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Cala il PIL del Canada, sotto pressione il dollaro canadese

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Written by Moreno La Guardia
Durante le prime fasi della mia carriera giornalistica, mi sono concentrato prevalentemente sull'universo delle criptovalute. Successivamente, ho ampliato il mio campo d'azione approdando a TradingOnline.com, dove mi occupo attualmente delle tematiche legate al settore tecnologico e all'innovazione.
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Il Dollaro Canadese ha mostrato un’importante fragilità in confronto alle principali valute, in seguito alla pubblicazione di dati economici sorprendentemente deboli relativi al mese di giugno e al secondo trimestre.

Il calo del PIL dello 0,2% a giugno, riportato da Statistiche Canada, ha spinto il tasso di cambio tra la Sterlina e il Dollaro Canadese a raggiungere un picco giornaliero a 1,72048. Questo dato rappresenta una contrazione rispetto alla crescita dello 0,2% riportata per il mese di giugno precedente.

Immagine di copertina, "Canada, Crolla il dollaro canadese dopo i pessimi dati sul PIL", sfondo di una banconota canadese.
A giugno il PIL è calato dello 0,2%.

Crolla il PIL canadese

Oltre al calo del PIL dello 0,2%, sembra che la crescita sia rimasta stagnante nel mese di luglio, secondo i dati resi noti venerdì. Questa situazione potrebbe consentire alla banca centrale di mantenere stabili i tassi di interesse, soprattutto considerando la possibile imminenza di una recessione.

La performance nel secondo trimestre è stata notevolmente al di sotto delle aspettative, sia rispetto alle previsioni della Banca del Canada (BoC), che aveva stimato una crescita del PIL annualizzata del 1,5%, sia rispetto alle previsioni degli analisti, che prevedevano un aumento del 1,2%. Nel mese di giugno, il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,2% rispetto a maggio, in conformità con le previsioni.

Stephen Brown, vicecapo economista nordamericano di Capital Economics, ha dichiarato che è possibile che l’economia canadese si trovi già in una fase di recessione di modesta entità. Ha sottolineato che questi dati lasciano pochi dubbi sul fatto che la Banca del Canada manterrà stabili i tassi di interesse nella riunione della prossima settimana.

La contrazione trimestrale è stata principalmente attribuita a un calo degli investimenti immobiliari, a una minore accumulazione di inventario, oltre a una diminuzione delle esportazioni internazionali e delle spese delle famiglie, secondo quanto riportato da Statistiche Canada.

Nel mese di giugno, gli incendi boschivi in Canada hanno avuto un impatto negativo su diverse industrie, tra cui il settore minerario, l’industria estrattiva e il trasporto ferroviario.

Il rapporto sul PIL diffuso venerdì rappresenta l’ultimo dato rilevante a livello nazionale prima che la BoC prenda una decisione politica nella riunione della prossima settimana. Su 34 economisti intervistati da Reuters tra il 24 e il 30 agosto, ben 31 prevedono che il tasso di interesse overnight della banca centrale rimarrà invariato durante tale riunione.

Immagine che mostra l'andamento del tasso di interesse in Canada nell'ultimo anno.
È altamente probabile che alla prossima riunione la Bank of Canada lasci i tassi di interesse invariati.

Le conseguenze per il dollaro canadese

Secondo l’analista capo delle valute di ForexLive, Adam Button, la Banca del Canada ha concluso il suo compito. Il dollaro canadese sta perdendo valore a causa dell’incremento della discussione riguardo ai potenziali tagli ai tassi di interesse.

Inoltre, il dollaro statunitense ha recuperato le perdite precedenti e si è rafforzato rispetto alle principali valute, in seguito alla pubblicazione del rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, che ha confermato la solidità del mercato del lavoro statunitense.

Un punto positivo per il Canada è rappresentato dal prezzo del petrolio, una delle sue principali esportazioni, che è aumentato del 2,2%, raggiungendo i 85,44 dollari al barile.

Nel mercato obbligazionario canadese, i rendimenti dei titoli hanno mostrato variazioni lungo una curva più ripida. Il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso di 9,4 punti base, fermandosi al 4,552%, mentre il rendimento dei titoli a 10 anni è aumentato di quasi mezzo punto base, attestandosi al 3,569%.

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