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Due isole italiane pioniere del fotovoltaico off-grid

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Lampedusa e Favignana sono pronte a testare il fotovoltaico decentralizzato, un sistema di produzione di energia pensato per portare energia rinnovabile e pulita anche nei posti più isolati. In questi luoghi può anche essere difficile connettersi alla rete elettrica principale, dal momento che la domanda spesso non giustifica l’investimento necessario. Il fotovoltaico decentralizzato si basa sul posizionare pannelli solari in piccoli gruppi, creando una micro-rete che si connette esclusivamente ai consumatori locali. Considerando che Lampedusa e Favignana sono le due isole più piccole al largo delle coste siciliane, sono due posti perfetti per testare questo tipo di soluzioni.

Il sistema utilizzato per la produzione dell’energia si chiama Blorin e si basa sulla gestione dei pannelli fotovoltaici tramite un sistema blockchain. Questa blockchain permette il trasferimento di dati tra la rete, i suoi gestori e gli utenti; questi ultimi sono fortemente coinvolti nella gestione del progetto, in modo da gestire in maniera efficiente la domanda e l’offerta di energia. Inoltre lo stesso sistema Blorin viene impiegato per la gestione della distribuzione dell’elettricità. Il sistema è made in Italy ed è una collaborazione tra società privati e l’Università degli Studi di Palermo.

presentazione della notizia sul fotovoltaico decentralizzato a Lampedusa e Favignana
Il fotovoltaico decentralizzato sta diventando molto comune nei paesi in via di sviluppo, ma può trovare applicazione nelle aree remote delle economie avanzate

Un progetto pilota nato nel 2017

Il sistema Blorin è stato creato nel 2017 con una collaborazione tra la società privata SEA e l’Università di Palermo. Il progetto ha ricevuto €2 milioni in finanziamenti, oltre l’85% dei quali da parte dell’Unione Europea; il restante 13.31% è stato finanziato da quattro aziende private che fanno parte della rete Blorin. Attualmente ci sono 15 individui connessi alla rete che sono, allo stesso tempo, sia consumatori che produttori. L’idea alla base di Blorin è proprio quella di permettere a ogni utente della rete blockchain di fornire e ricevere energia, in modo da poter bilanciare le necessità e la capacità di produzione di tutti coloro che partecipano al progetto.

Il sistema è anche già pensato per l’avvento delle auto elettriche, che possono essere utilizzate sia come utilizzatori che come accumulatori di energia. Se l’auto è scarica e i pannelli stanno producendo energia, l’auto viene ricaricata con l’energia prodotta dai pannelli; nel momento in cui l’auto è carica e i pannelli non stanno più producendo energia -ad esempio di notte-, l’auto può essere utilizzata per restituire parte dell’energia nella batteria all’abitazione e alimentare il fabbisogno degli utenti della rete. Tutto questo è anche molto meritocratico, ricompensando chi fornisce energia alla rete e permettendo a chi consuma più di quanto produce di accedere a prezzi competitivi.

foto di pannelli fotovoltaici installati su un tetto
In una rete di fotovoltaico decentralizzato, le persone sono sia consumatori che produttori di energia

L’avvento del fotovoltaico decentralizzato

Il solare decentralizzato è un sistema in cui l’energia solare è generata e consumata localmente, anziché essere inviata attraverso una rete di distribuzione centralizzata. Questo si traduce nell’installazione di pannelli solari su tetti di case, edifici commerciali o in piccole aree locali, permettendo a singoli individui o comunità di generare la propria elettricità.

I benefici del solare decentralizzato sono molteplici. Primo, fornisce una fonte di energia rinnovabile e pulita, che riduce la nostra dipendenza dai combustibili fossili e contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico. Secondo, aiuta a ridurre i costi energetici. Una volta installato, un sistema solare può produrre elettricità a costi marginali molto bassi. Inoltre questo permette di connettere posti isolati a una fonte affidabile di energia elettrica. Spesso per le piccole isole è ancora il diesel la fonte principale da cui viene prodotta energia.

Per posti come Favignana e Lampedusa, con poche migliaia di consumatori privati e piccole imprese, la costruzione di una centrale a gas o di un’altra centrale in loco ha poco senso finanziario. Il fotovoltaico decentralizzato sfrutta anche il clima favorevole di questi luoghi, in cui il sole di certo non manca. In conclusione, il solare decentralizzato rappresenta una soluzione sostenibile ed efficace per affrontare le sfide energetiche contemporanee, offrendo un’alternativa pulita e indipendente alla fornitura di energia centralizzata.

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