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Falken Tyre: tetto solare più grande del mondo in Thailandia

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Written by Chiara Ricciato
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La Thailandia diventerà la patria del tetto solare più grande del mondo. La più grande installazione di pannelli solari mai realizzata al mondo, infatti, è attualmente in fase di costruzione su un singolo edificio presso lo stabilimento di produzione di pneumatici di Falken Tyre in Thailandia, la fabbrica madre della Sumitomo Rubber Industries (SRI).

La struttura, che copre un’area di 100.000 metri quadrati, equivalente a oltre 18 campi da calcio, sarà composta da 40.000 pannelli solari e avrà una potenza complessiva di 22 MW. Una volta completata entro gennaio 2025, la nuova installazione fornirà abbastanza energia solare per supportare la produzione di una gamma di pneumatici Falken destinati all’Europa.

Falken Tyre, l’energia pulita arriva dal tetto: il più grande al mondo in costruzione in Thailandia

Con l’impianto fotovoltaico record, la Thailandia punta all’energia rinnovabile

Oltre all’adozione di energia solare, un nuovo sistema di cogenerazione a gas composto da due caldaie da 6,6 MW, alimentate da fonti di energia rinnovabile, sostituirà l’energia fornita dalle aziende di servizi pubblici locali. Inoltre, la biomassa derivata dagli scarti di rami e tronchi degli alberi della gomma dopo il raccolto, come parte del programma “Sustainable Natural Rubber” (gomma naturale sostenibile) di SRI, fornirà energia elettrica aggiuntiva.

Grazie all’investimento nella nuova installazione di pannelli solari, all’introduzione del sistema di cogenerazione a gas e del sistema di alimentazione elettrica a biomassa presso la fabbrica della provincia di Rayong, sarà possibile utilizzare il 100% di energia rinnovabile. Queste iniziative aiuteranno ad accelerare gli obiettivi di zero emissioni dell’azienda.

Nel complesso, questi nuovi piani ridurranno le emissioni totali di diossido di carbonio di 38.000 tonnellate all’anno. Questo obiettivo è guidato dalla politica di sostenibilità a lungo termine di SRI, “Driving Our Future Challenge 2050” (“Guidare il nostro futuro, sfida 2050”), che mira a ridurre le emissioni annuali di anidride carbonica dei cosiddetti Scopo 1 e 2 del 50% (rispetto alle emissioni del 2017), con l’obiettivo per il 2030 ora impostato per essere raggiunto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza iniziale.

Grazie a questa iniziativa, la Sumitomo Rubber Industries (SRI) dimostra il suo impegno a favore dell’ambiente e della sostenibilità, ponendosi come leader nell’adozione di soluzioni innovative per la produzione di energia pulita. Inoltre, con la realizzazione del tetto solare più grande al mondo su una sua fabbrica di pneumatici, Falken diventerà uno dei leader nel settore della sostenibilità energetica, dimostrando l’impegno dell’azienda nel proteggere l’ambiente e migliorare la qualità della vita delle persone.

immagine di pannelli solari con tramonto sullo sfondo
La Thailandia punta all’energia rinnovabile per contrastare l’inquinamento

Misure severe per contrastare l’inquinamento da PM2,5 in Thailandia

La costruzione del tetto solare più grande del mondo in Thailandia si pone come un passo importante verso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del Paese e l’utilizzo di fonti di energia sostenibili.

Recentemente, infatti, la portavoce del Centro per la Mitigazione dell’Inquinamento Atmosferico, Siwaporn Rugsiyanon, ha dichiarato che da gennaio a marzo il numero di punti caldi nel Paese è aumentato a 56.439, di cui 31.719 nel nord, di cui l’80% si trovavano nelle foreste e il 15% nelle zone agricole.

Per affrontare il problema, pertanto, il Consiglio Nazionale per l’Ambiente (National Environment Board, NEB) della Thailandia ha adottato misure più rigorose per combattere l’inquinamento dell’aria causato da PM2,5, ordinando a tutte le 17 province del nord di interrompere le attività di combustione fino alla fine di aprile. Inoltre, il NEB ha proposto una politica di “zero combustione” sia nelle zone forestali che in quelle agricole delle 17 province del nord. Altre misure prevedono il divieto di acquistare canna da zucchero raccolta con metodi di combustione, la limitazione del numero e della durata dei camion che entrano nelle zone urbane, la pioggia artificiale, la creazione di spazi privi di PM2,5 e la riduzione del numero di punti caldi in ogni zona forestale.

Se la situazione dovesse peggiorare, l’agenzia potrebbe considerare l’ordine di chiusura di ben 92 parchi forestali che operano sotto il Dipartimento dei Parchi Nazionali, della Fauna e della Flora per mitigare la situazione.

Oltre al piano del NEB di istituire una “clinica dell’inquinamento” nelle aree a rischio elevato, il Ministero dell’Industria e il Ministero dell’Agricoltura e delle Cooperative lavoreranno insieme per applicare una politica di “zero combustione” nelle zone agricole, anche imponendo tariffe d’importazione più basse per i motori agricoli per promuovere alternative alle attività di combustione.

Coerentemente con gli sforzi della Thailandia per ridurre le emissioni di diossido di carbonio, di recente il governo giapponese ha deciso di fornire del sostegno finanziario e tecnologico per aiutare i paesi dell’ASEAN, di cui anche la Thailandia fa parte, a decarbonizzare le loro economie e combattere il cambiamento climatico.

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