarà poi ancora il turno dei jobless claims, ovvero le richieste di disoccupazione, che offriranno un quadro più chiaro dell’andamento del mercato del lavoro e anche delle possibilità di tagliare in modo più deciso.

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