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Bloom Energy, nuovi bond convertibili al 3% di interessi

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Bloom Energy, una delle società più all’avanguardia nel mondo dell’idrogeno verde, ha annunciato l’emissione di una nuova serie di obbligazioni convertibili per una raccolta totale di 500 milioni di dollari. La società non ha ancora annunciato quale sarà la cordata di banche che sottoscriveranno l’emissione sul mercato primario, ma ha già inviato alla SEC i prospetti necessari; in questi documenti si legge che l’azienda cercherà comunque una serie di investitori qualificati -come definiti dalla Rule 144A- affinché questi comprino i bond nel momento dell’emissione ed eventualmente procedano poi con la rivendita sul mercato secondario.

Come altre aziende in espansione, Bloom Energy ha scelto la strada delle obbligazioni convertibili per ridurre il tasso di interesse fisso da riconoscere agli investitori. La società pagherà un tasso del 3% annuo, al di sotto di quanto offerto dai bond americani a 10 anni, ma con la prospettiva per i detentori del bond di poterli convertire a una cifra molto conveniente nel caso in cui alcune specifiche condizioni si verifichino. Considerando che la SEC è già stata informata, anche se non c’è ancora una data precisa per l’emissione è molto probabile che questa avvenga prima della fine di maggio.

presentazione della notizia sulla nuova emissione di bond di Bloom Energy
Il fatturato di Bloom Energy previsto per quest’anno è intorno agli 1.5 miliardi di dollari

I dettagli dell’emissione

I bond convertibili di Bloom Energy saranno di tipo senior unsecured. Questo significa che non vengono direttamente offerte delle garanzie sotto forma di ipoteche o strumenti finanziari, ma la società si impegna a garantire il pagamento degli obbligazionisti attraverso il suo business principale. Inoltre si tratta di obbligazioni non subordinate che prevedono il massimo diritto di rimborso nel caso in cui Bloom Energy dovesse dichiarare bancarotta. Per il momento, in ogni caso, rimane un’ipotesi piuttosto improbabile.

Ai sottoscrittori del bond viene anche offerta la possibilità di esercitare un’opzione, entro 13 giorni dall’emissione, per l’acquisto di altri $75 milioni dello stesso tipo di obbligazioni. Le cedole verranno pagate due volte l’anno, fino alla naturale scadenza dello strumento nel 2028. Bloom Energy ha anche già previsto quali siano le condizioni per la conversione delle nuove obbligazioni. Gli interessati potranno esercitare questo diritto a partire dal 5 giugno 2026 e fino a 46 giorni prima della scadenza delle obbligazioni. L’unica condizione è che il prezzo delle azioni Bloom Energy, nel giorno di Borsa precedente alla conversione delle obbligazioni, sia almeno pari al 130% del prezzo di conversione.

foto dei generatori di backup di Bloom Energy
Un’installazione di Bloom Energy negli Stati Uniti

Su Bloom Energy

Bloom Energy è una delle società più grandi e promettenti nel settore delle celle a combustibile. Si tratta di macchinari in grado di convertire l’idrogeno o altri gas in energia elettrica, comunemente utilizzate per i motori a idrogeno e per altre applicazioni industriali. Nel caso di Bloom Energy, la cui storia inizia in California nel 2001, la missione aziendale è quella di utilizzare le celle a combustibile come forma di conservazione dell’energia elettrica. Si tratta di una tecnologia emergente con una grande potenzialità, sempre più dibattuta e in crescita.

Le celle a combustibile di Bloom Energy vengono operate con idrogeno verde, cioè idrogeno prodotto a partire dall’acqua e dall’energia rinnovabile. Le fonti di energia rinnovabile hanno dei picchi di produzione in momenti specifici: quando il vento soffia più forte, quando la portata dei fiumi è più alta o quando il sole batte più forte, ad esempio. Per conservare l’energia prodotta in un momento in cui la produzione di energia è maggiore, la si può immagazzinare sotto forma di idrogeno verde per poi utilizzarla nei momenti di necessità. Con questo tipo di business, lo scorso anno Bloom Energy ha fatturato 1.2 miliardi di dollari e la società continua a crescere di anno in anno.

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