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Alibaba e Tencent volano dopo la sanzione ad Ant Group

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Written by Moreno La Guardia
Durante le prime fasi della mia carriera giornalistica, mi sono concentrato prevalentemente sull'universo delle criptovalute. Successivamente, ho ampliato il mio campo d'azione approdando a TradingOnline.com, dove mi occupo attualmente delle tematiche legate al settore tecnologico e all'innovazione.
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Le azioni di Alibaba Group e Tencent hanno registrato un aumento significativo a Hong Kong lunedì, in risposta alla notizia della multa di 984 milioni di dollari inflitta alla Ant Group, fondata da Jack Ma. Tale sanzione sembra segnalare una svolta nella stretta regolamentare del settore tecnologico cinese.

In seguito alla penalizzazione annunciata venerdì, l’affiliata di Alibaba ha comunicato un programma di riacquisto di azioni. Questa operazione, che valuta la società fintech con uno sconto del 75% rispetto alla valutazione originariamente prevista nell’abbandonato piano di offerta pubblica iniziale (IPO), viene considerata un’opportunità di fornire liquidità e certezza agli investitori.

Immagine di copertina, "Cina, Alibaba e Tencent volano dopo l'ultima multa inflitta ad Ant Group", sfondo di una mano che impugna con uno smartphone che sullo schermo ha scritto "FINTECH".
Le azioni delle due compagnie hanno subito un incremento dopo la notizia della multa inflitta ad Ant Group.

La fine del periodo di stretta per l’industria fintech cinese

Il lungo periodo di stretta dei regolatori che ha scosso l’industria fintech cinese a partire dalla fine del 2020 sembra finalmente giungere al termine con l’imposizione di sanzioni considerevoli ai due colossi dei pagamenti digitali del paese.

Tencent, insieme alla sua controllata nel settore dei pagamenti, Tenpay, è stata multata con circa 2,99 miliardi di yuan (equivalenti a 410 milioni di dollari) dalla Banca Popolare della Cina per violazioni regolamentari passate legate alla fornitura di servizi di pagamento nel territorio cinese, come dichiarato dall’azienda in una comunicazione pubblicata venerdì.

Nello stesso giorno, la banca centrale ha annunciato l’imposizione di una sanzione di 7,123 miliardi di yuan (pari a circa 1 miliardo di dollari) ad Ant Group, la controllata fintech di Alibaba, per una serie di attività illegali che spaziano dalla governance aziendale, alla tutela dei consumatori, alla sfera bancaria e assicurativa, ai pagamenti e alle transazioni, alle pratiche di contrasto al riciclaggio di denaro e alle vendite di fondi.

Alibaba e Tencent vantano, insieme, un duopolio nel mercato dei pagamenti digitali in Cina e offrono anche una vasta gamma di servizi finanziari tramite fble rispettive piattaforme di pagamento. La stretta regolamentare della Cina sulla fintech rappresenta parte di un più ampio sforzo volto a contenere il crescente potere del settore tecnologico e a sottoporlo a un controllo regolamentare più rigoroso nei settori emergenti. Alla fine del 2020, la Cina ha annullato l’offerta pubblica iniziale di Ant, che sarebbe stata la più grande IPO della storia fino a quel momento.

Da allora, Ant ha subito una importante ristrutturazione che ha notevolmente ridimensionato l’influenza complessiva dell’azienda nel settore dei servizi finanziari per i consumatori. Si sostiene che Jack Ma abbia rinunciato al controllo dell’impero fintech e, soprattutto, le principali offerte di Ant sono ora soggette alle regolamentazioni che normalmente si applicano ai servizi finanziari tradizionali.

Immagine del quartier generale di Tencent e della Shenzhen University
Alibaba e Tencent detengono il monopolio del settore fintech in Cina.

La proposta di Ant Group

Sabato scorso, Ant ha annunciato la sua proposta di riacquistare fino al 7,6% delle azioni in circolazione, offrendo così liquidità agli azionisti attuali e creando incentivi per attirare e trattenere professionisti talentuosi. Questa iniziativa è parte di un piano che rappresenta una valutazione complessiva del gruppo di circa 78,5 miliardi di dollari statunitensi.

Tuttavia, è importante sottolineare che nel 2020 Ant aveva una valutazione di 315 miliardi di dollari statunitensi, che avrebbe reso la sua IPO la più grande del mondo se non fosse stata bloccata all’ultimo momento dai regolatori cinesi.

L’attuazione delle sanzioni su Ant è considerata un passo fondamentale per ottenere una licenza come società finanziaria di controllo, accelerando così il suo tasso di crescita e aprendo la strada per riprendere i piani di quotazione in borsa. Tuttavia, gli analisti pongono interrogativi sul fatto che Ant procederà con una quotazione nel prossimo futuro.

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