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Mitsubishi in Olanda per maxi-impianto di idrogeno verde

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Mitsubishi potrebbe essere la prossima multinazionale ad aggiungersi all’elenco delle società interessate a investire sull’idrogeno verde in Europa. Più nello specifico nei Paesi Bassi, che continuano a imporsi come hub europeo di questo nuovo combustibile sostenibile. Si parla di investimenti per quasi 700 milioni di dollari, attraverso una joint venture con la divisione di Eneco -grande impresa energetica olandese-. Mitsubishi sembra convinta della decisione, ma per arrivare alla produzione sarà necessario attendere alcuni anni: la società intende iniziare la costruzione nel 2026, per poi completarla nel 2029.

La notizia è interessante non soltanto per il fatto che l’Europa potrebbe veder nascere un nuovo hub, potenzialmente tra i più grandi al mondo, ma anche perché evidenzia come i Paesi Bassi si stiano imponendo come un nuovo centro nevralgico europeo dell’idrogeno verde. Dopo essere diventati i leader de facto del gas naturale, grazie all’hub di Rotterdam, ora si stanno muovendo verso il dominio del nuovo combustibile che potrebbe sostituirlo. Per quanto formalmente viga un clima di cooperazione tra i paesi membri, all’interno dell’Unione ci sono governi che parlano espressamente di voler competere con gli altri per diventare il punto di riferimento nell’idrogeno verde. La competizione, in questo momento, supera notevolmente la cooperazione.

presentazione della notizia su Mitsubishi che valuta investimento in Olanda per idrogeno verde
Mitsubishi fornirà la tecnologia e i partner olandesi l’energia pulita

Mitsubishi fiuta l’opportunità

Mitsubishi sta valutando un investimento da 690 milioni di dollari, con l’obiettivo di aprire un impianto in grado di produrre 80.000 tonnellate di idrogeno verde ogni anno. Per quanto ci siano dei progetti in corso che puntano a produrre anche quantità maggiori di questo combustibile, si tratta comunque di tre volte di più rispetto all’attuale impianto più grande al mondo. L’energia dovrebbe provenire da un grande campo eolico gestito da Eneco, non distante dal sito dove dovrebbe sorgere l’impianto. Attualmente PwC stima che il costo per produrre idrogeno verde in Europa sia tra 3€ e 8€ per chilo, ma Mitsubishi ritiene di poter abbassare notevolmente questo range grazie alla produzione su larga scala.

Il colosso giapponese delle auto e dell’elettronica di consumo è sempre più interessato al mercato della transizione energetica. Pochi giorni fa è stato vinto l’appalto per fornire componenti a un nuovo impianto di ammoniaca verde in Cile, mentre solo 5 giorni fa Mitsubishi ha comunicato di voler entrare nel settore delle pompe di calore. L’altro grande obiettivo di breve termine per l’azienda sarebbe quello di presentare il suo primo camion elettrico, un mercato dove i produttori di veicoli giapponesi non sono ancora presenti.

foto di un gasdotto di idrogeno verde
I Paesi Bassi stanno investendo fortemente sulle infrastrutture di trasporto dell’idrogeno verde

Paesi Bassi sempre più hub europeo dell’idrogeno verde

Il fatto che Mitsubishi stia pensando di investire proprio in Olanda non è un caso. Il governo locale intende estendere all’idrogeno la stessa centralità europea che riveste già nel gas naturale. Proprio l’hub di Rotterdam è già stato collegato ai centri di produzione scandinavi e in Spagna, costruendo il primo corridoio europeo dell’idrogeno verde. Il governo olandese ha stanziato lo scorso anno un piano di finanziamento da 1 miliardo di euro all’anno, che verrà portato a 3.6 miliardi di euro nel corso dei prossimi tre anni. Intanto avanza il piano per riadattare le linee già esistenti per il trasporto di gas naturale al trasporto di idrogeno: entro il prossimo decennio ci saranno 1.200 km di gasdotti collegati all’hub di Rotterdam, rendendo capillare la distribuzione europea di questo gas.

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