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Benchmark inizia copertura MSTR | Il re dei Bitcoin è un “buy”
Benchmark, banca d’investimento per pochi, ha appena iniziato la copertura di MicroStrategy nelle sue analisi di investimento, attribuendole un outlook buy, ovvero long. Il gruppo, altrimenti semi-sconosciuto per gli investitori italiani, è sulle prime pagine dei giornali per essere stata la prima società quotata ad acquistare enormi quantità di Bitcoin, con una dotazione odierna di 193.000, per un controvalore superiore ai 10 miliardi di dollari. Alla guida dell’azienda l’eccentrico bitcoiner Michael Saylor, che ha nei suoi piani un’esposizione sempre maggiore verso Bitcoin, anche a debito o raccogliendo capitali con l’emissione di nuove azioni.
A pesare in positivo sul giudizio che Benchmark ha attribuito a MicroStrategy la particolare situazione che Bitcoin, la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, sta vivendo dal lancio degli ETF negli Stati Uniti, avvenuto l’undici gennaio e che ha contribuito alla risalita di $BTC su livelli di prezzo vicini a quelli dei massimi del 2021. Tra gli altri eventi che hanno spinto Benchmark a diffondere un outlook tanto positivo c’è anche l’arrivo dell’halving, evento quadriennale che dimezza l’emissione di nuovi Bitcoin.
MicroStrategy entra nel menù di Benchmark: outlook buy
Bitcoin torna alla ribalta grazie ad un’incredibile corsa sui mercati lungo tutto il 2023 e il 2024 e anche le azioni che vi sono strettamente correlate tornano ai piani alti della discussione e dell’analisi finanziaria. Questa volta si tratta di MicroStrategy, relativamente importante società di software B2B che ormai da anni accumula Bitcoin. Un monte di BTC che vale oggi più di 10 miliardi (e sul quale l’azienda è in gain di quasi il 100%) che ha cambiato per sempre la traiettoria del gruppo. Gruppo che, prima del lancio degli ETF negli Stati Uniti vedeva le sue azioni scambiate come una sorta di Bitcoin sintetico.
L’arrivo degli ETF e dunque di una modalità più comoda per scambiarsi titoli che rappresentano il prezzo di Bitcoin, aveva gettato delle ombre sul futuro di MicroStrategy, almeno in termini di appetibilità per chi è alla ricerca di un’esposizione sintetica verso Bitcoin. Preoccupazioni però che sembrerebbero essere fondamentalmente rientrate – così come sono rientrate quelle delle autorità USA, che pur in assenza di una regolamentazione specifica devono fare i conti con l’avere in casa i mercati più importanti per questo comparto.
Tornando all’outlook diffuso da Benchmark: il gruppo di Michael Saylor è buy, sia per le buone prospettive che Bitcoin sembrerebbe avere in termini di prezzo, sia invece perché nel mondo di BTC sta per verificarsi un evento che gli investitori attendono come manna dal cielo per il prezzo dell’asset. Si tratta dell’halving, che dimezza la quantità di Bitcoin che vengono emessi ogni 10 minuti e che ha avuto, almeno nei precedenti casi, un effetto positivo sul prezzo dell’asset. Con MicroStrategy che è fortemente correlata al prezzo di Bitcoin, il concatenarsi di questi eventi non può che portare a un sentiment bullish su queste azioni.
Si scrive MicroStrategy, si legge Bitcoin a leva
Gli investitori che volessero avvicinarsi a questo titolo dovrebbero però cercare di capire come si muove il gruppo e come acquista Bitcoin. Fino a oggi gli acquisti, nell’ordine dei miliardi di dollari, sono stati finanziati sia tramite debito emesso a tassi di interesse non elevati, sia tramite l’emissione di nuove azioni. Il prezzo di liquidazione durante lo scorso ciclo bearish per Bitcoin era intorno ai 3.900$, questo per avere contezza dell’esposizione effettiva di questa azienda e dei rischi collegati.
Con gli ETF ormai disponibili anche negli USA c’è chi si chiede perché investire in MSTR, che è a tutti gli effetti un contenitore di Bitcoin dove il fatturato dell’azienda ha ormai un ruolo poco importante. È una buona domanda, che però Benchmark non sembra farsi, puntando sulla crescita di Bitcoin e su una performance di MSTR che potrebbe essere migliore della crypto per eccellenza.