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Bowman, probabili ulteriori aumenti dei tassi della FED

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Written by Moreno La Guardia
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Il Governatore Michelle Bowman ha sottolineato nel suo discorso di sabato che la Federal Reserve degli Stati Uniti si trova probabilmente nella necessità di continuare ad aumentare i tassi di interesse al fine di affrontare l’attuale problema dell’inflazione.

Nel mese scorso, Bowman ha già appoggiato l’aumento di un quarto di punto percentuale dei tassi di interesse, ritenendo giustificata tale mossa a causa dell’elevato livello di inflazione, del robusto consumo da parte dei cittadini, del rinvigorimento del mercato immobiliare e del mercato del lavoro che ha contribuito a spingere i prezzi al rialzo.

Immagine di copertina, "FED, Bowman prevede ulteriori aumenti dei tassi da parte della FED", sfondo della sede principale della Federal Reserve.
Secondo Bowman per raggiungere il target dell’inflazione al 2% saranno necessari ulteriori rialzi.

La dichiarazione di Bowman

Bowman, oltre ad esprimete chiaramente il suo sostegno alla decisione di un’ulteriore rialzo di 25 punti base, ha anche evidenziato la necessità di ulteriori prove che dimostrino un effettivo rallentamento dell’inflazione. Sebbene i dati pubblicati dopo l’aumento dei tassi abbiano mostrato un rallentamento nella crescita dei prezzi, la responsabile della Fed ha ritenuto cruciale avere prove costanti di un’inflazione sostenibile verso il target del 2%.

Questi dati saranno fondamentali per considerare eventuali futuri incrementi dei tassi e per stabilire per quanto tempo il tasso dovrà rimanere a livelli restrittivi. Bowman ha anche affermato di essere vigile nei confronti di segnali di rallentamento della spesa dei consumatori e di possibili segnali di deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro.

Va sottolineato che il recente aumento dei tassi ha portato il tasso dei fondi federali al livello più alto degli ultimi 22 anni, oscillando tra il 5,25% e il 5,5%. Le proiezioni trimestrali degli ufficiali della Fed, pubblicate a giugno, indicavano la possibilità di altri due incrementi dei tassi nel corso dell’anno, il primo dei quali è stato implementato con l’aumento del mese precedente.

Bowman ha enfatizzato la necessità di continuare a monitorare attentamente i dati economici e di essere pronti ad adottare ulteriori aumenti dei tassi nel caso in cui il progresso verso il target dell’inflazione dovesse rallentare. La Federal Reserve ha ancora tre riunioni di politica monetaria programmate per il 2023, con la prossima in programma a settembre.

Immagine che mostra l'andamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti nell'ultimo anno.
Il tasso di interesse della FED ha superato il massimo degli ultimi 22 anni.

L’ultimo report sull’occupazione negli Stati Uniti

Il rapporto mensile sul mercato del lavoro, pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro, ha mostrato un rallentamento nelle assunzioni durante il mese di giugno. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è rimasto basso, fermandosi al 3,5%. Bowman ha sottolineato che la disponibilità di posti di lavoro supera di gran lunga la quantità di lavoratori disponibili a occuparli.

Nel frattempo, le banche hanno continuato ad aumentare i prestiti a famiglie e imprese, anche se a un ritmo più lento rispetto al periodo in cui i tassi di interesse erano inferiori.

Dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione, due funzionari della Federal Reserve hanno osservato che i modesti aumenti dell’occupazione negli Stati Uniti suggeriscono un miglioramento dell’equilibrio nel mercato del lavoro. Ciò ha portato alla considerazione di un possibile cambiamento nella strategia della banca centrale riguardo alla durata del mantenimento dei tassi di interesse a livelli elevati.

Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato di aspettarsi un rallentamento dell’economia in modo regolare, e i dati del rapporto sull’occupazione, con un aumento di 187.000 nuovi posti di lavoro, sembrano confermare questa tendenza. Bostic si è mostrato fiducioso riguardo alla situazione, sottolineando che non prevede che si risolverà nel breve termine, suggerendo pertanto che al momento non sia necessario effettuare ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

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