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BYD ammette problemi di sicurezza con le sue batterie

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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BYD, il più grande produttore cinese di auto elettriche e il maggior rivale di Tesla sulla scena internazionale, smetterà di produrre le classiche batterie al litio di tipo pouch che fino a questo momento sono state installate su suoi veicoli ibridi. La decisione arriva dopo che uno studio interno condotto dalla società ha confermato l’esistenza di rischi connessi alla vita utile di queste batterie. Rischi che, in alcuni casi, potrebbero portare i veicoli a prendere fuoco o esplodere. Già nel 2022 l’azienda aveva richiamato 60.000 veicoli ibridi per controlli, ma aveva continuato sulla stessa linea seguita in precedenza.

Le batterie di tipo pouch sono comuni non soltanto per BYD, ma per tutti i principali produttori mondiali di veicoli ibridi. Il termine si riferisce alla forma di queste batterie, che sembrano avere un “formato tascabile”: sono composte da un foglio di alluminio laminato, ripiegato in vari strati, che separa gli elettrodi dall’elettrolita della batteria. BYD ha già ordinato di mettere fine alla produzione di questa linea di batterie in due degli stabilimenti principali della società, con gli altri che si dovranno adattare a breve -a meno che non emergano delle soluzioni pratiche-.

presentazione della notizia su BYD che dichiara pericolose batterie per auto ibride
BYD è attualmente il maggior produttore di auto elettriche al mondo

Problemi di affidabilità e durata

Tutte le batterie al litio vanno incontro a usura nel corso del tempo. I produttori pianificano le batterie in modo tale da avere una vita utile precisa, oltre la quale il veicolo deve essere richiamato per una sostituzione. Secondo lo studio interno di BYD, la vita utile delle batterie prodotte per i veicoli ibridi non sarebbe lunga quanto la società aveva programmato. Si rischia quindi la fuoriuscita dell’elettrolita, il liquido presente all’interno della batteria che separa i due poli. Questo liquido risulta essere altamente infiammabile, e il rogo rischia di arrivare anche al serbatoio causando l’esplosione del veicolo. Fortunatamente fino a questo momento non si sono registrati incidenti, e BYD ha scoperto questo problema prima che potesse risultare fatale per qualcuno.

La società ha deciso di spostare la produzione sulle batterie prismatiche, che seguono uno schema ingegneristico diverso e garantiscono una vita utile maggiore. Le vendite di veicoli ibridi hanno rappresentato circa la metà delle vendite totali di BYD lo scorso anno, cosa che impedisce alla società di dismettere immediatamente l’intera filiera delle batterie pouch. In ogni caso, come riportato a Reuters da fonti vicine alla materia, il piano sarebbe quello di fermare interamente la produzione entro il primo trimestre del 2025. Considerando che il momento non è favorevole per i produttori di EVs cinesi, ci si attende che alla notizia segua un brutto colpo in borsa.

foto di una catena di montaggio di batterie per EVs
Non è ancora chiaro quale sia l’impatto finanziario atteso

Il tramonto di una grande promessa

La tecnologia delle batterie pouch di BYD aveva ottenuto gli applausi del mercato automobilistico internazionale nel 2021, quando era stata presentata al pubblico. La società ha realizzato un pacco batterie particolare, in grado di migliorare notevolmente l’efficienza del ciclo carica-scarica. Questo è un tratto molto importante per i veicoli elettrici, che si basano proprio su continui cicli in cui la batteria si ricarica dalla frenata e poi scarica la propria energia in fase di accelerazione.

I veicoli ibridi di BYD hanno effettivamente ottenuto un successo importante in Cina, al punto che hanno rappresentato il 48% delle auto vendute nel 2023. Quasi tutte queste vendite (98%) sono avvenute sul mercato cinese, mentre a livello internazionale l’azienda ha venduto prevalentemente auto totalmente elettriche. Se non altro, questo aiuta a contenere i danni d’immagine derivanti dalla notizia: rimarrà da vedere che cosa la società deciderà di fare con le auto già vendute.

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