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Intel vola dopo i dati del Q2 2023 e le previsioni sul Q3

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Dopo la chiusura delle Borse di giovedì, le azioni Intel sono decollate in Borsa grazie a risultati migliori delle attese e previsioni positive per il resto dell’anno. Il produttore di chip con sede a Santa Clara in California, che negli ultimi due anni ha visto seriamente minacciata la propria posizione competitiva, ritrova slancio sia in Borsa che nel proprio settore. Malgrado i ricavi siano in calo del 15% anno su anno, hanno comunque battuto le previsioni degli analisti.

La sorpresa più grande è stata l’utile netto, con gli analisti che si attendevano un altro trimestre chiuso in perdita. Invece Intel è riuscita a generare profitti per i propri investitori, dimostrando anche una forte crescita nelle unità di business più recenti. I risultati sono stati positivi quanto quelli di Meta nel secondo trimestre, con i due titoli che hanno entrambi corso a rialzo dopo le earnings call. Questo conferma il momento di forza del tech, un settore che in Borsa sta vivendo il suo migliore anno di sempre.

Interessante anche notare che la società ha voluto comunicare dati precisi per quanto riguarda le attese per il prossimo trimestre. I numeri evidenziati durante la conferenza con gli azionisti sono superiori alle previsioni degli analisti di Wall Street, anche se rimarrà ancora da confermare la precisione di queste linee guida. Complessivamente Intel emerge dal secondo trimestre dell’anno nettamente rafforzata, ridando fiducia ai mercati.

presentazione della notizia sui dati trimestrali di Intel
Il CEO di Intel si dice anche ottimista sulle potenzialità di catturare nuove opportunità di business nel mondo dell’intelligenza artificiale

I risultati trimestrali in dettaglio

Intel ha chiuso il Q2 2023 con ricavi per $12.9 miliardi, in calo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022 ma comunque più alti rispetto alle previsioni. La società sta affrontando una trasformazione del proprio business su diversi fronti, ed è nel mezzo di un turnaround che prevede grandi investimenti in infrastrutture e in nuovi progetti di ricerca e sviluppo. Gli analisti si aspettavano una perdita di $0.03 per azione, ma Intel ha sorpreso Wall Street pubblicando un profitto di 0.35$. Per il terzo trimestre, il management ha aggiornato le proprie previsioni a ricavi di 12.9-13.9 miliardi di dollari e utili per azione di $0.04. La nuova guidance è più alta sia della precedente, sia delle attese di Wall Street.

Il CFO di Intel, David Zisner, ha voluto anche sottolineare gli sforzi che la società sta facendo per ridurre i costi e aumentare la redditività del proprio business. Stando alle sue dichiarazioni durante la conferenza con gli azionisti, nel corso del 2023 ci si aspetta che il programma di efficientamento della struttura di costi porti a un risparmio complessivo di $3 miliardi. I numeri di questo trimestre sono stati favoriti da una ripresa nel mercato dei PC, che ha mantenuto elevati i risultati malgrado un periodo mediocre per il settore dei data center (-15%) e per la divisione Netword and Edge (-38%).

grafico azioni intel 27 luglio 2023
Il titolo è subito corso in Borsa nel mercato after-hours dopo l’annuncio dei dati trimestrali, chiudendo la sessione con un rialzo vicino all’8%

Intel vede l’AI come un’opportunità

Uno dei grandi dubbi per gli azionisti di Intel nel corso degli ultimi mesi è stata la posizione competitiva della società nei suoi settori più importanti. Per quanto riguarda i personal computer, AMD ha conosciuto una forte espansione dal 2020 in poi e ha conquistato una larga fetta di mercato grazie a nuove generazioni di prodotti ad alte prestazioni e costi contenuti. Subito dopo è arrivata la rivoluzione dell’AI generativa, che ha visto Microsoft vincere sul piano tech -grazie agli investimenti su OpenAI- e Nvidia dominare sul piano dei microchip.

Nel mercato dei PC, Nvidia e Intel non sono concorrenti: la prima produce schede grafiche, la seconda processori. Questa convivenza non esiste più, però, nel mondo dell’intelligenza artificiale: OpenAI utilizza principalmente processori Nvidia e quest’ultima è la società con più anni di esperienza e più investimenti alle spalle nel settore.

Intel ha contenuto gli investimenti in AI nel corso degli ultimi anni per lanciare la sua nuova unità di business legata alle fonderie, che permette a Intel di produrre i propri semiconduttori anziché limitarsi a progettarli. Con ricavi per $232 milioni e una crescita del 307% anno-su-anno, questa nuova unità di business ha avuto un trimestre molto positivo ma rimane comunque piccola rispetto alle potenzialità del mercato AI. Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, si dichiara però ottimista: di recente Intel ha lanciato il proprio kit di sviluppo open source legato all’AI generativa e ritiene che ci sia la possibilità di ottenere nuova redditività da questo settore.

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