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El Salvador approva il primo bond basato su Bitcoin

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Si avvicina a diventare realtà il primo bond basato su Bitcoin della storia. Non è una sorpresa che a emetterlo sia El Salvador, l’unica nazione del mondo in cui in questo momento adotta la celebre criptovaluta come moneta di corso legale. Il presidente Bukele aveva da tempo annunciato che questa mossa prima o poi sarebbe arrivata, ma fino a questo momento ci si era persi nei dettagli tecnici e finanziari della questione. Alla fine l’autorità concentrata sulle crypto e quella dedicata alle emissioni di bond hanno entrambe dato l’okay: la regolamentazione c’è, per cui è ormai soltanto questione di tempo prima che gli investitori possano comprare i nuovi bond.

A dare l’annuncio della notizia è stato direttamente dalla Digital Assets Commission di El Salvador, l’ufficio nazionale che si occupa di regolamentare la gestione delle crypto nell’economia locale. Si chiamerà Volcano Bond e dovrebbe andare a finanziare il piano di una nuova città da costruire a El Salvador che sfrutterà la geotermia per attirare nella nazione l’industria del mining di criptovalute. L’idea è che l’accesso a un grande fonte di energia geotermica a basso costo, data appunto dal vulcano che si trova nell’area est della nazione di El Salvador.

presentazione della notizia sul primo Bitcoin bond di El Salvador

Grande consenso ma ancora pochi dettagli

Il modo in cui verranno gestiti questi strumenti non è ancora del tutto chiaro. Non si sa ancora nemmeno quale importo verrà raccolto: nel 2021, quando Bukele aveva parlato di questi strumenti per la prima volta, il Presidente aveva accennato alla possibilità di raccogliere $1 miliardo già alla prima emissione. Nonostante le informazioni siano ancora molto poche, non ci sono dubbi sul fatto che l’ente salvadoregno chiamato a votare sulla questione abbia dato largo consenso all’iniziativa: 62 membri della Digital Assets Commission hanno votato a favore e solo 16 membri contrari. Si è anche già raggiunto un accordo con Bitfinex Securities, la divisione di Bitfinex che collabora con il mondo della finanza tradizionale trasferire su blockchain tutti quegli asset tipici delle Borse.

Ora manca soltanto l’ultima approvazione, che dovrebbe arrivare entro la fine del mese. Si tratta di una votazione del Parlamento che difficilmente potrà portare a uno stop dei lavori, considerando che il partito Nuevas Ideas di Bukele ha una grande maggioranza. Malgrado ci siano già tanti esempi di bond connessi al mondo blockchain, al momento nessuno è emesso in Bitcoin e normalmente i pagamenti avvengono attraverso normali bonifici bancari in valuta fiat.

foto di una piattaforma di trading con una moneta di Bitcoin di fianco

Intanto arriva il boom dei Freedom Visas

El Salvador continua a puntare sull’espansione della base di persone interessate a ottenere la residenza nel paese per investire e fare business nel mondo delle criptovalute. A oggi, questa è indubbiamente una delle pochissime nazioni che realmente offrono un sistema bancario totalmente integrato con l’ecosistema crypto. Tra i tanti progetti che la nazione sta portando avanti per favorire l’adozione delle criptovalute c’è anche un programma di residenza chiamato Freedom Visa. El Salvador punta a offrire 1.000 residenze all’anno ai cittadini stranieri che sono disposti a investire almeno $1 milione in Bitcoin o USDT. Secondo fonti governative, durante la prima settimana in cui sono state aperte le richieste nel 2023 sono state registrate 153 domande di residenza. Di conseguenza, El Salvador ha già attirato capitali dall’estero per 153 milioni di dollari.

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