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Christopher Waller giura sull’egemonia USA | Crypto e yuan…

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Il dollaro non è in pericolo. O meglio, a non essere in pericolo è la sua egemonia. A parlare, in un lungo intervento all’University of Bahamas è Christopher Waller, tra i ranghi più alti di Federal Reserve, che ritiene controllabili minacce che arrivano dal mondo delle criptovalute – il riferimento non è soltanto a Bitcoin – e anche dall’eventuale promozione cinese dello yuan. Un discorso che è apparso come una dimostrazione di forza da parte di uno degli uomini più rappresentativi delle politiche monetarie USA.

Un discorso che arriva anche a termine di una stagione di attacchi politici importanti nei confronti di Federal Reserve, chiamata a scelte radicali in termini di tassi e che ora viene tirata per la proverbiale giacca affinché torni a politiche più lassiste. Al centro comunque uno dei temi forti non solo dell’economia politica, ma anche della politica estera degli Stati Uniti. Con Waller che non ha potuto che esprimersi con toni perentori e che non lasciano trasparire alcun tipo di timore. Né per quanto arriva dal mondo delle criptovalute, né invece per quanto arriva eventualmente da Pechino.

Christopher Waller a difesa del dollaro

È stato un Christoper Waller perentoriamente a difesa del dollaro USA e del suo ruolo egemone per il commercio, per la finanza e anche come riserva di valore su scala globale. Waller ha infatti affermato di non aspettarsi la perdita da parte del dollaro USA dello status di risreva di valore mondiale. E ha anzi aggiunto che le recenti evoluzioni in questo campo hanno finito per rafforzare il dollaro piuttosto che indebolirlo.

Il riferimento è al mondo delle criptovalute, da tempo indicato come possibile grimaldello della fortezza dollaro, con Waller che ha invece sottolineato come questo nuovo comparto abbia in realtà rinforzato lo status di USD. Il grosso degli scambi nella DeFi, la cosiddetta Finanza Decentralizzata, si basa largamente sull’utilizzo di criptovalute che sono ancorate al dollaro. Situazione che più che mettere in pericolo il dollaro come riserva mondiale, in realtà rinforza lo status della divisa degli Stati Uniti d’America. Parole che vanno in controtendenza con i recenti allarmi lanciati dal Tesoro, che attengono però più ai canali che le criptovalute possono sfruttare che alle criptovalute stesse come valuta alternativa.

La difesa sperticata di Waller non si è fermata al mondo delle criptovalute. Ha avuto anche spazio infatti per parlare di yuan, divisa che la Cina spinge ormai parecchio anche per il commercio internazionale e che almeno una certa parte di stampa cavalca per ricavare titoli sensazionalistici. Secondo Waller ci sarebbero infatti diversi fattori che giocano a sfavore dello yuan come asset, a partire dalla scarsa fiducia che le istituzioni cinesi riscuotono presso i mercati.

USD DOMINIO
Il dominio del dollaro USA non sarebbe in pericolo

Nessuna preoccupazione

Il sunto è quello di un Waller che parla a nome di Federal Reserve e che non lascia spazio ad alcun tipo di timore. Una posizione che in molti troveranno come condivisibile tanto nei confronti delle cosiddette criptovalute sia nei confronti dello yuan. Inutile a questo parlare anche della tanto discussa valuta dei BRICS, progetto che esiste più su una certa stampa che nelle menti dei paesi che animano quel consesso.

Il dollaro è forte, almeno stando a quello che ripete Waller, e non deve in alcun modo preoccuparsi di queste evoluzioni. I mercati per ora sembrerebbero dargli ragione. Ad ogni minimo sussulto del 2024 il greenback ne è uscito rinforzato, per quanto almeno da uno dei due mondi citati dallo stesso Waller, in particolare quello di Bitcoin, stiano venendo fuori performance piuttosto solide.

Non sarà però questo, almeno per Federal Reserve, il motivo che porterà i tanti ad abbandonare il dollaro a favore di altre soluzioni, che siano digitali o orientali.

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