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Bayer, scandalo di insider trading sui bond: l’azienda nega

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Bayer, il colosso tedesco farmaceutico che ha inventato prodotti come l’Aspirina, si trova al centro di uno scandalo di insider trading sulle proprie obbligazioni. La società ha recentemente venduto 5,75 miliardi di dollari in obbligazioni senior, che gli investitori hanno comprato anche sulla base dei grandi progetti di ricerca sui nuovi farmaci. La prospettiva di un obbligazionista è che la società possa usare questi fondi per avanzare il proprio lavoro di ricerca, in particolare su un farmaco che sembrava estremamente promettente: Asundexian. Menzionato più volte nelle conferenze con gli azionisti, questo sembrava il prossimo grande brevetto che avrebbe aiutato Bayer a generare miliardi di utili nei prossimi anni.

In una comunicazione pubblicata appena due giorni dopo l’emissione delle obbligazioni, la società ha però annunciato di voler abbandonare il progetto. I nuovi studi di laboratorio hanno rivelato che il principio attivo di Asundexian non è efficace una volta provato sui pazienti. Dei due esperimenti che la società stava conducendo sul suo nuovo farmaco, il principale è fallito; il secondo continuerà, ma a questo punto c’è molta poca fiducia sul possibile esito. In risposta a queste notizie, le azioni Bayer hanno subito un crollo del 10%. Ora gli investitori che hanno comprato le obbligazioni si chiedono se la società abbia nascosto il fatto che l’esperimento sarebbe fallito, pubblicando convenientemente i risultati dello studio dopo l’emissione dei bond.

presentazione della notizia su scandalo bond di Bayer

Bayer nega di aver avuto informazioni in precedenza

Venerdì Bayer ha risposto alle accuse degli obbligazionisti, rispondendo che nel momento in cui sono state emesse le obbligazioni la società non aveva alcuna idea di come sarebbero stati i risultati dello studio su Asundexian. Questa è una cosa che, nel caso in cui gli obbligazionisti decidessero di procedere per vie legali, la società dovrà essere pronta a dimostrare. Infatti questo tipo di esperimenti richiede mesi di preparazione e osservazione, per cui è legittimo pensare che ci fossero già dei seri dubbi riguardo all’efficacia del farmaco anche due giorni prima della pubblicazione dei risultati. Inoltre sarà importante dimostrare se qualcuno all’interno della società abbia deciso di non comunicare questi dati con il ramo che si occupa di finanza, per lo meno fino a che l’emissione di bond non fosse completata.

La società non ha ancora emesso alcun comunicato stampa ufficiale. Tutto quello che è stato divulgato fino a questo momento sono e-mail dirette agli obbligazionisti che hanno rivolto domande al reparto di relazioni con gli investitori. In queste comunicazioni informali la società si è difesa con il prospetto allegato all’emissione delle obbligazioni, nel quale erano elencati una serie di rischi da tenere in considerazione tra cui il fatto che gli sforzi di ricerca della società potrebbero rivelare degli esiti negativi.

foto di un manager farmaceutico che parla con una ricercatrice

Quanto è grave l’accusa?

Ci sono due lati che compongono questa vicenda: quello patrimoniale, legato ai dati di bilancio e alle prospettive di Bayer, e quello legale. Dal punto di vista patrimoniale, Bayer rimane un grande colosso farmaceutico con un bilancio estremamente solido. Il fallimento dell’esperimento su Asundexian ha colpito duramente le azioni di Bayer, dal momento che prospetta utili più bassi del previsto in futuro; al tempo stesso, però, non ci sono dei dubbi concreti sul fatto che la società possa realmente non ripagare le sue obbligazioni. Lo dimostra anche il fatto che la società non abbia ricevuto modifiche al rating creditizio, che rimane pienamente nel rango investment grade come nel caso delle emissioni di bond di inizio anno.

Sul fronte legale, però, le cose stanno in un altro modo. Se effettivamente Bayer avesse nascosto agli obbligazionisti dei dati che avrebbero potuto far loro cambiare idea sul proprio investimento, allora potrebbero esserci le basi per un caso di insider trading. Essenzialmente la società avrebbe manipolato artificialmente il valore delle sue obbligazioni attraverso il mancato rilascio di dati importanti. Per il momento ci sono solo scambi di accuse e risposte, ma è molto probabile che presto la questione si trasformi in una battaglia legale.

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