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Ned Davis Research prevede tassi su bond USA al 7%

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Ned Davis Research, una firm indipendente di Wall Street che da 43 anni a questa parte si occupa di ricerca e analisi di mercato, ha pubblicato la sua nuova previsione sui Treasuries: secondo questa molto accreditata società di analisi, i tassi dei bond americani a 10 anni arriveranno al 7% prima di crollare in vista di una recessione. Questa è senza dubbio una previsione dura, ma che NDR ha basato su dei dati molto solidi. La notizia, anche per via della reputazione di questa equity firm, ha fatto rapidamente il viaggio di Wall Street. Nel frattempo il rendimento dei bond decennali statunitensi continua ad aggirarsi intorno al 5%.

Joseph Kalish, capo macroeconomista di Ned Davis, ritiene che le vendite dei bond americani potrebbero andare avanti ben oltre il momento in cui la Federal Reserve deciderà di abbassare i tassi d’interesse centrali. Questo soprattutto per via del quadro economico in deterioramento che, secondo NDR, suggerisce una recessione in arrivo. Bisogna comunque notare che negli ultimi anni molti analisti hanno continuato a suggerire l’arrivo di una recessione, senza che per il momento questa si sia mai verificata nei fatti. La novità è che ora anche Ned Davis Research si aggiunge all’elenco, contrariamente a Bill Ackman, pur essendo rimasta stoicamente rialzista anche in questi ultimi anni ricchi di incertezze.

presentazione della notizia sulle previsioni di NDR sui bond usa

La spiegazione della previsione pessimista

Ned Davis Research ha spiegato, nel suo aggiornamento delle previsioni sui bond e sui mercati azionari, che la base della sua nuova analisi è il tasso d’interesse neutrale. Si tratta del tasso d’interesse che la banca centrale deve stabilire per assicurarsi che la sua politica monetaria non sia né espansionista né restrittivo, lasciando cioè stabile il tasso di inflazione. Secondo NDR, il lungo ciclo di espansione economica degli Stati Uniti -che va avanti ormai da oltre un decennio e non si è fermato nemmeno durante la pandemia- potrebbe aver portato il tasso neutrale d’interesse a un livello molto più alto rispetto al passato. Questo significherebbe che la Fed dovrebbe praticare tassi più alti rispetto alle attese per riuscire ad abbassare nuovamente l’inflazione.

Se questo scenario dovesse verificarsi, dal momento che i rendimenti dei Treasuries sono uno specchio dell’andamento dei tassi centrali, vorrebbe dire che anche i bond governativi sarebbero destinati ad aumentare notevolmente. Se ad esempio la Fed dovesse spingersi al 6% con i tassi sul breve termine, è davvero possibile che i Treasuries a 10 anni tocchino il 7% di rendimento già nel corso dei prossimi mesi. L’inflazione americana è cresciuta del 3,4% annuo negli ultimi dati riferiti a settembre. Secondo NDR, a questo punto, è solo una questione di somme: 3,4% di inflazione, 2% di premio per l’investimento a lungo termine e un altro 2% di aumento del tasso neutrale d’interesse. Sommando tutto, appunto, si supera il 7%.

grafico tassi treasuries a 10 anni
Il grafico del rendimento dei Treasuries a 10 anni nella giornata di scambi del 31 ottobre

Le altre previsioni di Ned Davis Research

Ned Davis è conosciuta come una società basata sull’analisi tecnica, ma che non tralascia l’importanza dei fondamentali. Il celebre autore Barry Riholtz ha definito Ned Davis “il più esperto analista tecnico di oggi” nel 2013, ed è da oltre 40 anni che NDR opera come società di ricerca indipendente. Principalmente si occupa di analisi specifiche commissionate dai suoi clienti, ma Davis è anche un contributore frequente del Wall Street Journal, Financial Time e di CNBC. Questa visibilità ha portato con sé anche grande autorevolezza, sia per la figura di Davis che per la sua società di analisi e consulenza.

Oltre a prevedere un aumento importante nel tasso di rendimento dei Treasuries, Davis in questo momento è rialzista sull’oro e suggerisce di comprare azioni large-cap piuttosto che quelle small-cap. Nel suo ultimo aggiornamento ha anche dichiarato di stare alleggerendo la quota di bond nel suo portafoglio. Continua inoltre a prevedere che, alla fine di questo ciclo economico, i tassi d’interesse arriveranno a un punto al quale diventerà molto difficile evitare una recessione.

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