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Il Messico aiuta Pemex ritardando il pagamento di 2 miliardi

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Written by Moreno La Guardia
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Il governo messicano presterà assistenza alla compagnia petrolifera di proprietà statale Pemex per saldare il debito di quest’anno, rinviando circa 2 miliardi di dollari di tasse dovute dalla società allo Stato. Lo ha annunciato Gabriel Yorio, il vice ministro delle Finanze del Messico, durante le riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

Pemex ha già rimborsato circa 6 miliardi di dollari di debito per quest’anno e ne ha ancora 2,5 miliardi. Alla fine del 2022, l’indebitamento finanziario totale della società ammontava a quasi 108 miliardi di dollari e paga un’aliquota di partecipazione agli utili, che in pratica è una tassa pagata al governo, del 40%.

Il ritardo dei pagamenti dell’aliquota di partecipazione agli utili consentirà a Pemex di liberare circa 2 miliardi di dollari di flusso di cassa, secondo Yorio. Questa misura fornirà liquidità all’azienda senza ricorrere a una capitalizzazione.

Immagine di copertina, "Pemex, Il Messico concede una proroga per il pagamento di 2 miliardi di dollari", sfondo della torre sede di Pemex in Messico.
Pemex ha ancora 2.5 miliardi di debiti dopo averne rimborsati 6

La scommessa di Obrador

Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, per costruire la sua reputazione politica ha fatto affidamento sulla controversa ripresa di Pemex, un importante pilastro per la sicurezza energetica messicana sin dalla sua creazione nel 1938.

Il governo messicano, sta attualmente affrontando un processo di nazionalizzazione delle risorse che ritiene fondamentali per lo stato. Yorio ha affermato che il governo messicano non avrà bisogno di emettere debito per finanziare l’acquisto di 13 centrali elettriche dalla compagnia energetica spagnola Iberdrola, per un valore di 6 miliardi di dollari, accordo che è stato concluso questo mese.

Questo accordo aumenterà la quota di mercato della compagnia statale di energia, la Comisión Federal de Electricidad, al 56% della produzione totale di energia del Messico, rispetto al circa 40% attuale.

Il presidente López Obrador ha definito l’accordo una “nuova nazionalizzazione“, come riportato da Reuters. Yorio ha affermato che il costo concordato è stato inferiore rispetto al prezzo medio di mercato. Inoltre, si prevede che i flussi di cassa futuri generati dagli asset energetici aiuteranno a ripagare gli investitori.

Immagine della torre di Pemex.
Obrador sta puntando gran parte del suo mandato sulla miglioramento dell’immagine di Pemex.

Su Pemex

Pemex è l’acronimo di Petróleos Mexicanos, che in italiano significa “Petroli messicani”. Si tratta di una società statale messicana, fondata nel 1938, che si occupa dell’estrazione, della raffinazione, della distribuzione e della commercializzazione di petrolio e gas naturale in Messico e a livello internazionale.

Pemex è una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo e svolge un ruolo chiave nell’economia messicana, essendo una delle principali fonti di entrate del governo messicano. La compagnia è stata nazionalizzata nel 1938 dal governo messicano, che ne detiene il completo controllo.

Pemex è una società integrata verticalmente, il che significa che è coinvolta in tutte le fasi del processo di produzione di petrolio e gas naturale, compresa l’esplorazione, l’estrazione, il trasporto, la raffinazione e la distribuzione. La compagnia possiede anche una vasta rete di stazioni di servizio in Messico, che vendono carburante e prodotti petrolchimici ai consumatori.

Tuttavia, negli ultimi anni, Pemex ha affrontato diverse sfide, tra cui la diminuzione della produzione di petrolio, problemi finanziari, inefficienze operative, corruzione e preoccupazioni ambientali legate agli incidenti con il petrolio e alle emissioni di gas serra.

Il governo messicano ha adottato diverse misure per ristrutturare e rilanciare Pemex, compresi investimenti, riforme normative e sforzi per migliorare la trasparenza e la governance della compagnia.

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