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Octopus Energy, Cina mostra interesse verso energia verde

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Written by Samanta Musai
Diplomata in Scienze Economiche, con parte del mio percorso formativo svolto presso l'Université Paris-Est Créteil a Parigi, ho conseguito una specializzazione in Amministrazione Aziendale. La mia professione di analista è incentrata sulla geopolitica e sulla macroeconomia.
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Octopus Energy, divisione giapponese del fornitore di energia britannico, mira ad intensificare il suo interesse verso l’energia rinnovabile, aggiungendola al suo mix di fornitura in quanto in grado di fornire un prezzo di acquisto più stabile rispetto al gas naturale liquefatto da cui ora fa affidamento.

Tokyo Gas, principale azienda energetica del Paese, fa parte di una joint venture con Octopus Energy dal 2020 ed ha ora circa 160.000 clienti. Octopus Energy fa attualmente affidamento su Tokyo Gas per fornire energia alle famiglie giapponesi e quasi l’80% dell’energia elettrica proviene dall’energia alimentata a GNL, come affermato da Hajime Nakamura, amministratore delegato di TG Octopus Energy in Giappone.

icona di un dragone, energia verde
La Cina continua a mostrare un particolare interesse verso l’energia rinnovabile

Si punta sull’energia solare ed eolica

L’azienda vuole puntare sull’energia rinnovabile per permettere l’accesso all’energia elettricità, il cui prezzo è più stabile rispetto a quello derivato da fonti di combustibili fossili. Il tipo di energia rinnovabile più sviluppata in Giappone è attualmente quella solare, che risulta quindi essere quella più accessibile. D’altra parte, però, lo sviluppo dell’energia eolica offshore accelererà, di pari passo con i potenziali accordi futuri per l’approvvigionamento di energia.

Solo la scorsa settimana, Octopus Energy ha investito nello sviluppatore giapponese di energia solare Yotsuya Capital, ma si ritiene che anche l’energia eolica offshore potrebbe essere aggiunta al portafoglio di approvvigionamento di Octopus attraverso partnership con particolari fornitori. L’azienda ha tutta l’intenzione di investire in futuro con accordi di acquisto che puntino sull’fonti di energia rinnovabile.

Octopus Energy si sta concentrando, in ogni caso, sulla fornitura di energia piuttosto che sulla sua produzione, e per tale motivo non prevede di prendere parte alle aste pubbliche del Giappone per progetti di energia eolica offshore. L’azienda prevede che, una volta raggiunto un numero di clienti pari a 1 milione, sarà in grado di rendere redditizia la sua attività, permettendo a Octopus di iniziare a rimborsare i suoi prestiti a Tokyo Gas. Quest’ultima fornisce alla joint venture capitale circolante in grado di coprire i costi di acquisizione per attirare nuovi clienti.

La Cina e il suo impegno verso l’energia rinnovabile

La seconda economia più importante a livello mondiale continua a puntare sull’energia verde: la cinese Sinopec, ad esempio, ha affermato che ha intenzione di costruire un gasdotto per trasferire l’idrogeno dai progetti di energia rinnovabile nella regione nord-occidentale della Mongolia alle città presenti nella sua parte orientale.

due mani che contengono un modellino della Terra
L’idrogeno verde rappresenta un ottimo investimento per quanto riguardo le fonti di energia rinnovabile

Il gasdotto si estenderà per 400 km da Ulanqab fino alla capitale Pechino ed avrà una capacità iniziale di 100.000 tonnellate all’anno. I porti saranno costruiti lungo il gasdotto per consentire l’accesso a nuove potenziali fonti di idrogeno. Si tratta della prima linea di trasmissione dell’idrogeno verde da ovest a est del Paese. Questo tipo di idrogeno, definito verde, viene prodotto scindendo le molecole d’acqua con elettricità rinnovabile e rappresenta un ottimo sostituto pulito dei combustibili fossili in industrie che altrimenti sarebbero difficili da decarbonizzare.

Il Paese gestisce già gasdotti per il cosiddetto idrogeno grigio, prodotto direttamente da fonti di combustibili fossili. Sinopec, che rappresenta il più grande produttore di idrogeno della Cina, ha anche lanciato un progetto di idrogeno verde a Kuqa, nella regione occidentale dello Xinjiang, nel 2021. L’anno scorso ha anche annunciato l’obiettivo di produrre da 100.000 a 200.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno e di avere circa 50.000 veicoli alimentati a idrogeno entro il 2025.

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