Risparmio
Btp Più, si fa largo l’ipotesi di un rialzo dei tassi
Btp Più sempre al centro dell’attenzione. Si sta facendo largo l’ipotesi di un rialzo dei tassi, alla luce di quanto accade in Europa.
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Ultime ore per poter acquistare i Btp Più. Gli ordini, nel corso dei primi quattro giorni, sono arrivati a sfiorare 14 miliardi di euro. Alle 13 di oggi si chiude la finestra per effettuare l’acquisto e già nell’aria sta circolando l’ipotesi di rivedere al rialzo i tassi cedolari, in modo da poter tenere nella giusta considerazione i rendimenti di mercato, che, nell’arco di una decina di giorni, sono saliti trasversalmente un po’ in tutta Europa.
Ma vediamo un po’ cosa sta accadendo e cosa si sta ipotizzando attorno al Btp Più.
Btp Più, ipotesi rialzo tassi
In queste ore sta avanzando l’ipotesi di rivedere i tassi del Btp Più, una decisione che, almeno sulla carta, sarebbe giustificata da un contesto geopolitico in mutamento. Starebbe, infatti, circolando l’ipotesi di un aumento degli investimenti nella difesa, che stanno condizionando i rendimenti nel Vecchio Continente. Giusto per avere un’idea di quanto stia accadendo, basti pensare che nel corso della giornata di ieri il Btp ordinario a quattro anni ha chiuso la giornata intorno al 2,74%: un risultato che va ad erodere in maniera significativa il premio che era stato previsto inizialmente per per Btp Più. Andando a dare un’occhiata, invece, al titolo con scadenza ad otto anni, il rendimento risulta essere superiore al 3,4%.
Alcuni rumors, che sono circolati intorno a queste ore, riportano che a questo punto sembrerebbe abbastanza plausibile l’ipotesi di una revisione al rialzo dei tassi del Btp Più. Il Mef, fin dal primo momento, aveva sottolineato come quelli che venivano applicati a questo Titolo di Stato fossero dei tassi minimi garantiti, prevedendo, fin dal primo momento, l’ipotesi di rivederli al rialzo nel caso in cui le condizioni di mercato lo avessero permesso.
Stando alle varie ipotesi – riportate anche dall’Ansa – al momento si starebbe proprio pensando di garantire un rendimento migliore, anche perché una serie di titoli quotati con delle scadenze sostanzialmente comparabili – quindi da quattro ad otto anni – hanno visto salire i rendimenti rispettivamente dal 2,53% al 2,67% e dal 3,15% al 3,32%. Il tutto è avvenuto nell’arco di una decina di giorni.
Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore su questo argomento, la tendenza al rialzo che si sta registrando rende quanto mai plausibile rivedere al rialzo i tassi del Btp Più. L’ipotesi al vaglio sarebbe quella di un incremento di 10 massimo 20 punti base rispetto ai rendimenti minimi garantiti. I tassi, a questo punto, potrebbero essere fissati tra il 2,9% ed il 3% per i primi quattro anni, che potrebbero salire tra il 3,75 e il 3,8% per gli ultimi quattro.
Questa, comunque vada, non sarebbe la prima volta che i rendimenti dei Btp vengono rivisti al rialzo. Un caso ecclatante è avvenuto nel 2012, quando il tasso definitivo venne aumentato di 20 punti base rispetto a quello promesso inizialmente.
Il Btp Più si muove in un mercato volatile
Btp Più ha debuttato in un mercato particolarmente volatile. Sono diversi i temi che tengono banco in questi giorni: le tensioni sulla spesa militare europea e le relazioni con l’amministrazione Trump. A questo si aggiungono gli sviluppi della guerra in Ucraina. Situazioni che hanno portato molti investitori a ritenere che in futuro potrebbero essere realizzate maggiori emissioni per finanziare la difesa dell’Unione europea.
I riflettori, inoltre, si sono concentrati particolarmente sulla Germania, uno dei Paesi dell’Unione europea con più margine di manovra sul proprio debito: due giorni fa il Bund aveva fatto sì che che i tassi tedeschi aumentassero e di conseguenza lo spread Italia-Germania andasse ai minimi dal 2021. In questo contesto più ampio anche i tassi di mercato italiani sono cresciuti. Vediamo cosa accadrà oggi.