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Yen: è ancora caos. I mercati si posizionano per un altro rialzo dei tassi? O arriverà il QT? L’analisi

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Kazuo Ueda da una parte, i mercati dall’altra. Nonostante il governatore di Bank of Japan, la banca centrale del Giappone, abbia affermato più volte che la situazione dello yen non avrà impatto sulle decisioni di politica monetaria, gli operatori di mercato si stanno posizionando diversamente. È l’ennesima prova dell’assenza totale di effetto annuncio e di credibilità della massima autorità monetaria del Giappone? Oppure c’è altro che cova sotto le ceneri e che potrebbe sconvolgere i mercati Forex nel corso delle prossime settimane?

In realtà – almeno ad avviso di chi vi scrive – è una combinazione dei due fattori. Da un lato Kazuo Ueda verrà ricordato come una sorta di Giano bifronte, pronto a dire una cosa ai mercati e poi a smentirla con le decisioni che ha il potere di prendere all’interno della banca centrale. Dall’altro lato invece ci sono le condizioni oggettive che dovrebbero portare a nuovi rialzi dei tassi a Tokyo, sia a tutela dello yen, sia perché i fattori macro lo consigliano, o addirittura impongono.

Ancora incertezza massima sullo Yen

Tokyo: sui bond mercati si posizionano pronti per altri rialzi

Mentre nelle altre grandi economie sviluppate siamo ormai agli sgoccioli per quanto riguarda il pivot, ovvero l’arrivo dei primi tagli ai tassi di interesse, a Tokyo si andrà al contrario. I bond decennali sono arrivati a livelli di rendimento che non si vedevano da un decennio. Il motivo è facile da comprendere: ci si aspettano rialzi ai tassi per i prossimi incontri di Bank of Japan, sia per questioni legate ai cambi valutari, sia invece per altre questioni interne.

Su queste pagine vi abbiamo raccontato di importanti pressioni interne affinché allo yen venga restituita un po’ di tranquillità, nonché degli interventi mai confermati da parte di Bank of Japan e del ministero delle finanze proprio a tutela dello yen. Una situazione complessiva di forti pressioni esercitate sulle principali autorità monetarie, finanziarie e economiche che condizionerà le prossime scelte in termini di tassi.

A questa situazione specifica dello yen si aggiungono le questioni di politica economica interna. A partire dal rialzo consistente dei salari, che crea le condizioni ideali per procedere con ulteriori tagli, che si fanno necessari anche per anticipare potenziali ondate inflative.

Gli analisti però non sono tutti d’accordo sul modo in cui procederà Bank of Japan. Se c’è chi si aspetta un altro rialzo dei tassi, c’è chi ritiene che l’intervento decisivo sarà sull’enorme balance sheet di Bank of Japan, che potrebbe liquidare appunto parte dei titoli di debito di cui è in possesso al fine di avere comunque effetti depressivi sulla massa monetaria.

O sarà vendita di bond?

Se il mercato dei bond è posizionato, quello del Forex lo è meno

Curioso anche per chi vuole prepararsi a investire tenendo conto di questa particolare situazione il fatto che il posizionamento del mercato dei bond non si sia ancora pienamente riflesso su quello del Forex. Lo yen ha vissuto una sessione asiatica di relativa debolezza, che poi dovrà essere confermata dalla sessione USA.

Segnale questo che in realtà di incertezza sulle prossime mosse di Tokyo ce n’è tanta – e che nessuno, forse neanche chi governa Bank of Japan, ha ancora le idee chiare su quello che potrebbe succedere nel corso dei prossimi giorni e delle prossime settimane.

Lo yen rimane il centro delle speculazioni degli investitori Forex, degli analisti e più in generale di tutti gli operatori del mercato, sia perché la volatilità potrebbe continuare e addirittura aumentare, sia perché siamo alle fasi finali di una politica monetaria di Tokyo che è durata per un decennio, e che lentamente potrebbe tornare ad una sorta di normalità, con effetti però ancora da valutare sul mercato valutario.

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