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Pechino striglia i mercati. CNY su grazie all’effetto annuncio
Dopo una breve esegesi delle parole di Pechino, i mercati sembrano essere relativamente convinti di quanto è stato deciso ai piani alti del Partito, ovvero della possibilità di utilizzare il metaforico bazooka che gli analisti avevano richiesto a tutela del valore del renminbi sulle piazze internazionali. La questione è di quelle importanti: in agosto-settembre la valuta nazionale cinese ha toccato minimi che non si vedevano da 16 anni – il tutto accompagnato a preoccupazioni altrettanto importanti sulla tenuta dell’economia di Pechino e Shanghai.
Lunedì è arrivato il primo avviso dei papaveri pubblici della Repubblica Popolare, che almeno in parte sono stati accolti dai mercati con una spinta rialzista. Nel momento in cui diamo alle stampe questo approfondimento, CNY/USD fa registrare nelle ultime 24 ore un ulteriore rialzo dello 0,12%, modesto forse rispetto al calo incredibile al quale si assiste da inizio anno, ma per diversi un segnale della serietà con la quale Pechino potrebbe affrontare la questione. Una questione che è di massima importanza per i mercati Forex, all’interno dei quali si sta già svolgendo una battaglia importante tra dollaro, euro e valute delle economie emergenti.
Basteranno gli annunci a salvare lo Yuan?
La domanda che tiene occupati gli analisti dall’inizio di questa settimana è quanto potrebbero essere efficaci le minacce – perché di tali si tratta per ora – di intervento a tutela dello yuan da parte della Banca Centrale della Repubblica Popolare Cinese. Il tema è quello del bazooka, un riferimento metaforico alle mosse che almeno in passato la Cina aveva messo in campo a tutela di determinati comparti della propria economia, compresa la valuta nazionale.
Un bazooka che per ora – lo sapranno i lettori di TradingOnline.com – non è stato attivato, rimpiazzato da misure apparentemente chirurgiche che hanno come obiettivo primario quello di non gettare nel panico gli investitori.
- Effetto annuncio
Le banche centrali sanno bene che l’effetto annuncio è spesso più importante delle operazioni stesse. Dai minimi raggiunti durante la scorsa settimana – 0,1360 contro il dollaro USA – il renminbi è passato a 0,1373$, rialzo certamente evidente, ma comunque ancora lontano da quanto c’è bisogno di fare per tornare su livelli di qualche mese fa. A gennaio 2023 CNY valeva, per singola unità, quasi 0,16$.
- Si interverrà, se ci sarà il bisogno
Per ora però del bazooka è stata solo mostrata un’immagine, accompagnata dalla minaccia di utilizzarlo nel caso in cui non meglio precisati speculatori dovessero continuare a spingere CNY al ribasso. È l’effetto annuncio di cui sopra, al quale in diversi hanno creduto – ma che sul medio periodo potrebbe perdere parte della sua forza, in termini di minaccia.
Incertezza totale sulla Cina nel complesso
L’analisi Forex di CNYUSD non è l’unico aspetto interessante sulla Cina e sulla sua economia. Dopo un’estate durante la quale la narrativa è stata condita di sconforto sul futuro dell’economia che ha trainato la crescita globale nell’ultimo decennio, c’è chi ora crede che si sia esagerato con le proiezioni di sventura.
Da Franklin Templeton a JP Morgan, passando per qualche analista che – invero piuttosto sommessamente – fa notare che i fondamentali dell’economia cinese non giustificano tanta disperazione. Difficile muoversi, in questo contesto, anche per chi opera sul Forex. CNY/USD rimarrà la coppia più interessante da osservare anche nelle prossime sessioni.