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Petrofac e Hitachi Energy: partner di TenneT per un offshore

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Written by Chiara Ricciato
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Petrofac Ltd, uno dei principali fornitori internazionali di servizi per l’industria energetica, ha annunciato giovedì 30 marzo di essere stato premiato con un accordo quadro da 13 miliardi di euro con Hitachi Energy, leader tecnologico globale, dal gestore della rete elettrica olandese-tedesca TenneT per fornire piattaforme offshore e stazioni di conversione in terraferma.

TenneT sta investendo decine di miliardi di euro nei prossimi dieci anni per collegare i parchi eolici del Mare del Nord alla rete elettrica in Germania e nei Paesi Bassi. L’accordo quadro pluriennale con Hitachi Energy e Petrofac, che rappresenta il più grande nella storia del provider di servizi per i campi petroliferi, si pone l’obiettivo di accelerare l’integrazione di grandi quantità di energie rinnovabili nelle reti elettriche europee.

immagine di presentazione della notizia su accordo per energia eolica tra TenneT, Petrofac e Hitachi Energy
TenneT sceglie Petrofac e Hitachi Energy per la realizzazione di infrastrutture offshore per l’energia eolica

TenneT assegna contratti per collegamenti dal mare del Nord alla terraferma

La compagnia olandese di proprietà statale che gestisce la rete elettrica ha assegnato 11 contratti del valore totale di 23 miliardi di euro per la costruzione di sistemi che collegheranno i parchi eolici nel Mare del Nord alla terraferma. Ogni collegamento pianificato sarà in grado di trasportare 2 gigawatt di elettricità.

I contratti sono stati assegnati a consorzi guidati da Hitachi Energy e General Electric. General Electric, la multinazionale statunitense attiva nel campo della tecnologia e dei servizi, ha affermato di aver ottenuto tre contratti del valore totale di circa 6 miliardi di euro, in collaborazione con Sembcorp Marine di Singapore, e altri due in un consorzio con McDermott per un altro totale di 4 miliardi di euro.

I sistemi di collegamento che le aziende stanno pianificando convertono l’energia elettrica in corrente continua ad alta tensione da quella alternata raccolta dalle turbine eoliche individuali e la portano alle stazioni convertitrici onshore.

La Germania, i Paesi Bassi, la Danimarca e il Belgio stanno supervisionando progetti per la costruzione di parchi eolici offshore del valore di 65 gigawatt entro il 2030, mentre l’Europa sta cercando di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di raggiungere gli obiettivi climatici. TenneT supervisionerà la rete per circa i due terzi di quella capacità.

I governi olandese e tedesco stanno discutendo per l’acquisto da parte della Germania delle operazioni tedesche di TenneT, alla luce delle massicce esigenze di investimento dell’azienda, stimati in oltre 100 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.

L’altro consorzio è quello guidato da Hitachi Energy e Petrofac.

Petrofac e Hitachi Energy: un successo offshore per la sostenibilità energetica

Questo accordo fa parte del programma di energia eolica offshore HVDC (high-voltage direct current, corrente continua ad alta tensione) di TenneT nel Mare del Nord. Il piano prevede l’installazione di sei sistemi di connessione, cinque dei quali collegheranno parchi eolici offshore alla rete olandese e uno a quella tedesca, con una capacità di 2 gigawatt e un livello di tensione di 525 kilovolt, una novità assoluta per l’energia eolica offshore.

Grazie alla lunga durata dell’accordo quadro, le aziende coinvolte potranno pianificare in anticipo e garantirsi le risorse e lo spazio necessari per eseguire i lavori, nonché sfruttare sinergie tra i progetti successivi per rispettare le scadenze previste.

Petrofac, in particolare, ha affermato che si occuperà dell’ingegneria, della gestione degli approvvigionamenti, della costruzione e dell’installazione delle piattaforme offshore e degli elementi delle stazioni di conversione onshore, mentre Hitachi Energy fornirà le stazioni di conversione HVDC Light, in grado di convertire l’energia in corrente alternata in energia in corrente continua offshore e viceversa.

TenneT, invece, è stato incaricato di connettere circa due terzi dei 65 gigawatt di capacità eolica offshore previsti da Germania, Paesi Bassi, Danimarca e Belgio entro il 2030. L’accordo riguarda sei progetti, ciascuno dei quali verrà eseguito in base a un contratto autonomo del valore di oltre 2 miliardi di euro, suddiviso in parti quasi uguali tra Petrofac e Hitachi Energy, ha dichiarato Petrofac.

Il primo contratto dell’accordo quadro riguarderà il progetto Ijmuiden Ver Alpha ed è stato già assegnato, mentre il secondo, Nederwiek 1, dovrebbe essere assegnato entro la fine dell’anno. Gli altri progetti previsti sono Doordewind 1, Doordewind 2, Nederwiek 3 e LanWin5, che dovrebbero essere assegnati tra il 2024 e il 2026.

immagine concettuale di energia rinnovabile da eolico e solare
L’Europa mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili attraverso l’espansione delle fonti rinnovabili di energia come i parchi eolici del Mare del Nord

Secondo Sami Iskander, il CEO di Petrofac, l’accordo rappresenta un importante traguardo per l’azienda, che sta cercando di ampliare la propria attività nella produzione di energia rinnovabile. Inoltre, sottolinea l’importanza del ruolo delle energie rinnovabili nella transizione verso una società a basse emissioni di carbonio.

L’accordo arriva dopo un anno difficile per Petrofac, che ha riportato una perdita netta di 5,6 miliardi di dollari nel 2020 a causa degli effetti della pandemia di COVID-19 sull’industria del petrolio e del gas. Tuttavia, il provider di servizi per i campi petroliferi ha recentemente annunciato di essere tornato in utile nel quarto trimestre del 2020 e di aver siglato una serie di nuovi contratti nel settore dell’energia rinnovabile.

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