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Nvidia, modifica dell’offerta per incontrare mercato cinese

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Written by Samanta Musai
Diplomata in Scienze Economiche, con parte del mio percorso formativo svolto presso l'Université Paris-Est Créteil a Parigi, ho conseguito una specializzazione in Amministrazione Aziendale. La mia professione di analista è incentrata sulla geopolitica e sulla macroeconomia.
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Nvidia, azienda statunitense produttrice di semiconduttori che domina il mercato dei chip per l’intelligenza artificiale, ha modificato il suo prodotto di punta in una versione che può essere esportata legalmente in Cina. Lo scorso anno, i regolatori statunitensi avevano introdotto alcune norme che hanno impedivano a Nvidia di vendere i suoi due chip più avanzati, l’A100 e il nuovo H100, ai clienti cinesi. Tali chip sono cruciali per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale come ChatGPT di OpenAI e prodotti simili.

Per non rinunciare completamente al mercato cinese, Nvidia aveva poi progettato un chip chiamato A800 che riduceva alcune capacità dell’A100 per renderne legale l’esportazione in Cina. Nella giornata odierna, l’azienda ha confermato di aver sviluppato una versione del suo chip H100 per l’esportazione in Cina. Il nuovo chip, chiamato H800, verrà utilizzato dalle unità di cloud computing di aziende tecnologiche cinesi come Alibaba Group Holding, Baidu Inc e Tencent Holdings.

foto della bandiera della Cina, logo di Nvidia
Nvidia lancia una nuova versione del suo GPU per riuscire ad operare sul mercato cinese nonostante le stringenti norme statunitensi

Nvidia non rinuncia alla Cina

Le restrizioni sugli AI chip imposte dagli Stati Uniti mirano a rallentare lo sviluppo della Cina nei settori chiave della tecnologia come i semiconduttori e l’intelligenza artificiale, cercando di ostacolare gli sforzi del Paese per modernizzare il proprio mercato. Gli Stati Uniti hanno imposto una regola sui chip di intelligenza artificiale che prevede un test per vietare quelli con una capacità di elaborazione troppo potente e tassi di trasferimento dati tra chip troppo elevati. La velocità di trasferimento è infatti particolarmente importante quando si addestrano modelli di intelligenza artificiale.

La complicata rivalità commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina ha portato a sanzioni nei confronti delle società di semiconduttori che vogliono vendere i loro prodotti ai clienti cinesi. Le regole attuali di esportazione impediscono a Nvidia di commercializzare l’A100 sul mercato cinese, da cui ha tratto 5,7 miliardi di dollari di ricavi lo scorso anno: la società ha cercato di raggirare questa restrizione con il nuovo GPU per data center, l’A800, che offre un tasso di trasferimento dati tra chip di 400 gigabyte al secondo, rispetto ai 600 gigabyte al secondo dell’A100, le cui vendite sono vietate in Cina sotto la nuova normativa. D’altra parte però, il fatto che A100 sia vietato nel Paese potrebbe portare ad una vendita ancor più elevata di chip meno potenti, per compensare la perdita e raggiungere il risultato desiderato.

Gli Stati Uniti si sono mostrati preoccupati riguardo all’utilizzo delle tecnologie di Nvidia per lo sviluppo di sistemi di sorveglianza di massa e di intelligenza artificiale militarizzata da parte della Cina. Tuttavia, la Cina è un mercato importante per l’azienda e l’intelligenza artificiale è un settore particolarmente in crescita nel Paese. In generale, le aziende tecnologiche sono soggette a diverse pressioni e considerazioni quando si tratta di fare affari in Cina, tra cui la regolamentazione governativa, la sicurezza dei dati e i diritti umani, ma spetta ad ogni azienda decidere se continuare ad operare in Cina, capendo come gestire queste pressioni.

Il brillante futuro di Nvidia

Fondata nel 1993 da Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem, Nvidia si è piano piano affermata come la principale fornitrice di GPU al mondo. Inizialmente era focalizzata sull’industria del gaming, mercato in cui gioca ancora un ruolo molto importante, ma circa dieci anni fa ha mosso i primi passi per interfacciarsi con un altro promettente mercato: ha iniziato a sviluppare GPU da utilizzare per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

foto della sede di Nvidia
Nvidia ha reso il mercato dell’intelligenza artificiale la sua principale fonte di reddito

La GPU AI di maggior successo di Nvidia, l’A100, viene ora venduta per circa 10.000 dollari ad unità, e i sistemi che addestrano i modelli di intelligenza artificiale utilizzano migliaia di chip contemporaneamente: il supercomputer AI costruito da Microsoft per OpenAI, ad esempio, dispone di 10.000 GPU di Nvidia. Questi accordi hanno aiutato l’azienda a raggiungere un fatturato legato all’AI talmente elevato che ha superato quello della divisione gaming per la prima volta nel 2020, e rappresenta ora la maggior parte del reddito dell’azienda.

Nell’ultimo periodo, tuttavia, il fatturato di Nvidia si è bloccato, a cause della recessione economica globale. Nonostante questo, l’ultimo trimestre ha visto una performance leggermente migliore delle aspettative di mercato, basata principalmente sulle vendite di chip AI. Con il lancio del successore dell’A100, l’H100, spera di riuscire a continuare questa crescita.

Nvidia dovrà anche affrontare la concorrenza di altre grandi aziende tecnologiche che stanno sviluppando i propri chip per l’AI: tra i principali concorrenti dell’azienda nel mercato delle GPU troviamo AMD, Intel, Qualcomm e ARM. Il futuro del settore rimane incerto, ma gli esperti concordano sul fatto che la richiesta di prestazioni ad alta intensità continuerà a guidare la crescita dell’azienda.

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