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Amazon e AMD a lavoro insieme sul nuovo microchip per AI

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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AMD potrebbe aggiudicarsi il ruolo di fornitore di punta per Amazon Web Services, quantomeno per quanto riguarda i nuovi microchip pensati per l’AI generativa e i data center. Le azioni di AMD hanno chiuso la giornata a +3% sulla scia di questi rumours, su cui è arrivato anche un commento ufficiale da parte del VP di Amazon Dave Brown, che guida la divisione del cloud computing. Brown non ha ancora confermato che Amazon sceglierà i nuovi chip MI300 per la gestione delle attività di intelligenza artificiale, ma ha confermato che i team delle due aziende sono al lavoro insieme per valutare una possibile sinergia in questo segmento.

Per AMD, che da tempo lavora sui chip legati all’intelligenza artificiale, questa è un’occasione d’oro. AWS rimane il principale servizio di cloud computing al mondo per ricavi e quota di mercato. Allo stesso tempo, entrambe le aziende stanno rimanendo a guardare mentre Microsoft e Nvidia si spartiscono il successo ottenuto da OpenAI e ChatGPT. Da un lato Amazon, pur non avendo ancora confermato pubblicamente l’intenzione di rivolgersi ha AMD, ha già rifiutato l’idea di lavorare con Nvidia. Dall’altra parte AMD ha già presentato alcune delle specifiche tecniche del suo nuovo MI300, ma non ha ancora confermato quale sarà il cliente di punta per questo prodotto.

presentazione della notizia sulla collaborazione tra AMD e Amazon Web Services
AMD e Amazon sono sempre più vicine a un accordo per la fornitura di chip specifici per i data center che vogliono fornire soluzioni di AI in cloud

Continua il fermento nel settore AI

L’intelligenza artificiale continua a essere l’argomento del momento. Microsoft è sicuramente in vantaggio rispetto alle altre società che formano Big Tech, ma Amazon non si può permettere di rimanere indietro. Amazon Web Services è una fonte essenziale di utili e margini per l’azienda di Jeff Bezos, al punto che per anni questa unità di business ha coperto le perdite date dal mondo e-commerce. E ora che l’AI generativa è diventata il trend del momento nel cloud computing, AWS non può rimanere indietro. AMD è in cerca dello stesso risultato, in modo da non lasciare questo mercato in mano a Nvidia e in minor parte anche a Intel.

I nuovi prodotti di AMD dedicati all’intelligenza artificiale sono stati presentati all’evento Data Center and AI Technology Premiere, dove i rappresentanti della società sono saliti sul palco per la presentazione insieme a vari manager di Meta, Amazon, Microsoft Azure, Citadel e Hugging Face. Una dimostrazione chiara delle intenzioni di AMD, che sta lavorando fianco a fianco con le più promettenti aziende nel mondo dell’AI per assicurarsi di essere competitiva anche in questo settore. Il chip MI300 pensato per i data center verrà lanciato entro la fine del 2023 e l’azienda ripone in questo prodotto grandi speranze. Una commessa importante da parte di Amazon sarebbe il modo migliore per dare subito slancio al MI300 e portarlo rapidamente a essere adottato anche da altre realtà.

foto di un microchip
Sam Altman, fondatore di OpenAI, ha più volte lamentato il fatto che è difficile trovare sul mercato chip in grado di soddisfare la domanda per l’AI generativa

AMD alla rincorsa di Nvidia

La quasi totalità dei chip utilizzati da OpenAI per ChatGPT sono forniti da un solo brand: Nvidia. L’attenzione per questa azienda è cresciuta così tanto nel corso degli ultimi mesi che, a un certo punto, la capitalizzazione di mercato ha superato persino la soglia psicologica di 1 triliardo di dollari. Intel e AMD sono le altre due imprese da cui ci si aspetta un’entrata forte nel mondo dell’AI generativa, ma gli anni di svantaggio rispetto a Nvidia non sono facili da colmare. Si parla di commesse da centinaia di milioni di dollari all’anno per i colossi di Big Tech, risorse che indubbiamente i manager vorranno dirottare verso il microchip più efficiente ed efficace.

AMD ha già dato prova di poter colmare i gap di mercato. In pochi anni, i suoi processori per computer sono diventati più popolari dei prodotti Intel, soprattutto tra gli esperti. A oggi, l’efficienza rispetto al prezzo dei processori AMD li rende veri leader tecnologici di settore; fino a pochi anni fa, l’azienda era rilegata a una piccola quota di mercato nel tentativo -che al tempo sembrava impossibile- di replicare il successo di Intel. Ora la sfida si ripete, ma questa volta il nome da battere è Nvidia. Difficile dire quali saranno i risultati per queste due aziende nel corso del tempo, ma per AMD sarebbe un ottimo inizio assicurarsi una partnership solida con Amazon Web Services nel campo dei processori per data center dedicati all’AI.

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