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Giappone: parla Kazuo Ueda, yen rimbalza su minacce BoJ

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Gestire la politica monetaria diventerà più complicato tra fine anno e inizio 2024, almeno per il Giappone. Non è una nostra sensazione, ma quanto ha affermato pubblicamente Kazuo Ueda, che è a capo di Bank of Japan e che già in passato aveva lasciato intendere il ritorno dei tassi in territorio positivo per combattere l’inflazione che ha fatto capolino anche dalle parti di Tokyo. Per quanto non sia stato granché chiaro nelle sue dichiarazioni, i mercati hanno reagito anticipando il rialzo da aprile 2024, che era la data sulla quale convergevano il grosso delle previsioni, a gennaio dello stesso anno.

Lo yen ha risposto sui mercati recuperando in modo concreto verso il dollaro USA e viene ora scambiato, mentre diamo alle stampe questo approfondimento, a 144,60 contro la divisa nazionale di Washington. Segno del fatto che i mercati hanno preso per buone le minacce, per quanto velate, del comandante in capo della politica monetaria giapponese. Lo yen continua dunque a respirare e continua a farlo lontano da quella soglia dei 150 un tempo carica di significati e che invece recentemente è stata superata, senza interventi di BoJ, più volte.

Lo yen rimbalza grazie all'”effetto annuncio”

L’avviso ai mercati da parte di Kazuo Ueda

Non è certamente la prima volta che Kazuo Ueda prova a far valere l’effetto annuncio, un tempo potente strumento nelle mani delle banche centrali. Un tempo, affermiamo, perché più volte è stata contestata a Ueda una confusione importante almeno nelle comunicazioni verso il pubblico, che ha contribuito ad una situazione caotica sui mercati per lo yen, la divisa nazionale di Tokyo. Una confusione della quale tanto Ueda, quanto le massime cariche politiche del Giappone avevano imputato a non meglio precisati speculatori, contro i quali più e più volte sono state annunciate azioni che poi non sempre sono state messe in opera.

Ora le cose però sembrerebbero essere diverse, almeno per coloro i quali stanno puntando in queste ore sul mercato. Lo yen ha recuperato in modo sensibile successivamente all’uscita pubblica di Kazuo Ueda, che ha appunto sottolineato come quello che sta arrivando sarà un periodo per scelte di politica monetaria molto difficili.

Cosa che fa il paio con quanto aveva affermato pochi giorni prima il suo vice, nel tentativo di preparare i mercati al ritorno dei tassi in Giappone in territorio positivo, dopo un lunghissimo iato fatto di politiche monetarie non ortodosse. Annunci che ora, appunto, si fanno più consistenti, con l’ulteriore segnale di questo fatto che è la vera prova del nove, quella dei mercati, che hanno ricominciato a prendere posizioni long sullo yen.

Per il Giappone il momento economico non è dei migliori

Come sono posizionati i mercati ora?

I mercati sembrano aver apprezzato le parole di Kazuo Ueda, o quantomeno di averle prese sul serio. Il rimbalzo importante dello yen, che è comunque in territorio positivo da tempo sembra confermarlo. I mercati stanno scontando ora un rialzo dei tassi dalle parti di Tokyo per gennaio, mentre fino a qualche giorno fa sembravano essere tutti o quasi concordi in un rialzo per il prossimo aprile.

Non possiamo però che ricordare ai nostri lettori come in realtà la situazione sia più complessa: Kazuo Ueda dovrà fare i conti con un’economia che arranca e che ha fatto registrare una decrescita importante durante l’ultima lettura del PIL.

È la classica – e temuta – situazione delle banche centrali che si trovano per quanto raramente, a scegliere tra l’affossare ulteriormente l’economia oppure lottare in modo fermo contro l’inflazione.

Presto avremo gli strumenti per valutare la consistenza della reazione dei mercati, che sarà poi il metro per giudicare quanto credono a Kazuo Ueda prima che ci siano degli atti concreti che uniscano il dire e il fare.

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