Honda entra a gamba tesa sui veicoli a idrogeno: pronto a breve il primo camion da trasporto pesante

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Honda è pronta a far debuttare il suo primo mezzo pesante a idrogeno. Si tratta di un camion di Classe 8, il tipo di camion utilizzato per i trasporti più pesanti. La società ha già presentato un SUV alimentato a celle a combustibile a inizio anno, ma ritiene che il mercato business possa portare a un’adozione più rapida. Con le grandi aziende di tutto il mondo che corrono per raggiungere il net zero entro il 2050, è diventato sempre più importante riuscire a combinare le necessità della logistica industriale con la sostenibilità. Con Stellantis che si sta già impadronendo del mercato dei van per le consegne, Honda punta su qualcosa di più grande e sfida i camion elettrici di Tesla.

Il 2024 si sta rivelando molto interessante per il mercato dei veicoli a idrogeno. Se negli anni passati sembrava che ormai si potesse dichiarare la vittoria delle batterie al litio come strumento per azzerare le emissioni dei veicoli su strada, ora le prospettive stanno cambiando. Non soltanto le batterie allo stato solido continuano a rimanere una lontana prospettiva futura che continua a non concretizzarsi, ma la produzione di idrogeno continua ad aumentare e a diventare sempre meno cara.

presentazione della notizia su Honda pronta a lanciare un camion a idrogeno
La ricarica dei camion a idrogeno è il 90% più rapida di quelli elettrici

Honda punta sulla tecnologia proprietaria

A differenza di altre aziende del settore che hanno preferito rivolgersi ad aziende esterne per la produzione delle celle a combustibile, Honda equipaggerà i suoi nuovi mezzi da trasporto pesante con celle a combustibile prodotte direttamente dall’azienda. Questo dovrebbe permetterle di sviluppare una propria tecnologia, prima che lo facciano i concorrenti. Per chi ha preso questa stessa decisione nel mondo dei veicoli elettrici, come Tesla e BYD, i risultati sono stati decisamente superiori a quelli di chi ha preferito comprare batterie prodotte da terze parti. Sarà interessante valutare la risposta dei concorrenti, che potrebbero non voler lasciare a Honda il vantaggio del pioniere.

Quelle di Honda non saranno delle celle a combustibile qualsiasi. Saranno una nuova generazione di motori a idrogeno che garantiscono il doppio della vita utile agli acquirenti e sono in grado di tagliare i costi del 60-70% rispetto alla generazione precedente. Questo modifica completamente la prospettiva d’investimento di chi acquista questi mezzi pesanti, potenzialmente dando alla società la possibilità di conquistare il mercato in pochi mesi dal lancio. Dopo quello di Nikola, che concretamente si può definire un fallimento, ora il tentativo di lanciare con successo dei mezzi pesanti a idrogeno passa nelle mani di una delle più grandi case automobilistiche al mondo.

Al momento nessun camion a idrogeno è riuscito a essere un successo su scala commerciale

I numeri non sono promettenti

Il problema principale dei veicoli a idrogeno, in questo momento, è che trovare delle stazioni di rifornimento è estremamente difficile. Shell all’inizio dell’anno ha deciso di chiudere 7 delle 10 stazioni di rifornimento di idrogeno che la società gestiva negli Stati Uniti. Inoltre, al di fuori della California, non esiste una singola area del mondo che abbia una rete sufficiente di stazioni per servire questi veicoli. Il numero di veicoli a idrogeno venduti negli USA fino a questo momento, nel 2024, vede un calo del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I rischi sono alti, su questo non c’è dubbio. La speranza, per Honda, è che nel caso dei mezzi pesanti siano direttamente le aziende e i centri logistici a organizzare le stazioni di riferimento nei propri stabilimenti.

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