In Spagna, Cepsa investe $1.2 miliardi sui biocombustibili
In Spagna nasce un nuovo progetto voluto dalla multinazionale Cepsa, che vedrà un investimento di $1.2 miliardi per realizzare un grande impianto dedicato alla produzione di biocombustibili di seconda generazione. Una volta completato sarà il più grande impianto di questo tipo nell’Europa meridionale e porterà la produzione di biocombustibili di Cepsa a 1 milione di tonnellate all’anno. L’annuncio di questo investimento è stato celebrato anche dal governatore dell’Andalusia Juan Manuel Moreno Bonilla, secondo il quale questa regione spagnola è pronta a diventare la più grande produttrice di energia rinnovabile in tutta Europa. Un obiettivo ambizioso, ma che nell’impianto di Cepsa trova un nuovo grande passo avanti.
I biocombustibili di seconda generazione sono carburanti che hanno le stesse caratteristiche della benzina o del diesel, e che possono essere utilizzati in quasi tutti i motori. A differenza dei biocombustibili di prima generazione, sono realizzati esclusivamente a partire da scarti del settore agricolo e da olii esausti. L’olio esausto è una delle sostanze più inquinanti e difficili da smaltire che ci siano, per cui recuperarlo nella forma di combustibili a basso impatto ambientale è una delle scelte più efficienti dal punto di vista economico e da quello ambientale.
![presentazione della notizia su Cepsa che investe 1,2 mld di euro in impianto per biocombustibile](https://tradingonline.com/wp-content/uploads/2024/02/Alessandro-2024-02-26T001814.317-1.png)
Il nuovo grande progetto prende forma
Il progetto di Cepsa è indubbiamente ambizioso. Questo impianto produrrà 500.000 tonnellate di biocombustibile all’anno, raddoppiando la capacità produttiva del gruppo, e sarà dedicato esclusivamente ai combustibili sostenibili per l’aviazione (SAF). Si tratta di un fronte su cui tutta l’Unione Europea sta lavorando molto, dal momento che attualmente i motori jet a combustibili fossili non sembrano essere facilmente sostituibili negli aerei di medie e grandi dimensioni. L’UE ha già passato delle regole stringenti per fare in modo che a partire dal 2025 tutte le compagnie che operano voli sul territorio europeo siano tenute a utilizzare almeno il 2% di SAF nel loro carburante. La percentuale verrà poi aumentata gradualmente fino ad arrivare al 70% nel 2035.
Il nuovo impianto di Cepsa verrà costruito nella città di Huelva ed è previsto che l’avvio delle operazioni sia nel 2026. A livello europeo sarà il secondo stabilimento più grande e il gruppo stima la creazione di 2.000 posti di lavoro tra diretti e indiretti. Sarà il secondo più grande impianto per la produzione di biocombustibili in Europa e sarà il più grande a essere interamente dedicato alla produzione di SAF. Cepsa stima che la produzione mondiale di combustibili sostenibili per l’aviazione sarà tre volte maggiore nel 2024 rispetto al 2023, ed è decisa a catturare una parte importante di questa opportunità.
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Un impianto estremamente innovativo
Cepsa ha progettato questo nuovo impianto in modo da rendere la stessa produzione di biocombustibili estremamente sostenibile. Tutto lo stabilimento sarà alimentato da energia rinnovabile e verrà utilizzato l’idrogeno verde per i processi che richiedono la produzione di calore. In questo modo si stima che le emissioni di CO2 nell’atmosfera saranno del 75% inferiori rispetto a un tradizionale impianto per la produzione di biocombustibili. Per fronteggiare la drammatica siccità che sta affliggendo la Spagna da oltre due anni a questa parte, anche il ciclo dell’acqua sarà ottimizzato: verrà utilizzata solo acqua reflua, facendo in modo da non impattare sui già precari livelli di scorte idriche. Oltre al biocombustibile produrrà anche gas naturale rinnovabile dalle biomasse, che a sua volta potrà essere convertito in idrogeno verde. Un notevole passo in avanti verso l’obiettivo di lungo termine di Cepsa, cioè quello di arrivare a produrre 2.5 milioni di tonnellate di biocombustibili entro il 2030.