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APLD, titolo vola dopo l’apertura del nuovo data center

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Applied Digital (NASDAQ: APLD) è diventata una delle storie più interessanti sui mercati azionari nel corso degli ultimi due anni. Prima della pandemia le azioni dell’azienda venivano scambiate a 0.50-0.60$ ciascuna; oggi valgono oltre 10$ e la capitalizzazione di mercato della società sfiora il miliardo di dollari. L’azienda si occupa di progettare e costruire data center ad alte prestazioni, con un particolare focus sull’intelligenza artificiale. Il titolo è cresciuto di un altro 12.76% nel corso dell’ultimo mese, sulla scia di alcune notizie che riguardano nuovi clienti e l’apertura del nuovo data center da 180 MW in North Dakota.

Per l’azienda si tratta di un momento di grandi opportunità, con il CEO Wes Cummins che non ha perso l’occasione di sottolineare i traguardi raggiunti nel corso del 2023. Dopo l’avvento di ChatGPT e il crescente fermento intorno al mondo dell’intelligenza artificiale, il business della società ha conosciuto un boom senza precedenti nella sua storia. Imprese come Applied Digital saranno essenziali per permettere all’AI, sia generativa che non, di raggiungere i clienti e gli utenti sparsi in tutto il mondo. Ieri si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del nuovo data center situato ad Ellendale, con il quale l’azienda raddoppia la sua capacità complessiva nel mondo dei data center ad alte prestazioni.

presentazione della notizia sui nuovi traguardi di Applied Digital
Venerdì l’azienda ha inaugurato il suo nuovo data center e annunciato un secondo importante contratto nel mondo AI

Nuovi traguardi per Applied Digital

Il nuovo data center in North Dakota porta la capacità complessiva di Applied Digital a 280 MW, contro i 100 MW precedentemente operati dalla società. I lavori erano cominciati all’inizio di settembre 2022 e sono stati completati nei tempi previsti, proprio al momento giusto: mentre il mondo scopre le potenzialità dell’AI generativa e gli investitori vanno alla ricerca di azioni correlate sui mercati finanziari, APLD riesce a ottenere il suo secondo grande risultato in meno di un mese. Il primo era stato quello di aver chiuso il primo contratto con un cliente specializzato in intelligenza artificiale, con un accordo che vale 180 milioni di dollari in un arco di 24 mesi.

Come sottolineato dal CEO Cummins, l’intelligenza artificiale sta crescendo a un ritmo senza precedenti. Applied Digital si trova in una condizione favorevole per approfittare di questo trend, dal momento che l’azienda è in grado di fornire data center avanzati con cui operare in cloud modelli di elaborazione linguistica e rendering grafico ad alti livelli. Questi data center vengono poi noleggiati alle imprese del settore con accordi di lungo termine, che assicurano ad Applied Digital un flusso ricorrente e relativamente prevedibile di ricavi. Nel corso dei prossimi anni questa sarà un’azione da tenere sotto controllo, perché il boom dell’AI avrà indubbiamente bisogno di passare attraverso i data center.

foto di un data center visto dall'interno
I data center sono infrastrutture essenziali per portare le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale -e non solo- al grande pubblico

Annunciato un secondo cliente nell’AI

Nella giornata di venerdì, la società ha potuto festeggiare anche un secondo traguardo importante. Con un comunicato stampa diffuso sul sito dell’azienda, è stato annunciato l’arrivo di un secondo cliente nel settore dell’intelligenza artificiale: in questo caso l’accordo è ancora più corposo, arrivando a valere addirittura $460 milioni nell’arco di tre anni. Soltanto il mese scorso l’azienda aveva annunciato la possibilità di offrire ai clienti servizi in cloud per l’operatività di applicazioni basate sull’AI, e in meno di cinque settimane ha già chiuso affari per oltre mezzo miliardo di dollari.

Questa potrebbe essere la terza rivoluzione nel mondo dei data center. I primi erano stati costruiti per il Web 1.0, supportando siti statici e applicazioni molto semplici; il Web 2.0 ha poi portato a un grande boom del settore, con servizi pensati per ospitare applicazioni più complesse come Facebook, Netflix o YouTube. Ora invece si guarda ad applicazioni ancora più complesse, per le quali servono data center appositamente studiati e dotati di un proprio specifico supporto energetico per far fronte ai consumi elevati di energia. Questi saranno in grado di operare applicazioni basate su AI, machine learning, blockchain e altre soluzioni complesse che richiedono grande potenza di calcolo e allo stesso tempo grande flessibilità.

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