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JP Morgan: questo è il momento di comprare bond
Uno dei principali analisti di Wall Street ritiene che questo sia il momento giusto per investire in obbligazioni. Si tratta di Kelsey Berro, portfolio manager di JP Morgan con specializzazione negli strumenti a reddito fisso, che lo ha apertamente dichiarato in un’intervista di fronte alla CNBC. A suo avviso, è ormai chiaro che i tassi della Fed inizieranno a scendere e che il tasso d’inflazione sia ormai sotto controllo. Kelsey Berro ritiene che la banca centrale statunitense sia riuscita a ottenere il suo obiettivo di un soft landing, facendo tornare l’inflazione sotto controllo senza causare una recessione. Di conseguenza si aspetta anche una politica monetaria più rilassata, che porterebbe le nuove emissioni di obbligazioni ad avere rendimenti nettamente inferiori a quelli di oggi.
L’analista di JP Morgan ritiene che Jerome Powell non farà passi indietro sulle aperture di questi giorni alla possibilità di tagliare i tassi nel 2024. Questa sembra essere un’idea molto diffusa all’interno del ramo di asset management di JP Morgan e di molte altre banche importanti. Lo si nota anche dall’andamento dei volumi degli scambi obbligazionari, con Wall Street che sta cercando di mettere mano sulla quantità maggiore possibile di bond prima che la Federal Reserve cominci realmente a tagliare i tassi d’interesse. L’opinione di Kelsey Berro sembra essere perfettamente in linea con il sentiment generale di mercato in queste ultime settimane, con i rendimenti dei bond statunitensi che continuano a precipitare.
Tagli già prezzati dal mercato? Avanza l’ipotesi
Un sondaggio di Reuters di pochi giorni fa ha chiesto a un gran numero di analisti istituzionali se i tagli ai tassi d’interesse della Federal Reserve fossero già pienamente prezzati dal rendimento attuale dei bond. Nessuno sa esattamente se, quando e quante volte la Fed taglierà i tassi nel corso del 2024: si può soltanto ipotizzare, utilizzando dei modelli e le dichiarazioni del board della banca centrale. In ogni caso, è interessante notare come la maggior parte degli analisti abbia risposto che ritiene già prezzati tutti i tagli ai tassi d’interesse del 2024 nel rendimento attuale dei Treasuries.
Si tratta di un risultato molto interessante. Essenzialmente significa che, se la Fed procedesse a tagliare i tassi dello 0,75% nel 2024 (come suggerito da Powell), i mercati non dovrebbero mostrare alcun tipo di reazione evidente. C’è invece la possibilità che i rendimenti dei bond subiscano una nuova impennata nel caso di un dato inaspettato, ad esempio sull’occupazione o sul tasso di inflazione. Questi sono indubbiamente elementi con cui fare i conti, in un momento in cui gli investitori continuano a gettarsi a capofitto sulle obbligazioni per non perdere la finestra di opportunità prima dei tagli della Fed.
Le previsioni degli altri analisti
JP Morgan non è l’unica banca d’investimento ad aspettarsi un crollo del rendimento dei Treasuries nel corso del prossimo anno. Secondo Reuters, all’inizio di novembre i mercati stavano anticipando tagli di 70 punti base ai tassi della Fed nel corso del 2024 e ora si è passati a una situazione in cui addirittura si anticipano tagli ai tassi per 120 punti base. Probabilmente le cose continueranno a muoversi ancora in questa direzione, ed è possibile che si arrivi a scontare tagli ancora maggiori se la Fed non interverrà esplicitamente a calmierare le attese. Su 31 analisti istituzionali intervistati, addirittura 23 prevedono che molto probabilmente i rendimenti dei bond statunitensi a 10 anni saranno sotto forte pressione nel corso dei prossimi 3 mesi.
La maggior parte dei gestori patrimoniali ritiene che la Fed potrebbe lasciare i tassi invariati fino a maggio o giugno, per poi passare a una seconda fase dell’anno che sarà segnata da un’accelerazione sui tagli ai tassi d’interesse. Bisognerà attendere almeno 6 mesi prima di sapere se queste previsioni siano corrette, ma sembra che per il momento tutta Wall Street sia d’accordo -con leggere differenze tra un analista e l’altro- con questa visione generale.